Non dimentichiamoci che anche Marx era ebreo

Grazie a rosalux trovo un simpatico articolo, dedicato all’attuale crisi economica, significativamente intitolato Il progetto ebraico:

Perché ci si trova oggi a dover precisare l’identità ebraica dei manipolatori della finanza mondiale? Perché esiste appunto una “visione del mondo” che li guida, un progetto di vita sul quale si fondano i dogmi che tutti noi, non ebrei, siamo stati obbligati a condividere dalla fine della seconda guerra mondiale: il primato dell’Economia nella struttura della società, il Mercato come massimo e quasi unico valore (non dimentichiamoci che anche Marx era ebreo).

Marx era ebreo, d’accordo, ma era anche comunista: passi il primato dell’economia nella struttura della società, ma il mercato come unico valore in quale edizione del Manifesto del partito comunista l’ha trovato? Continua a leggere “Non dimentichiamoci che anche Marx era ebreo”

L’armata dei filosofi

Nel 1845 Karl Marx osservava che, fino a quel momento, i filosofi si erano limitati ad interpretare il mondo in modi diversi, mentre il vero problema consiste nel cambiarlo (Tesi su Feuerbach, XI).
Gianni Vattimo osserva che, dopo Gadamer, occorre superare la contrapposizione tra interpretare e cambiare il mondo, dal momento che interpretare è già un cambiare il mondo. Continua a leggere “L’armata dei filosofi”