Catene libere

Al Caffè Filosofico, Benedetto sorseggia un té freddo leggendo svogliatamente un quotidiano. Entra il suo amico Simplicio.

Benedetto: Buongiorno Simplicio. Prendi una sedia e accomodati qui, al mio tavolo: ho proprio voglia di chiacchierare un po’.

Simplicio: Buongiorno anche a te, Benedetto. Mi sembra di capire che il quotidiano che stai leggendo non sia di tuo interesse.

Benedetto: Sono poche le cose scritte che meritano di essere lette.

Simplicio: Mi sembra di capire che hai voglia di parlare. Allora sarà meglio ordinare da bere. – rivolgendosi al cameriere – Mi può portare un chinotto?

Cameriere: Sono spiacente, ma il chinotto è finito. Continua a leggere “Catene libere”

Non ci sono fatti, ma solo interpretazioni

In Italia il 12% della popolazione è analfabeta: circa sei milioni di persone non sono in grado di leggere. Se si inizia a considerare anche gli “appena alfabeti”, ossia coloro che sanno a malapena leggere e scrivere, si arriva a circa 36 milioni di persone: il 66% della popolazione.
Il 44% della popolazione in grado di leggere lo sconfortante articolo di Repubblica sull’argomento noterà, nella sezione Link correlati, il riferimento ad un altro articolo curiosamente intitolato Corsivo, lo evita la metà dei giovani: “Mette a nudo paure e angosce”.
Forse l’abbandono del corsivo è davvero un fenomeno preoccupante al quale bisogna, in qualche maniera, porre rimedio. Forse. Immaginiamo una lezione di italiano. Continua a leggere “Non ci sono fatti, ma solo interpretazioni”

Il declino dell’occidente

Al Caffé filosofico, un tempo ritrovo affollato, Simplicio beve una tazza di té e legge alcune carte quando arriva Benedetto, suo caro amico.

Benedetto: Buongiorno, caro Simplicio. Ti dedichi alle sudate carte, vedo.
Simplicio: Definirle sudate è forse eccessivo, ma sono comunque faticose. Sono gli indici di una rivista, Il tramonto dell’Occidente. Il direttore ha deciso che tutto l’archivio deve essere reso accessibile su web entro un anno. Il tempo non è molto, e devo ancora identificare categorie e parole chiave per la catalogazione degli articoli.

Benedetto: Il tramonto dell’Occidente? Che titolo curioso. Continua a leggere “Il declino dell’occidente”

Il fine e i mezzi

Bar molto frequentato del centro. In disparte, seduto ad un tavolino, Ludovico beve un tè e legge il giornale. Entra Tommaso e, superata la folla nei pressi del bancone, lo raggiunge.

Ludovico: Benvenuto, Tommaso. Come stai?

Tommaso: Bene. Ti ho visto assorto nella lettura del giornale: qualche notizia interessante?

Ludovico: Notizie? Non ti facevo così ingenuo! I giornali contengono oramai pochissime notizie: il loro contenuto principale è la pubblicità. Per questioni di equilibrio, alle pagine pubblicitarie ricche di immagini affiancano pagine piene di testi: le opinioni, sempre legate alle misteriose alleanze politiche ed economiche dell’editore, qualche notizia, se non si è trovato di meglio, e infine i riempitivi. Io ero attratto proprio da un riempitivo: un articoletto chiaramente inventato da un qualche redattore per riempire la pagina. Continua a leggere “Il fine e i mezzi”

La neve è bianca

Alla pensione Segantini di Savognin, in Svizzera, due ospiti si svegliano presto e si incontrano nella Frühstücksraum, la sala adibita al consumo della prima colazione.

Sofia: Buongiorno! Oggi è proprio una bellissima giornata!

Giovanni: Già, proprio una bellissima giornata: non c’è neppure una nuvola all’orizzonte. Oggi dovrebbe essere una giornata fruttuosa, se il tempo regge.

Sofia: Speriamo che regga, caro signore: oggi ho intenzione di fare una lunga passeggiata. E lui è qui per camminare o per sciare?

Giovanni: A dire il vero, non sono venuto qui per sciare o per camminare. Ho un altro hobby, al quale mi sono dedicato da poco: la pittura. Continua a leggere “La neve è bianca”

Negare l’evidenza

Commissariato di polizia. Una giovane ed affascinante signora entra e si rivolge all’agente di guardia.

Agente: Buongiorno, in cosa posso esserle utile?

Sofia: Buongiorno, mi chiamo Sofia e dovrei fare una denuncia. Continua a leggere “Negare l’evidenza”

Mostra e dimostra

Quando si vuole dimostrare l’esistenza delle idee, si ricorre quasi sempre al teorema di Pitagora. Il ragionamento, grosso modo e in forma vagamente sillogistica, è il seguente: il teorema di Pitagora è sempre vero, anche se si pensa ad altro o se si crede nella sua falsità; il teorema di Pitagora è sempre vero, anche senza registrazioni su un supporto fisico; ciò che esiste indipendentemente dal pensiero ha realtà oggettiva; ciò che esiste indipendentemente da ogni supporto fisico è ideale; il teorema di Pitagora è quindi oggettivo e ideale; il teorema di Pitagora è una idea in senso platonico.

Tutto corretto. Ma il discorso si esaurisce qui? Immaginiamo una lezione di geometria. Continua a leggere “Mostra e dimostra”

La multa

In un bar del centro, tre amici sono seduti intorno ad un tavolo, chiacchierando amabilmente.

Tommaso. Oggi mi è arrivata a casa una multa per divieto di sosta. Sessanta euro.

Emanuele. Però, una bella cifra.

Ludovico. Ma almeno la prossima volta di ricorderai di non lasciare la macchina in divieto di sosta.

Tommaso. A dire il vero, la prossima volta che mi capiterà una situazione come quella, lascerò comunque la macchina in divieto di sosta. Continua a leggere “La multa”