Dio, Vitiello e i frigoriferi

Maurizio Colucci dedica parte del suo tempo alla nobile opera di diffusione, sul suo Novissimo blog, di alcune opere di Richard Dawkins e Sam Harris dedicate alla religione.
Entrambi gli autori hanno una posizione decisamente critica. Harris, in particolare, si sofferma sui danni e i pericoli della fede, anche quella moderata e laica. (Personalmente, credo che ad essere pericolose siano le persone, non le idee o le fedi).
A Malvino è piaciuto soprattutto un passaggio effettivamente molto interessante, che non si può non citare:

Immaginate che il vostro vicino creda di avere, sepolto nel suo giardino, un diamante grande come un frigorifero. Gli chiedete perché, e lui risponde: «Ma non capisci? Questo diamante dà alla mia vita un enorme significato». Oppure: «La mia famiglia va matta per le riunioni che facciamo in giardino cercando di scavare per tirarlo fuori ogni domenica. E tu ci vuoi togliere questa cosa?». Oppure immaginate che risponda: «Non vorrei vivere in un universo in cui non ci fosse un diamante nel mio giardino grande quanto il mio frigorifero». Per me è chiaro, immediatamente chiaro, che queste risposte sarebbero inadeguate. Profondamente inadeguate. Sono in realtà le risposte di un pazzo. O di un idiota. Eppure, prendete lo stesso identico ragionamento e trasportatelo nel campo della religione, e queste risposte hanno immenso prestigio. Anzi, fino a che non sostieni un qualche ragionamento di questo tipo, è impossibile per te essere eletto in una carica politica nel nostro paese.

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