Perle. Ai porci?

Nicla Vassallo, “maître à penser genovese”, proporrà ai lettori di Mentelocale.it dieci perle filosofiche sull’amore.
La prima perla inizia così:

Si tradisce? Se l’amore è un kleenex, no problem.

Nicla Vassallo, prima di diventare maître (o maîtresse?) à penser genovese, era l’epistemologa che si scagliava contro il pop pensiero e la banalizzazione della filosofia.

Terminator e la filosofia

Coincidenze: ieri commentavo il testo di Nicla Vassallo contro i libri che mischiano filosofia e cultura popolare; oggi mi imbatto in questo curioso Call for Abstracts:

The Terminator and Philosophy

Edited by Richard Brown and Kevin S. Decker

The Blackwell Philosophy and Popular Culture Series

È interessante riportare l’affermazione di Richard Brown, uno dei curatori (grassetto mio):

If you are a fan of the Terminator (show or movies) and you want to help me raise the quality of philosophy in the pop culture books then submit an abstract.

Se sei un fan di Terminator e se vuoi aiutarmi a migliorare la qualità dei libri sulla filosofia e la cultura popolare, allora invia un tuo articolo.

Sono sicuro che Nicla Vassallo interpreterà diversamente questo appello, ma io vi leggo una piccola conferma della mia tesi: la bontà di una riflessione non dipende dall’oggetto sul quale si riflette, ma dalla cura e dall’attenzione che ci si mette.

Pop pensiero

Guardare o non guardare “Lost”, “24”, “C.S.I.”, e quant’altro? Seguo alcune serie, lo confesso, specie “Damages” per la superba Glenn Close, ma anche per dissipare tristezze e deliri filosofici, così come David Hume giocava a tric-trac, mentre Ludwig Wittgenstein leggeva “crimes fiction”.

Così inizia Sopravvivere al pop pensiero di Nicla Vassallo.
All’elenco potremmo anche aggiungere l’amore per il Wrestling di Feyerabend, ma non è certo indispensabile: la captatio benevolentiae è comunque riuscita e Nicla Vassallo ha fatto capire che non ha pregiudizi verso la cultura popolare. Il pop pensiero al quale cerca di sopravvivere non sono, dunque, i telefilm o i fumetti, ma i libri di filosofia che si occupano di telefilm o fumetti: la filosofia del Signore degli anelli, del poker, degli U2 e dell’iPod, per fermarsi ad alcuni degli esempi, a quanto pare reali, citati. Continua a leggere “Pop pensiero”

Aperitivi filosofici

Un piccolo esperimento mentale: prendere i due termini della contrapposizione mente – corpo e provare a cortocircuitarli, immaginando le opere filosofiche come delle pietanze più o meno prelibate.
Dal metaforico cibo per la mente al letterale cibo per il palato: non è difficile vedere in un’opera di Nietzsche un piatto molto speziato e nella Critica della Ragion Pura di Kant un lungo e impegnativo banchetto ricco di portate. Un’opera filosofica banale e superficiale sarà uno scontato piatto di pasta in bianco, che per quanto buono possa essere non lascia alcun ricordo, altri libri ancora saranno piatti disgustosi, come una bistecca stopposa o una minestra rancida.

Questo esperimento mentale può risultare utile per comprendere alcuni testi filosofici divulgativi: Il maiale che vuole essere mangiato di Julian Baggini, Il caso Wassermann e altri incidenti metafisici di Roberto Casati e Il lancio del nano di Armando Massarenti. Continua a leggere “Aperitivi filosofici”

Filosofia per tutti

Questa non è una recensione del celebre libro di R. Popkin e A. Stroll, ma una semplice e veloce riflessione intorno alla natura della filosofia.
Cosa può significare filosofia per tutti? Se con filosofia intendiamo un sapere specialistico e sofisticato, per apprendere il quale sono necessari anni di studio, allora una filosofia per tutti non può che essere una versione semplificata e popolare di riflessioni proposte al pubblico di non filosofi per diletto. In ogni caso, non sarà vera filosofia. Continua a leggere “Filosofia per tutti”