Vedo su Facebook questa immagine:
Si riferisce all’esito della votazione di domenica, nella quale – dati della Confederazione – 1’463’954 cittadini hanno approvato l’iniziativa popolare “Contro l’immigrazione di massa” e 1’444’428 persone, pari appunti al 49,7% dei votanti, l’hanno respinta.
Il problema è che la partecipazione è stata, a livello nazionale, del 55,8%, per cui i dati, in un grafico, sono questi:
In altre parole, chi ha votato no all’iniziativa non rappresenta il 49,7% bensì il 27,7% degli aventi diritto di voto.
Giusto per completezza.
dite tutti così 😛
In effetti, non avendo postato sui socialcosi la mia scheda – come hanno fatto alcuni – non ci sono prove di quel che ho votato…
troppo comodo.
chi si astiene sostiene chi ha vinto. la democrazia è pure una responsabilità.
Chi si astiene secondo me è poco furbo, ma Ivo ha ragione. Dal punto di vista matematico, s’intende.
Sono d’accordo con Ricco&Spietato. Chi si astiene, quanto meno è indifferente al risultato. il che equivale a condividere la decisione maturata al margine.
Chi si astiene, a volte, lo fa perché ritiene che il risultato sia indifferente.
C’è anche chi si astiene perché non crede nel sistema democratico e non vuole sostenerlo con il proprio voto. Una sorta di disobbedienza civile elettorale. Ma certamente questo non riguarda il 44,2% dei cittadini…
In ogni caso, con le percentuali riferite agli aventi diritto e non ai votanti non mi interessa sminuire né chi ha votato per l’iniziativa né chi l’ha respinta. Non si tratta di dire “i cattivi non sono il 50,3% ma solo il 28,1”, ma solo di fare i conti completi.