Una tradizione, alla quale mia moglie tiene particolarmente, vuole che il pranzo della domenica di Pasqua inizi con un uovo sodo benedetto.
Sabato le uova vengono messe a bollire, decorate secondo l’estro (e il tempo libero) del fedele e portare in chiesa per la benedizione.
La prima volta, temendo strane reazioni al contatto di un esofago decisamente ateo con un uovo benedetto, chiesi di venire esentato dal rito. Colei che qualche tempo dopo divenne mia moglie si rifiutò, non so se per questioni logistiche (tenere separato l’uovo non benedetto da quelli benedetti) oppure perché la conversione può anche arrivare dalla gola.
Alla fine non accadde nulla: non mi strozzai, come temevo accadesse, ma neppure mi convertii durante la digestione, come forse sperava mia moglie. Continua a leggere L’uovo benedetto