Il tradimento non è onesto

La vita è breve. Fatti l'amanteQuella qui a fianco è la pubblicità di una agenzia dedicata a chi, pur essendo (felicemente?) sposato, vuole concedersi una scappatella. Life is short. Have an affair, la vita è breve, concediti un’avventura (anche se sarebbe meno ipocrita: fatti l’amante).
Carlo Bellieni non è ovviamente d’accordo: 1

Il matrimonio non è una burletta, il divorzio non è una passaggiata, il tradimento non è onesto.

Non so se l’esistenza di questa agenzia aumenterà i tradimenti o si limiterà a renderli meno rintracciabili da parte del partner tradito. Mi ha comunque colpito l’ultimo argomento di Bellieni: il tradimento non è onesto. Continua a leggere “Il tradimento non è onesto”

  1. Nota per mia moglie: neppure io sono d’accordo.[]

La libertà impossibile

Libertà e verità sono due concetti filosofici decisamente complessi; un discorso serio non può esimersi dall’operazione preliminare di tentare una definizione.
Quello che segue, evidentemente, non è un discorso serio perché si accontenta delle definizioni, ingenue e molto probabilmente inesatte, di libertà come assenza di costrizioni o impedimenti esterni e di verità come proprietà di alcuni discorsi di riferirsi correttamente alla realtà. Continua a leggere “La libertà impossibile”

Padre, mi perdoni…

Figliola: Padre, mi perdoni…

Padre: Figliola, prima ti devi confessare. Solo dopo la confessione posso perdonare i tuoi peccati.

Figliola: Mi perdoni, ma…

Padre: Forse non mi sono spiegato: prima la confessione, poi il perdono. Il contrario non si può fare. Sarebbe come infilarsi il preservativo dopo il rapporto: non si può fare.

Figliola: Credevo che per la Chiesa non si potesse neppure prima, comunque temo ci sia stato un malinteso. “Mi perdoni” era nel senso di “mi scusi”, “mi spiace importunarla”, eccetera. Avrei una domanda da porle, padre.

Padre: Ah. Continua a leggere “Padre, mi perdoni…”

Divisione dei compiti

Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un breve post del neonatologo Carlo Bellieni: Bye bye, signor Darwin.
Avevo intenzione di scrivere un breve commento sulla impegnativa affermazione finale:

la vita sulla terra non è mutata solo a salti, ma anche a piccoli passi indotti dall’ambiente… come se ci fosse un disegno dietro…

Poi mi sono chiesto: possono un neonatologo e un filosofo discutere di evoluzionismo? Certo, l’affermazione incriminata è forse più filosofica che scientifica, però ho comunque preferito passare ad altri la faccenda.
Il risultato è ottimo. A ognuno il proprio mestiere.

Ci sono filosofi…

Mi sento in parte chiamato in causa da Carlo Bellieni, neonatologo del Policlinico Universitario “Le Scotte” di Siena, quando, in una lunga intervista al settimanale Tracce, afferma:

Ci sono filosofi che spiegano, per esempio, che non soltanto il feto non è una persona, cosa già da sola assolutamente discutibile, ma non lo è neppure il bambino fino all’anno di vita: dicono che fino all’anno di vita non c’è autocoscienza e, quindi, i bambini non sono persone.

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