“Non è razzismo, al massimo ignoranza”: questo, mi pare, l’esito dell’autoanalisi collettiva riguardo alcuni atteggiamenti discriminatori nei confronti di persone orientali.
Perché c’è di mezzo una malattia infettiva, il cui (unico?) focolaio è (al momento?) in Cina, per cui sarebbe normale prudenza evitare ristoranti con specialità asiatiche, stare alla larga da persone con gli occhi a mandorla, insultare un orientale che tossisce, diffondere inviti a non fare acquisti in alcuni negozi che vendono prodotti cinesi (quelli gestiti da cinesi), recandosi invece in altri negozi che vendono prodotti cinesi (quelli gestiti da italiani).
Continua a leggere Coronavirus, secondo me un po’ razzisti lo siamo