Perché i filosofi non ci sono arrivati prima?

Perché si è dovuto aspettare un naturalista inglese dell’Ottocento per avere la teoria dell’evoluzione per selezione naturale? Perché i filosofi non ci sono arrivati prima?

Con questa domanda – in realtà un’accusa, ma non sottilizziamo – Richard Dawkins ha celebrato su Twitter il Darwin Day 2014.

20140212-110644.jpg Continua a leggere “Perché i filosofi non ci sono arrivati prima?”

Vivi le energie cristalline di Metatron

L'Arcangelo Metatron
Fiera dedicata alla salute, al benessere e alla medicina naturale.
In programma una quarantina di conferenze e seminari. Questi sono alcuni dei temi di questi incontri:

Vieni a sentire l’energia dell’Arcangelo Metatron nella nostra conferenza: senti, prova e vivi le energie cristalline di Metatron. Metatron e i Maestri Ascesi aprono il Portale dell’Ascensione in te.

Costantemente ri-crearsi e creare significa ringiovanire nella mente e nelle cellule, attraverso il pensiero che si fa progetto concreto.

L’essere umano divino ponte fra il cielo e la terra e il ciclo universale
della nutrizione mente, corpo e anima.

Continua a leggere “Vivi le energie cristalline di Metatron”

Dialogo di un cane e di un coyote

The Other Coast

Forse è andata davvero così: animali selvatici che capiscono i vantaggi del vivere a fianco degli esseri umani, diventando così animali domestici. Continua a leggere “Dialogo di un cane e di un coyote”

Ernst Mayr

Volendo leggere qualcosa di Ernst Mayr, in italiano o in inglese, cosa mi consigliate?

Il mio interesse per la biologia e l’evoluzione è prevalentemente filosofico. A incuriosirmi sono stati i riferimenti a Mayr presenti in Full house di Stephen Jay Gould (il titolo italiano è Gli alberi non crescono fino in cielo) e The Greatest Show on Earth di Richard Dawkins (Il più grande spettacolo della Terra).

Forse non tutti sanno che

Forse non lo sapete, ma Darwin è il diretto responsabile della prima guerra mondiale, della seconda guerra mondiale, del comunismo, del fascismo e del materialismo. In totale sono 350 milioni di morti. Continua a leggere “Forse non tutti sanno che”

Richard Dawkins aveva ragione

Quando ho letto Il gene egoista, la parte finale sul meme mi aveva lasciato abbastanza perplesso.

Questa mattina leggo un post di Azioneparallela sul libro di Diego Marconi Per la verità. Relativismo e filosofia (Einaudi, Torino 2007). Marconi a un certo punto evoca l’Universo, e quindi Azioneparallela titola il suo testo Almeno tu nell’universo.
Poco prima di colazione inizio, involontariamente, a canticchiare la canzone di Mia Martini. Prima di uscire anche mia moglie inizia a canticchiarla. Adesso sto aspettando che anche i miei genitori (e tutti voi lettori di questo sito) si lascino contagiare…

Dawkins non si è fermato a Bose

Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose, a proposito de L’illusione di Dio di Richard Dawkins:

Ma, prosegue [Dawkins], «la triste verità è che quella religione pacata e onesta è numericamente trascurabile». Frase molto indicativa dei criteri usati per valutare il cristianesimo.

In effetti si cercherebbe invano, nelle quattrocento pagine infarcite di riferimenti a predicatori ignoti al pubblico italiano o anche solo non anglosassone, una disamina attenta e critica al fenomeno religioso e alla testimonianza cristiana nella storia e nel mondo contemporaneo. No, vi si trova solo l’antico vizio di confrontare le proprie teorie (buone, ovviamente) con la prassi (cattiva) degli altri, imputando alla religione qualsiasi comportamento nefasto o incoerente dei suoi seguaci e ascrivendo invece a un inesistente ateo ideale tutti i pregi del libero pensatore.

Enzo Bianchi, Com’è banale questo bio-ateo, “La Stampa”, 21 settembre 2007

Continua a leggere “Dawkins non si è fermato a Bose”

Poltrone e provette

Le mie argomentazioni sono generali e non si basano su fatti particolari della vita come noi la conosciamo.
Come tali sono state criticate da scienziati abbastanza privi di fantasia da pensare che lavorare come schiavi con provette bollenti (o con gelidi stivali fangosi) sia l’unico modo di fare delle scoperte scientifiche. Un critico si lamentava che le mie argomentazioni erano «filosofiche», come se fosse una condanna sufficiente.

Richard Dawkins, Il gene egoista, Capitolo 11, nota 1
Continua a leggere “Poltrone e provette”

Se uno studioso è grande in un ramo della scienza…

La straordinaria cultura scientifica di cui [Fred Hoyle] dà prova nei suoi romanzi è in netto contrasto con i suoi numerosi libri scritti di recente con C. Wickramasinghe; qui l’erronea presentazione del darwinismo come teoria della pura casualità e le stizzose polemiche contro Darwin stesso non fanno onore alle ipotesi, peraltro stimolanti, da loro presentate sulle origini interstellari della vita. Gli editori dovrebbero imparare che se uno studioso è grande in un ramo della scienza, non vuol dire che sia grande anche negli altri. E gli studiosi di prestigio, in attesa che venga sradicata questa convinzione erronea, non dovrebbero cedere alla tentazione di approfittarne.

Richard Dawkins, Il gene egoista, cap. 4 nota 3, Mondadori, 1992 (traduzione di Giorgio Corte e Adriana Serra)

Richard Dawkins è un etologo che ha scritto e pubblicato un libro di teologia, L’illusione di Dio.

Ontologia del creato

I commenti ad alcune mie riflessioni molto generali sul libro Il gene egoista di Richard Dawkins mi hanno fatto notare una cosa curiosa: Dawkins, ateo convinto, utilizza in continuazione un linguaggio finalistico.

Non si tratta certo di una contraddizione: credo che neppure i membri del Discovery Institute di Seattle (probabilmente l’organizzazione americana a favore del Progetto o Disegno Intelligente più attiva e meglio organizzata) vi facciano appello per criticare Dawkins. Banalmente, si tratta di una semplificazione, di una maniera veloce di esprimersi. Invece di dire “le giraffe con il collo lungo riescono a mangiare più foglie e quindi hanno maggiori possibilità di riprodursi di quelle con il collo corto”, si risparmia dicendo o “il collo delle giraffe è lungo perché così possono mangiare più foglie” o “il collo lungo serve a mangiare più foglie”, lasciando intendere che il collo non si è allungato per permettere alle giraffe di mangiare. Continua a leggere “Ontologia del creato”