Predicazione preilluministica

Hans KüngPiergiorgio Odifreddi intervista Hans Küng.

Anche io sarei già contento se la Bibbia parlasse di forze spirituali o cause sconosciute, invece di divinità antropomorfe.

Questo evidentemente è vero, ma non è così facile. Perché è molto comprensibile che l’uomo ordinario che vuole pregare, seguendo un desiderio che si è rivelato fondamentale nella storia dell’umanità, non sappia indirizzarsi a un Ens Absolutum

Il fatto che la religione soddisfi un bisogno dell’uomo non significa, però, che essa sia vera!

Infatti io non voglio dare una prova di Dio, ma solamente spiegare l’esistenza di un linguaggio antropomorfo: è perché vogliamo usare concetti concreti, non astratti, che utilizziamo metaforicamente invocazioni come Padre per il Creatore, Fratello per il Salvatore, anche se naturalmente Dio non è né maschile né femminile, e trascende tutte le differenze sessuali. Quando io recito “Padre Nostro, che sei nei cieli” non sono così ingenuo da credere di indirizzarmi a un maschio localizzato fisicamente in cielo, ma questo non mi impedisce di parlare così e di sapere che sto usando espressioni analogiche, per usare il linguaggio di Tommaso d’Aquino.

Non lo impedisce a un teologo come lei, ma ai fedeli?

Bisogna dirlo anche a loro, per evitare le inutili difficoltà che derivano da una predicazione preilluministica del messaggio cristiano.

Due cose mi hanno colpito di questa intervista:

  • Hans Küng ha scritto in ben due occasioni Tommaso d’Aquino, e non San Tommaso d’Aquino;
  • l’espressione “predicazione preilluministica del messaggio cristiano”.

La caricatura, di origine sconosciuta, l’ho trovata qui.

Otto per mille

Lunedì di settimana scorsa, per motivi che esulano dalla presente riflessione, sono andato a messa.
L’evento è abbastanza insolito: mi capiterà di assister a una messa sì e no tre-quattro volte l’anno, e il numero è destinato a calare se, come è giusto che sia, si escludono le volte che uno entra a celebrazione già iniziata.
La chiesa era decisamente poco affollata, come è lecito aspettarsi di lunedì mattina. L’aggettivo migliore per descrivere la cerimonia è sobria: tutto, dal tono del parroco all’atteggiamento dei fedeli, era misurato e semplice.
Più volte l’assemblea ha chiesto perdono per i propri peccati, peccati che è facile immaginare particolarmente numerosi, dal momento che si può peccare in pensieri, parole, opere e omissioni. Continua a leggere “Otto per mille”

World Philosophy Day

Oggi è la giornata mondiale della filosofia.
Non (mi) è chiaro se è il mondo ad avere bisogno della filosofia o il contrario, ad ogni modo The UNESCO Courier interroga 8 filosofi: Jostein Gaarder, Michel Onfray, M. E. Orellana Benado, Ioanna Kuçuradi, Mohammed Arkoun, Kwasi Wiredu e Woo-Tak Kee. Continua a leggere “World Philosophy Day”

Il piccolo anarchico

Alphalavorando al computer: Questa cosa è interessante! – Rivolto a Beta – Chi ha scritto il vangelo?

Betaleggendo un libro: Come?

Alpha: Hai presente il vangelo? Chi lo ha scritto?

Beta: Certo che ho presente il Vangelo, e ti pregherei di usare la maiuscola come per tutti i titoli di libri e film. Comunque, gli autori sono Marco, Matteo, Luca e Giovanni.

Alpha: Ma come fai a sapere che ho pronunciato vangelo con la minuscola?

Beta: Ti conosco. Continua a leggere “Il piccolo anarchico”

Dialogo serale

Sera tardi. Lui (ateo / illuminato / sano di mente)1 spegne la luce e si accoccola, a mo’ di gattino, vicino a lei (credente / obnubilata / psicopatica).

Lei: Ma secondo te, sei più ateo tu o credente io?

Luisospettoso: Non lo so: non credo esista una unità di misura per l’ateismo.

Lei: Voglio dire: tu davvero credi che non ci sia nulla?

Luisi allontana leggermente da lei: Cosa vuoi che ti dica: secondo me non c’è nulla.

Lei: Capisco.

Lui: C’è solo una cosa che mi dispiace.

Leiincuriosita: Sarebbe?

Lui: Beh, che se per caso hai ragione tu, quando saremo di fronte a San Pietro avrai modo di dirmi «Te lo avevo detto io!». Se invece avrò ragione io, semplicemente non ci saremo più e io non potrò rinfacciarti nulla.

Leirannicchiandosi a mo’ di gattina vicino a lui: Questa prospettiva mi piace!

  1. Illuminato è la traduzione di Bright, il movimento sostenuto, tra gli altri, da Daniel Dennett; sano di mente, invece, si riferisce alla diffusa concezione, sostenuta tra gli altri da Sam Harris, che vede la fede una malattia mentale più o meno grave. []

Perché incontrarci?

I filosofi hanno questa malsana predilezione per lo stolto che osserva il dito mentre il saggio gli indica la luna: di fronte a una domanda, invece di pensare alle possibili risposte, il filosofo vuole ulteriori dettagli, cerca di scoprire perché porre proprio quella domanda e non un’altra, confronta varie domande eccetera. Continua a leggere “Perché incontrarci?”

Sull’insegnamento della religione ai bambini

Una delle frasi storiche di Massimo Morelli:

Ultimamente in famiglia, a tavola, giochiamo al gioco delle parole. Si danno iniziale, finale, un aiuto e gli altri devono indovinare. E’ divertente anche perché i bambini ci si impegnano un sacco e io cerco di aiutare di nascosto Federico che ha cinque anni ed è il più piccolo. Oggi è capitata questa:

Federico: Comincia con D, finisce con O e non esiste.

L’ho guardato sbalordito pensando di avere in famiglia l’ateo più precoce del mondo. Ma c’è chi ragiona più in fretta:

Eleonora: DRAGO!

Dawkins non si è fermato a Bose

Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose, a proposito de L’illusione di Dio di Richard Dawkins:

Ma, prosegue [Dawkins], «la triste verità è che quella religione pacata e onesta è numericamente trascurabile». Frase molto indicativa dei criteri usati per valutare il cristianesimo.

In effetti si cercherebbe invano, nelle quattrocento pagine infarcite di riferimenti a predicatori ignoti al pubblico italiano o anche solo non anglosassone, una disamina attenta e critica al fenomeno religioso e alla testimonianza cristiana nella storia e nel mondo contemporaneo. No, vi si trova solo l’antico vizio di confrontare le proprie teorie (buone, ovviamente) con la prassi (cattiva) degli altri, imputando alla religione qualsiasi comportamento nefasto o incoerente dei suoi seguaci e ascrivendo invece a un inesistente ateo ideale tutti i pregi del libero pensatore.

Enzo Bianchi, Com’è banale questo bio-ateo, “La Stampa”, 21 settembre 2007

Continua a leggere “Dawkins non si è fermato a Bose”

Luoghi di culto

4 agosto 2007

Madonna della Porta dell’AlbaA Vilnius, capitale della Lituania, ho avuto modo di vedere, per la prima volta in vita mia, un luogo religioso. Non che non sia mai entrato in una chiesa o in un santuario, ma questi li ho sempre vissuti come opere d’arte o luoghi di ritrovo: il Duomo di Milano, giusto per fare un esempio, è una chiesa, ovviamente, ma è anche un bellissimo edificio situato nel centro della città, ne puoi ammirare le alte guglie, apprezzarne la vicinanza con i negozi o goderti il fresco dell’interno.
Con la Madonna della Porta dell’Alba nulla di tutto ciò è possibile. Non che sia brutta o artisticamente irrilevante, anzi: solo che appena ti avvicini senti recitare il rosario (in lituano, ovviamente) e vedi le persone inginocchiate di fronte alla Madonna. Potresti anche piazzarti dietro la vecchietta che prega e scattare alcune foto, ma non lo fai, non osi neppure entrare perché saresti un estraneo: tu vuoi ammirare la Madonna, non la vuoi venerare.
L’unica foto che ho della Madonna è scattata dalla strada, con un teleobiettivo. Continua a leggere “Luoghi di culto”