Specisti senza cuore

Pare che Red Ronnie si sia schierato a favore dei pidocchi:

I pidocchi non vanno uccisi. Ogni animale ha degli occhi, una bocca, un cuore e del sangue che circola e dei sentimenti. Hanno paure, di conseguenza devi rispettare gli animali come rispetti gli esseri umani.

Ora, di per sé non me ne fregherebbe nulla di quel che dice Red Ronnie, dal momento che non gli riconosco alcun ruolo di intellettuale – e faccio fatica a capire come altri glielo riconoscano, questo ruolo, dando spazio a quel che dice anche quando non parla di musica.
Perché, quindi, riprendo questo appello ai pidocchi? Perché la trovo interessante per il disperato tentativo di umanizzare i pidocchi. Hanno degli occhi, hanno un cuore – come tutti gli animali, dice, ma non è il caso di metterci a fare i biologi – e quindi dobbiamo rispettarli come rispettiamo gli esseri umani.

Insomma, il suo amore degli animali è molto umano e, soprattutto, specista.

Breve riflessione sulla sperimentazione animale

Grandi dibattiti, almeno nella parte italofona del globo, sulla sperimentazione animale (a.k.a. vivisezione).

Grandi dibattiti di scarsa qualità, mischiando in un indistinto amalgama questioni squisitamente tecniche (l’utilità della sperimentazione animale e la validità delle alternative), politiche (bilanciamento tra varie sensibilità della popolazione), morali (come valutare diritti e benessere dei vari esseri vivente, umani e non umani) e filosofiche (statuto morale dei vari esseri viventi). Continua a leggere “Breve riflessione sulla sperimentazione animale”

Siamo tutti specisti, forse

Salvereste un cucciolo o un neonato da un edificio in fiamme?
Da questa domanda inizia un bel post di Hal Herzog sulle intuizioni morali per quanto riguarda i rapporti tra noi e le altre specie animali, rapporti spesso oggetto di dibattito etico, pensiamo alla sperimentazione animale. Continua a leggere “Siamo tutti specisti, forse”

Homo erectus

Supponiamo che l’Homo erectus esista ancora ai nostri giorni. Meriterebbe lo stesso rispetto dovuto all’Homo sapiens? Dovremmo comportarci con loro come facciamo con gli scimpanzé?

Questa curiosa, e intrigante, domanda è stata posta a AskPhilosophers.
La risposta di Marc Lange è ineccepibile:

Non sono così sicuro che *dobbiamo* comportarci con gli scimpanzé come *effettivamente* ci comportiamo!

Comunque, come dovremmo comportarci con gli scimpanzé dovremmo presumibilmente comportarci anche con esemplari di Homo erectus (se questi esistessero ancora). Probabilmente scimpanzè e Homo erectus possiedono in egual misura le stesse caratteristiche importanti per il rispetto morale, come la capacità di provare dolore, la capacità di pensare, sapere e progettare, l’autocoscienza e così via.
Il fatto che l’Homo erectus appartenga al nostro stesso genere (Homo) e abbia uno stretto legame evolutivo con noi non dovrebbe avere molta importanza per lo status morale dei rappresentanti di questa specie. Altrimenti si tratterebbe di specismo – ehm, genismo (?).

La pessima traduzione dall’inglese è del sottoscritto.

Ossimori clinici

Gli xenotrapianti sono i trapianti di organi tra specie diversi, e potrebbero costituire la soluzione definitiva al problema del ridotto numero di organi disponibili.
Escludendo le difficoltà tecniche, sulle quali non sono assolutamente in grado di scrivere nulla di sensato, vi sono numerosi problemi di natura etica. È giusto disporre così del corpo di animali, oppure si tratta di un atteggiamento che Peter Singer chiama, accostandolo al razzismo, specismo (speciesism)? Per procedere con la sperimentazione, è sufficiente il consenso informato da parte del soggetto oppure, data la vastità dei problemi che possono insorgere, è necessario coinvolgere anche le persone che gli sono vicine? Continua a leggere “Ossimori clinici”