Buon Compleanno

Il 23 ottobre il mondo festeggia 6008 anni. Dio avrebbe infatti creato il cielo e la terra questo stesso giorno nel 4004 a.C., secondo i calcoli effettuati dall’arcivescovo James Ussher nel 1650.
I conti sono stati fatti leggendo la Bibbia con uno spirito molto diverso da quello con cui la leggono oggi i nostri vescovi. Per fortuna.

Dove siamo?

Marc_Auge_NonluoghiMarc Augé; Nonluoghi, introduzione a una antropologia della supermodernità; Milano, elèuthera, 1993

Un luogo è uno spazio geografico peculiarmente caratterizzato.
Un panettiere è un luogo, non soltanto perché si possono comprare i panini al latte ma non le mele, ma soprattutto perché solo in quella panetteria lì si può trovare la focaccia croccante e c’è la commessa carina (o il commesso carino, se si preferisce) che mi sorride sempre.
Anche un cinema è un luogo: i film sono gli stessi un po’ ovunque, ma solo in quel particolare cinema ci sono le poltrone comode e c’è poca fila al primo spettacolo. E lo stesso vale per le scrivanie degli uffici: ogni impiegato la personalizza, dispone gli oggetti in maniera diversa, regola la sedia per la sua altezza; trovarsi da un’altra parte dell’ufficio non è lo stessa cosa. Continua a leggere “Dove siamo?”

Pubblico e privato

Uno dei nuovi diritti fondamentali del terzo millennio, almeno in Europa, è il diritto alla privacy o alla riservatezza.
Questo diritto, è bene chiarirlo da subito, non serve a tutelare l’individuo dalle ingerenze o intromissioni altrui. Il suo campo di applicazione non è l’azione, ma la conoscenza: non sarà la privacy a tutelare le mie libertà (di pensiero, di espressione, di movimento e così via).
Per riassumere il diritto alla privacy con un motto, si potrebbe dire che i panni sporchi (e anche quelli puliti) si lavano in famiglia. Nessuno può sapere qualcosa di me a meno che non sia io a comunicarla esplicitamente, dal momento che io sono il proprietario delle informazioni che mi riguardano. Continua a leggere “Pubblico e privato”

Relativamente parlando

L’uomo tende per sua natura alla conoscenza. L’uomo è alla ricerca della verità.
Queste due affermazioni, liberamente tratte dalla Metafisica di Aristotele ma presenti, esplicitamente o implicitamente, in praticamente tutti i testi di filosofia, indicano una tensione, una situazione instabile. Continua a leggere “Relativamente parlando”

Tra nord e sud, tra est ed ovest

A New York la borsa apre alle nove di mattina, che sono le tre del pomeriggio in Italia. I momenti migliori per chiamare un amico in Australia sono la mattina presto, prima che lui vada a dormire, e la sera tardi, quando si dovrebbe essere già alzato.
Queste affermazioni suonano quasi assurde, nella loro banalità: non c’è alcun mistero nei meccanismi dei fusi orari, non c’è nulla di insolito nel fatto che se a Berlino sono le due, a Londra sono le tre e ad Atene le quattro. Continua a leggere “Tra nord e sud, tra est ed ovest”

Azzurro, verde, giallo, arancio. Un altro anno è trascorso

Il 21 settembre inizia, astronomicamente parlando, l’autunno: il sole si abbassa sull’orizzonte, le giornate si accorciano. Con l’autunno si abbassa anche la temperatura, ma questo non interessa lo studioso di astronomia, almeno finché non deve scegliere come vestitirsi.
Il ciclo delle stagioni si annuncia in molti modi: uno di essi è il colore. L’inverno è cromaticamente vicino al bianco: i colori tenui, illuminati da una luce vicina all’azzurro. Con la primavera la luce inizia a tingersi di giallo, i colori si rinforzano ma rimangono comunque chiari, arriva il verde. L’estate ha colori decisi: blu, verde scuro, la luce è giallo intenso. Infine l’autunno: le tinte di nuovo si attenuano, al verde si sostituisce il giallo e infine il rosso arancio, la luce torna verso l’azzurro. Continua a leggere “Azzurro, verde, giallo, arancio. Un altro anno è trascorso”

Mamma li turchi

Interessante commento di Siegmund Ginzberg sull’Unità del sette ottobre 2005 (registrazione gratuita obbligatoria) sui rapporti tra Turchia e Unione Europea.
Forse gli altri ci conoscono meglio di quanto noi stessi crediamo di conoscerci.

Conoscenza e memoria

Secondo Platone, apprendere altro non è che ricordare ciò che la nostra anima immortale aveva conosciuto quando abitava il mondo delle idee.
Questa, in estrema sintesi, l’anamnesi platonica: una tesi molto suggestiva, che ha ovviamente senso unicamente se si accetta l’esistenza di un’anima immortale e di molti altri aspetti della filosofia platonica.
In ogni caso, non si può negare che vi sia un profondo legame tra apprendimento, conoscenza e memoria: si conosce qualcosa solo se la si ricorda, ciò che si è dimenticato è come se non lo si fosse mai appreso. Continua a leggere “Conoscenza e memoria”

Tecnologia leggera

Ciò che è pesante oppone resistenza, è necessario uno sforzo notevole per muoverlo.
Ciò che è leggero, viceversa, oppone scarsa o nulla resistenza, e il movimento è facile se non addirittura trasparente, nel senso che non ci si accorge nemmeno di aver compiuto lo sforzo.
Cosa significano leggero e pesante relativi alla tecnologia? Continua a leggere “Tecnologia leggera”

Malta

Puro è ciò che non si è mischiato con elementi estranei. Per padroneggiare il concetto di puro è necessario quindi avere le idee molto chiare su cosa sia il proprio e l’improprio, su cosa appartenga a me e cosa agli altri.
Fare appello alle origini è di solito inutile e pericoloso. Pericoloso perché la storia non è mai il passato, ma è sempre il presente che si volge indietro: si può essere convinti di guardare l’origine, in realtà si osserva, spesso senza saperlo, lo sguardo che oggi si rivolge verso l’origine. Continua a leggere “Malta”