Naturisti e progressisti

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Quello che mi diverte di più, delle votazioni popolari svizzere, è guardare la propaganda. Uno dei temi su cui si voterà riguarda la Legge federale sulla medicina della procreazione, modifica che permette – a determinate condizioni – la diagnosi preimpianto degli embrioni.

Tema eticamente divisivo, che riguarda questioni come l’eugenetica – che non è di per sé una cosa cattiva –, lo statuto morale e giuridico degli embrioni, la procreazione consapevole e così via.
Questioni complesse, meglio convincere i votanti con argomenti diretti e magari un po’ terrorizzanti. Come gli OGM che anche loro di per sé non sarebbero una brutta cosa, ma evocano brutte cose. E quindi, ecco che il ripugnante mais geneticamente modificato viene associato a un altrettanto ripugnante bambino OGM.

Tralasciando che la legge in votazione non riguarda le manipolazioni genetiche di embrioni umani – che al più possono essere tirate in ballo con un lunghissimo e scivolosissimo piano inclinato –, che cosa accomuna il MON810 alla diagnosi preimpianto?
Risposta facile: la violazione di un (presunto) ordine naturale dell’universo, un ordine in realtà molto umano nel quale non trovano posto procreazione medicalmente assistita, organismi transgenici e, immagino, neppure matrimoni omosessuali.
Non è semplice rifiuto o diffidenza verso le novità, e neppure la ricerca di una qualche volontà divina: è proprio la convinzione di una natura buona e giusta dalla quale non ci si deve allontanare.
Per questo credo non sia giusto descrivere questa ostilità verso le novità tecnologiche e sociali – novità non necessariamente buone, sicuramente non buone a tutti i costi – come conservatrici o integralismo, ma più semplicemente naturiste (con buona pace dei nudisti).

Aggiornamento 24 maggio

Mi segnalano quest’altro manifesto:

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Non ci sono gli OGM; in compenso, abbiamo una specie di Barbie ariana e l’inversione vagamente poetica “estrema legge”.

Tette contro la scienza

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By Irene – original work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17002318

Potrei iniziare citando Agostino d’Ippona, ma meglio invece mettere in chiaro che nessuno, qui, è contrario all’allattamento, né io né le due autrici di “Unintended Consequences of Invoking the ‘Natural’ in Breastfeeding Promotion“, Jessica Martucci e Anne Barnhill.

Certo, sembra che i benefici effettivi e “scientificamente dimostrati” siano esagerati (le due autrici citano in proposito questo articolo) e l’esaltazione dell’allattamento può portare a uno stigma sociale verso le donne che non vogliono o non possono allattare, ma non è questo il punto. Semplicemente, le due autrici invitano le autorità a non far più propaganda insistendo sul fatto che l’allattamento sia naturale.
Confesso di aver scosso la testa la prima volta che ho letto questa proposta, segnalata da qualcuno su qualche social network. Dopotutto, se c’è qualcosa che ha senso chiamare naturale, oltre naturalmente all’acqua minerale senza gas, è proprio l’allattamento. Poi ho letto il loro articolo e ho cambiato idea.

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L’unica naturale che voglio è l’acqua minerale

Avevo iniziato a scrivere questo articolo mesi fa. “Moratoria naturale” era il titolo provvisorio. Poi l’ho cambiato con “Sì, i gay sono davvero contronatura” e adesso quello che leggete qui sopra, che non rispecchia molto il contenuto, ma mi piace per cui lo tengo.

Già, perché anche il contenuto è cambiato – o meglio le mie idee sul possibile contenuto, perché di scritto c’era ben poco, prima di oggi.
Ero partito dall’idea di una moratoria sul termine naturale. Troppo ambiguo, troppi significati impliciti: io dico “naturale” intendendo qualcosa che non ha richiesto particolari interventi umani, e tu pensi a qualcosa di buono, di bello, di sacro. Insomma, un casino. Volevo anche proporre una serie di espressioni alternative. “Famiglia cattolica” invece di “Famiglia naturale”; “Parto vaginale” invece di “Parto naturale” e così via.

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La salute vien dal DNA

Più che un articolo autonomo, un’appendice al precedente Conosci te stesso con il test del DNA.

Oggi mi è arrivato un’email – assolutamente non richiesta – da un negozio online di “prodotti naturali” per la salute.
Per capirci,  nel messaggio pubblicizzano un estratto naturale di carciofo che sarebbe “la soluzione per tutti vostri problemi” che per una dozzina di euro “riduce la concentrazione del colesterolo nel sangue, protegge (sic) e disintossica il fegato, stimula (sic) la secrezione di bile, aiuta a perdere peso” e altre straordinarie imprese che non riporto per non annoiare. Oltre all’estratto di carciofo vendono un olio di cumino nero, un gel di bava di lumaca e dei cerotti cinesi (spero non realizzati con estratti naturali di cittadini della Repubblica Popolare Cinese). Continua a leggere “La salute vien dal DNA”

Conosci te stesso con il test del DNA

Qualche giorno fa mi trovavo a Milano e, nella stazione della metropolitana di Missori, un manifesto pubblicitario ha attratto la mia attenzione.

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Un manifesto abbastanza brutto, ma ad avermi colpito non sono state né la scarsa estetica né la scarsa grammatica, bensì l’immagine positiva che si è voluta dare al DNA, molecola la cui cattiva fama, evidentemente, si limita agli OGM.

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Naturalmente chimico

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I poster che mostrano gli ingredienti presenti in alimenti come uova e banane mi sembrano molto belli e ben fatti.
Sicuramente utili per sfatare alcuni miti – ricordo un giornalista che fece analizzare un milkshake di McDonald’s riscontrando la presenza di molte sostanze chimiche, una scoperta terrorizzante solo per chi crede che gli esseri viventi non producano, in maniera perfettamente naturale, sostanze chimiche più o meno innocue.1 Continua a leggere “Naturalmente chimico”

  1. Non ritrovo il riferimento preciso per cui le cose potrebbero essere diverse da come le ricordo. []

Gli OGM e la chimica

Se penso a chi, in Italia, fa divulgazione sui famigerati organismi geneticamente modificati –  per la cronaca: oggi è prevista la prima semina legale di mais OGM in Italia; chissà se arriverà al raccolto – se penso, dicevo, a chi fa divulgazione sugli OGM, i primi due nomi che mi vengono in mente sono Dario Bressanini e Silvano Fuso.
È una questione di biografia personale, anche recente – Silvano Fuso era a Genova all’incontro Italia per la scienza –, e ovviamente un altro avrà in mente i nomi, per esempio, di Anna Meldolesi o di Francesco Sala o di Antonio Pascale o di altri che ora non mi ricordo. Continua a leggere “Gli OGM e la chimica”

La rinaturalizzazione contro natura

Ieri sera in consiglio comunale di Lugano si è discusso di alcuni interventi di rinaturazione o rinaturalizzazione alla foce del fiume Cassarate (per i non luganesi: la foce è in pieno contesto urbano, a confine tra il parco Ciani e il porto turistico).
Il mio personale eroe del giorno è il consigliere liberale-radicale Peter Rossi , il quale ha dichiarato: «la rinaturalizzazione di un fiume inurbato va contro natura».
Sintesi efficacissima delle difficoltà di usare sensatamente un termine vago come naturale.

Anidride carbonica di origine naturale

Ho appena finito di gustare un bicchiere di chinotto o, per essere esatti, di “bibita analcolica frizzante chinotto da agricoltura biologica”.
Tra gli ingredienti figura l’estratto naturale dell’agrume chinotto e intuisco, anche se vagamente, cosa significa, qui, naturale.
Poi c’è anche anidride carbonica di origine naturale. E non capisco: come si può produrre artificialmente dell’anidride carbonica?

Il risotto naturale


Mi immagino la scena.
Cosa mangiamo stasera? Ti va del risotto?? Ottima idea. Dovremmo avere del riso a casa. Ma no, dai, prendiamolo in busta. Va bene, quale busta prendiamo? Io sceglierei questa: ingredienti naturali, niente glutammato! Va bene. Prendi anche del parmigiano grattugiato, per dare più sapore al risotto. D’accordo, lo consigliano anche loro.

Aggiungere del glutammato per insaporire il risotto è male; aggiungere del parmigiano, che contiene glutammato, per insaporire il risotto è bene.
Stupirsi di tutto ciò è ingenuo.

Le foto della confezione di risotto provengono da duericcheporzioni.