Lo straordinario che diventa ordinario

Antonio Dini, a proposito dell’11 settembre:

Ma insomma, se avete cinque minuti, pensateci: oggi è uno dei pochi giorni della vostra vita in cui sapete cosa stavate facendo sette anni fa. E in cui lo sanno anche tutti gli altri.

Quello che nel 2001 era straordinario, oggi, grazie a Twitter, Facebook, Friendfeed eccetera, è ordinaria amministrazione: in pochi click posso sapere cosa stavo facendo io e cosa stavano facendo tutti i miei amici in un qualsiasi giorno. Che poi mi interessi davvero saperlo, è un altro discorso.

Il terrore della razionalità

L’etimologia di ragione non lascia spazio a molti dubbi: è razionale una persona che calcola, conta, valuta proporzioni.
Fingiamoci esseri razionali e calcoliamo.

Secondo il National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), nel 2005, in seguito ad incidenti stradali, some morte negli Stati Uniti d’America 43443 persone: 14,66 morti ogni 100000 abitanti.

Leggermente meglio per gli incidenti sul lavoro: secondo lo U.S. Department of Labor “solo” 4 morti ogni 100000 lavoratori, per un totale di 5702 persone rimaste uccise sul luogo di lavoro.

Più difficile stimare le morti legate al fumo, all’alcol, alle droghe in generale, all’inquinamento e ad una alimentazione malsana.
Secondo la American Cancer Society, ogni anno circa 438000 persone muoiono a causa di sigari e sigarette. L’alcol causerebbe invece circa 85000 decessi l’anno, l’inquinamento 50000. 365000 sarebbero invece i decessi riconducibili a problemi nutrizionali, legati eventualmente ad una scarsa attività fisica.
Meglio essere cauti su queste cifre e considerare, per il nostro calcolo, solamente una parte di questi decessi. Stimiamo quindi che i decessi dovuti a “stili di vita malsani” (alcol, droga, cibo malsano, fumo) siano 100000 ogni anno. Continua a leggere “Il terrore della razionalità”

Narrare la Storia

Sid Jacobson ed Ernie Colón; 9/11 Il rapporto illustrato della commissione americana sugli attacchi terroristici dell’11 settembre; Alet edizioni, Padova, 2006

Premessa: dei libri

Sid Jacobson, Ernie Colón, 9/11 CoverAlcuni servizi online con iscrizione obbligatoria permettono di ritrovare la propria password di accesso grazie ad una domanda segreta impostata durante registrazione: ad esempio “quale è il nome da nubile di tua madre?” o “quale è il tuo libro preferito?”.
A quest’ultima domanda una persona ha risposto, dopo un attimo di esitazione, “La Bibbia”. Percependo lo stupore dei presenti, ha così giustificato la sua risposta: “Non è ovviamente vero, ma almeno sono sicuro di ricordare la risposta.”

Per quale motivo la Bibbia non può essere il libro preferito di una persona?
Molto probabilmente perché non è un semplice libro, non è un testo qualsiasi che racconta una storia qualsiasi: è il libro, il testo che narra la storia, la nostra storia, il libro che ci racconta chi siamo. La formula “Parola del Signore”, spesso usata per accompagnare la lettura della Bibbia, vuole proprio sottolineare l’eccezionalità di questo libro. Continua a leggere “Narrare la Storia”

C’era una volta… l’11 settembre e altre storie

“Non ci sono fatti, ma solo interpretazioni”: è la celebre sentenza di Friedrich Nietzsche che fa da fondamento ad ogni ermeneutica estrema e ad ogni relativismo.
Non ci sono fatti: tutto quello che si può dire è una interpretazione, una analisi o ricostruzione in una qualche misura arbitraria e criticabile.

I tragici eventi dell’11 settembre 2001 sono evidentemente anch’essi una interpretazione, non un fatto. Continua a leggere “C’era una volta… l’11 settembre e altre storie”