Dove essere e dove non essere, questo è il problema.

Una delle cose belle della tecnologia sono i metadati, ossia i dati sui dati o, per evitare la ripetizione, le informazioni sui dati.
Per capirci: la fotografia che ho appena scattato sono i dati, il fatto che l’abbia scattata io alle 22:45 di sabato primo agosto 2009 con una Nikon D40X sono i metadati. E sono una gran bella comodità. Prima dell’era digitale, o avevi una memoria di ferro, o eri molto ordinato oppure non avevi modo di scoprire dove e quando una certa foto era stata scattata.

Già, dove. Se io sono, poniamo, nel luogo x e fotografo con un teleobiettivo il luogo y, qual è il luogo della fotografia? X, dove si trova la macchina fotografica, oppure Y, dove si trova l’oggetto fotografato?

Il luogo di questa fotografia è Lugano, dove ci sono stati i fuochi d’artificio del primo agosto, festa nazionale svizzera, oppure il paesino della Val Capriasca da dove è stata scattata la fotografia?

Lugano

Sempre lo stesso viaggio

Su Radio Feltrinelli, il podcast dell’omonima casa editrice, Umberto Galimberti propone La casa di psiche, una rubrica di ragionamenti sui problemi d’oggi con gli strumenti della filosofia (se la parola podcast risulta incomprensibile, non si può che rimandare a wikipedia).

Continua a leggere “Sempre lo stesso viaggio”

Mari, laghi e città

Lugano è una piccola città che si affaccia su un non troppo grande lago.
Rio de Janeiro è una grande città che si affaccia sul mare.

La differenza, senza nulla togliere a Lugano, è notevole: cinquantaduemila abitanti contro oltre sei milioni, trenta chilometri quadrati contro milleduecento. Insomma, difficile confondere Rio de Janeiro con Lugano, anche se il monte San Salvatore domina il golfo di Lugano grosso modo come il Pão de Açúcar (il Pan di Zucchero) domina la Baia di Guanabara.
Eppure diverse persone sono vittime di questo colossale abbaglio. Continua a leggere “Mari, laghi e città”

Milano, 25 luglio 2006

L’imperatore romano Tito Flavio Vespasiano, meglio noto come Tito (per differenziarlo da Tito Flavio Vespasiano meglio noto come Vespasiano: che fantasia questi romani!) resse le sorti dell’Impero Romano dal 79 all’81 e dovette affrontare, tra le altre incombenze, la disastrosa eruzione del Vesuvio.

La piazza che Milano gli ha dedicato non ha, per fortuna, nulla di disastroso. Vicino a Tito Livio, che visse circa un secolo prima, a Tertulliano e a Lattanzio, nati rispettivamente uno e due secoli dopo, piazza Imperatore Tito è un piccolo angolo di verde dotato di panchine e spazio giochi per bambini. Continua a leggere “Milano, 25 luglio 2006”

Dove siamo?

Marc_Auge_NonluoghiMarc Augé; Nonluoghi, introduzione a una antropologia della supermodernità; Milano, elèuthera, 1993

Un luogo è uno spazio geografico peculiarmente caratterizzato.
Un panettiere è un luogo, non soltanto perché si possono comprare i panini al latte ma non le mele, ma soprattutto perché solo in quella panetteria lì si può trovare la focaccia croccante e c’è la commessa carina (o il commesso carino, se si preferisce) che mi sorride sempre.
Anche un cinema è un luogo: i film sono gli stessi un po’ ovunque, ma solo in quel particolare cinema ci sono le poltrone comode e c’è poca fila al primo spettacolo. E lo stesso vale per le scrivanie degli uffici: ogni impiegato la personalizza, dispone gli oggetti in maniera diversa, regola la sedia per la sua altezza; trovarsi da un’altra parte dell’ufficio non è lo stessa cosa. Continua a leggere “Dove siamo?”

Malta

Puro è ciò che non si è mischiato con elementi estranei. Per padroneggiare il concetto di puro è necessario quindi avere le idee molto chiare su cosa sia il proprio e l’improprio, su cosa appartenga a me e cosa agli altri.
Fare appello alle origini è di solito inutile e pericoloso. Pericoloso perché la storia non è mai il passato, ma è sempre il presente che si volge indietro: si può essere convinti di guardare l’origine, in realtà si osserva, spesso senza saperlo, lo sguardo che oggi si rivolge verso l’origine. Continua a leggere “Malta”

Un viaggio lungo una melodia

Volendo iniziare un gioco di metafore, si potrebbe tentare un parallelismo tra la musica e il viaggio. Il movimento inteso come spostamento fisico tra due luoghi e il movimento come parte unitaria di una composizione musicale.
Entrambi i movimenti hanno un inizio, una fine e un percorso, sonoro o spaziale, che li unisce. Tuttavia, se per la musica l’elemento principale è il percorso, per il viaggio invece è l’arrivo: solitamente, quello che ci interessa è raggiungere la meta nel più breve tempo possibile. Quello che c’è prima dell’arrivo non ci interessa. Durante un viaggio in treno leggiamo o dormiamo, se siamo in macchina ascoltiamo la radio o chiacchieriamo col compagno di viaggio: inganniamo il tempo, concentrati sull’arrivo ci spazientiamo per i contrattempi e gioiamo per la puntualità. Continua a leggere “Un viaggio lungo una melodia”

La clonazione

Su il manifesto di sabato 22 gennaio è riportata, a pagine 18, l’interessante storia del villaggio di Aldeida da Luz, un piccolo paese del Portogallo che, a causa della costruzione della imponente diga d’Alqueva, è completamente ricostruito, o forse sarebbe meglio dire clonato, a due chilometri di distanza dal sito originario, nel frattempo completamente allagato. Continua a leggere “La clonazione”