L’eterno scandalo

L’uomo esiste nello spazio e nel tempo: non c’è pensiero che non abbia una estensione spaziale e temporale, non c’è esperienza che non si situi in un luogo e in un tempo, per quanto vaghi e indefiniti essi possano essere.

Solitamente, si considera il vincolo spaziale meno rigido di quello temporale: così ad esempio Kant, che concede al tempo un primato sullo spazio. È tuttavia un primato relativo: non è semplice pensare al di fuori dello spazio, avere un concetto completamente indipendente dal pensiero del luogo.
Persino l’anima, per coloro che credono in una sua esistenza separata dal corpo, occupa comunque uno spazio, è in un qualche luogo più o meno preciso e delimitato: si immagina infatti una anima in grado di vedere, parlare o ascoltare, e sono tutte operazioni possibili solo a partire da un punto di vista o di ascolto. Continua a leggere “L’eterno scandalo”

Traduzioni, tradizioni e tradimenti

Tom e Jerry non hanno bisogno di presentazioni: chi non conosce i popolari protagonisti dell’omonima serie di cartoni animati?
Quello che forse non tutti si ricordano è che in alcuni episodi della serie, risalenti agli anni ’50, Tom si accende una sigaretta per fare colpo su una gatta: un gesto perfettamente normale quando sono stati realizzati gli episodi, un po’ meno adesso, tanto che uno spettatore preoccupato ha protestato presso l’Ofcom, l’ente britannico che vigila sui programmi tv. Il risultato è che la Turner, proprietaria dei diritti, ha acconsentito a tagliare le scene in cui il fumo viene presentato come accettabile o persino positivo. Continua a leggere “Traduzioni, tradizioni e tradimenti”

Della differenza tra veri e falsi filosofi: comprendere, fraintendere, non comprendere.

Ad iniziare è stato Massimo Adinolfi con la sua “difesa corporativa“:

Io mi occuperei solo di […] gente […] che pensa si possa filosofeggiare, almeno sui giornali, per il solo fatto di aver letto libri, indipendentemente da come li si è letti. Insomma, la mia è una difesa corporativa: la fanno i tassisti, perché non anch’io?

Porphyrios chiede, con ironia, quale sia la differenza tra filosofi veri e filosofi falsi:

Azione Parallela dice di voler difendere la corporazione dei filosofi. Immagino dai falsi filosofi. E come si riconosce il vero filosofo? Dal suo dichiararsi filosofo? Dall’essere riconosciuto tale dalla comunità dei filosofi?

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Comprendere

Giulio e Giulia hanno due figli: Giorgio e Giovanni.
Giorgio si sposa con Giorgia e nasce Giuliano. Giovanni si sposa con Giovanna e nasce Giulietto.

Giorgio è il padre di Giuliano, ovvero Giuliano è il figlio di Giorgio. Giulietto è cugino di Giuliano e Giuliano lo è di Giulietto (infatti si dice che sono cugini). Giorgio è lo zio di Giuliano, ovvero Giuliano è nipote di Giorgio. Giulio è il nonno di Giuliano, ovvero… in italiano quale è il nome del “simmetrico” di nonno? Solitamente si usa nipote, ma il termine corretto è abiatico (o nipote abiatico). Continua a leggere “Comprendere”

Comprensione

Il filosofo tedesco Wilhelm Dilthey (nato nel 1833 e morto nel 1911) è noto, nei manuali di storia della filosofia, per la contrapposizione tra spiegazione e comprensione: all’interno del suo vasto progetto di critica alla ragion storica, le scienze umane si differenziano dalle scienze naturali proprio in questo: le prime comprendono, le seconde spiegano; le prime ricorrono ai concetti di valore e di significato, le seconde invece si limitano a cause e conseguenze; le prime richiedono una conoscenza interna dei fenomeni, le seconde una conoscenza esterna. Continua a leggere “Comprensione”

Mostra e dimostra

Quando si vuole dimostrare l’esistenza delle idee, si ricorre quasi sempre al teorema di Pitagora. Il ragionamento, grosso modo e in forma vagamente sillogistica, è il seguente: il teorema di Pitagora è sempre vero, anche se si pensa ad altro o se si crede nella sua falsità; il teorema di Pitagora è sempre vero, anche senza registrazioni su un supporto fisico; ciò che esiste indipendentemente dal pensiero ha realtà oggettiva; ciò che esiste indipendentemente da ogni supporto fisico è ideale; il teorema di Pitagora è quindi oggettivo e ideale; il teorema di Pitagora è una idea in senso platonico.

Tutto corretto. Ma il discorso si esaurisce qui? Immaginiamo una lezione di geometria. Continua a leggere “Mostra e dimostra”

Tecnologia leggera

Ciò che è pesante oppone resistenza, è necessario uno sforzo notevole per muoverlo.
Ciò che è leggero, viceversa, oppone scarsa o nulla resistenza, e il movimento è facile se non addirittura trasparente, nel senso che non ci si accorge nemmeno di aver compiuto lo sforzo.
Cosa significano leggero e pesante relativi alla tecnologia? Continua a leggere “Tecnologia leggera”

Elogio della banalità

A volte può accadere di non avere nulla da dire, ma di dover necessariamente dire qualcosa. Si apre allora la fiera della banalità: commenti sulle avversità atmosferiche (fa sempre o troppo caldo o troppo freddo, ci sono sempre o piogge torrenziali con conseguenti allagamenti oppure una interminabile siccità), analisi sulla disastrosa situazione politica (che è sempre disastrosa, a prescindere dall’orientamento politico), considerazioni sul degrado della società (che ovviamente non è più come una volta), e così via. Continua a leggere “Elogio della banalità”

Metaforicamente parlando

Le metafore sono pericolose, e come tali andrebbero maneggiate con cautela.
Paragonando entità diverse indicando, o creando, parallelismi e simmetrie è rischioso perché la mente umana ha limitate capacità di concentrazione, e può quindi capitare che i giochi di rimandi propri delle metafore offuschino l’oggetto di studio invece di aiutare a chiarirlo. Continua a leggere “Metaforicamente parlando”

Allegro ma non troppo

Nella musica classica, l’indicazione Allegro, come Largo e Presto, non si riferiscono, al contrario di quanto si potrebbe pensare, al contenuto emotivo del brano, bensì alla velocità di esecuzione.
Un brano può quindi essere, senza contraddizione alcuna, allegro e triste allo stesso tempo: Allegro per velocità, triste per contenuto emotivo, anche se, solitamente, è difficile che un brano abbastanza veloce come un Allegro sia triste. Continua a leggere “Allegro ma non troppo”