Categories: Pensieri diversi

Ivo Silvestro

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Imparate a memoria questa sigla, perché potrebbe diventare molto importante: HB 1572. Sta per House Bill 1572 ed è una proposta di legge dello stato americano del North Dakota, attualmente in discussione al senato, che intende fornire pari diritti e pari dignità a tutti gli esseri umani indipendentemente dalla fase di sviluppo biologico nella quale si trovano (A Bill for an Act to provide for equality and rights to all human beings at every stage of biological development).1

Tutto, o quasi, si gioca sulle definizioni iniziali:

  • “Essere umano” significa ogni organismo, compreso l’embrione umano unicellulare, indipendentemente dal metodo di riproduzione, che possiede un genoma specifico per e coerente con un individuo della specie umana.
    “Human being” means any organism, including the single-cell human embryo, irrespective of the method of reproduction, who possesses a genome specific for and consistent with an individual member of the human species.
  • “Genoma umano” significa la somma totale di materiale genetico nucleare e extra-nucleare che costituisce un organismo come individuo appartenente alla specie umana, compreso l’embrione umano unicellulare.
    “Human genome” means the total amount of nuclear and extra-nuclear DNA genetic material that constitutes an organism as an individual member of the human species, including the single-cell human embryo.
  • “Persona” o “individuo” significa il riconoscimento legale di essere umano come persona umana che si applica a tutti gli esseri umani, indipendentemente da età, stato di salute, funzione, dipendenza o metodo di riproduzione, compreso la loro prole non ancora nata in ogni fase di sviluppo biologico.2
    “Person” or “individual” means the legal recognition of a human being’s full status as a human person that applies to all human beings, irrespective of age, health, function, physical dependency, or method of reproduction, including their preborn offspring at every stage of their biological development.

Questa legge renderebbe illegale ogni aborto diretto, dove con aborto diretto si intende un qualsiasi intervento attuato con lo scopo specifico di uccidere il bambino non ancora nato. Rimangono leciti gli interventi che hanno lo scopo di salvare la vita dell’incubatrice umana della madre e che potrebbero causare indirettamente la morte del bambino non nato. I medici, ovviamente, dovranno assicurare cure uguali a entrambi i soggetti coinvolti, incubatrice umana madre e bambino non nato.

Da un punto di vista strettamente ontologico, mi sembra che vi siano numerosi problemi.
Non so quanto sia possibile attribuire a una unica specie del materiale genetico, soprattutto se extra-nucleare, e ho molti sospetti sul riduzionismo genetico che sembra ignorare tutto il processo di sviluppo dell’individuo. Ma su questi temi aspetto numi da chi con queste cose ci lavora.
L’equivalenza proposta, ma qui potrei essere io ad aver compreso male il testo, non sembra stabilire un metodo di riconoscimento: l’affermazione non è “persona e essere umano sono concetti diversi, ma per capire se c’è una persona basta capire se c’è un essere umano”, bensì “persona e essere umano sono concetti equivalenti” . Questa identificazione ignora la diversa natura di questi concetti, trascurando gli aspetti specifici, prettamente sociali, del concetto di persona.

Due piccole osservazioni marginali.
A un certo punto si legge: «then an indirect abortion is not legally or morally considered abortion». Non pago di stabilire cosa sia legale e cosa illegale, l’autore di questa proposta sembra voler addirittura voler prescrivere la moralità.
«A person who intermarries, cohabits, or engages in a sexual act with another person related to him within a degree of consanguinity within which marriages are declared incestuousy». Se un embrione è persona, e se è incestuoso anche chi convive con un consanguineo, tutte le donne in stato di gravidanza sono accusabili di incesto! (Evidentemente cohabits ha un significato diverso dalla semplice convivenza o ci sono altri aspetti che non ho colto: dubito che nel North Dakota proibiscano a madre e figlio di vivere insieme!)

  1. Il testo è, ovviamente, in inglese giuridico, e la mia traduzione sarà quindi due volte lacunosa: si accettano suggerimenti e correzione per la resa in italiano dei vari termini ed espressioni. []
  2. Qui la traduzione è particolarmente carente. []

Editor's Pick

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  1. Marco 15 Marzo 2009 at 10:45
  2. farfintadiesseresani 15 Marzo 2009 at 14:51

    Solo una cosa. Scrivi:

    > “Questa identificazione ignora la diversa natura di questi concetti, trascurando gli aspetti specifici, prettamente sociali, del concetto di persona.”

    Sono d’accordissimo sul rilievo della differenza dei concetti di “essere umano” e “persona”, ma non credi che il fatto che, appunto, ragionare e decidere che essi debbano equivalere sia proprio un esempio di come, socialmente, il concetto di persona venga determinato socialmente? Cioè: tra i modi in cui socialmente il concetto di persona si determina c’è spazio per l’idea secondo la quale persona ed essere umano coincidano?

  3. farfintadiesseresani 15 Marzo 2009 at 15:00

    Vabbe’, m’è scappato un “socialmente” di troppo.

  4. alex 15 Marzo 2009 at 20:52

    ho sentito un richiamo… 🙂
    vado a tentoni: la prima cosa che mi tolgo è quella che tu hai messo in fondo. dalla citazione anglofona s’evince che solo chi ha relazioni con parenti entro il primo grado commette incesto, e fin qui, almeno a senso comune, ci stiamo. poi mi sono venute in mente le immagini dell’america rurale dove il protagonista della storia si sposa la cugina e i figli vengono fuori… diciamo scemotti, e mi son messo a ridere: la cugina non è entro il primo grado di parentela 😀

    sulle definizioni c’è da dire un fracco di roba:

    “Essere umano” significa ogni organismo, compreso l’embrione umano unicellulare, indipendentemente dal metodo di riproduzione, che possiede un genoma specifico per e coerente con un individuo della specie umana.
    se vogliono questo, mi devono dare la definizione di cosa comprende il dna di un essere umano. e mi devono spiegare come sia possibile ritenere, contro le evidenze scientifiche, che il dna non sia soggetto a mutazioni spontanee. ogni mutazione spontanea non sarebbe coerente con un individuo della specie umana. da questo primo principio enunciato dovrebbe derivare un’eugenetica di vecchio stampo, non quella migliorativa, ma proprio quella selettiva; diciamo che nel tuo dna c’è scritto che hai i piedi palmati; a meno che non mi dicano che i piedi palmati sono coerenti con la specie umana, ogni emrbione, feto o bambino già nato con i piedi palmati non è umano. è un papero o una lontra.

    potrebbero rispondere solo se allargassero il concetto di “coerente con la specie umana” tanto da comprendere anche le mutazioni, ma non possono farlo, perché se ne accetti una (i piedi palmati) devi poi dimostrarmi per quale motivo non ne accetti altre, a patto che si siano già presentate spontaneamente. e faccio l’esempio peggiore: le trascrizioni di pezzi di codice che predispongono gli individui al cancro. il cancro è coerente con la specie umana, quindi ogni mutazione che porta al cancro è accettabile. che puttanata!

    “Genoma umano” significa la somma totale di materiale genetico nucleare e extra-nucleare che costituisce un organismo come individuo appartenente alla specie umana, compreso l’embrione umano unicellulare.
    posso solo ribadire: comprese le mutazioni spontanee? cancro e piedi palmati sono uguali?

    “Persona” o “individuo” significa il riconoscimento legale di essere umano come persona umana che si applica a tutti gli esseri umani, indipendentemente da età, stato di salute, funzione, dipendenza o metodo di riproduzione, compreso la loro prole non ancora nata in ogni fase di sviluppo biologico.
    questa è solo una scelta politica. mi stupisce che aprano al “metodo di riproduzione”, per fortuna ritengono che anche chi è nato da ivf sia una persona… ma allora perché non un prodotto totalmente artificiale come un clone? lo dovrebbero ammettere. mi perplime la fine: “non ancora nata, in ogni fase di sviluppo biologico”. anche gli spermatozoi? in teoria si, e qui sta il motivo della condanna dell’autoerotismo.

    per ora mi fermo. ho tanti pensieri nel capoccione, che proprio si allontanano dalla filosofia… è primavera 😉

  5. hronir 16 Marzo 2009 at 09:40

    E i gemelli omozigoti, come li mettiamo? Costituiscono forse una sola persona?

  6. Ivo Silvestro 16 Marzo 2009 at 11:40

    @Marco: Grazie: ero troppo pigro per cercare un dizionario online e scoprire che cohabit ha un significato diverso dalla coabitazione italiana.

    @farfintadiesseresani: Mi sembra che una simile decisione (tra l’altro: fino a che punto è possibile decidere il significato delle parole?) crei più problemi di quanti ne risolva. Infatti, se non erro, la posizione ufficiale della chiesa cattolica è che l’embrione non è una persona ma andrebbe trattato come tale per un principio di precauzione.
    Sulla coincidenza: è una coincidenza nel senso che, per accidenti storici, oggi tutte le persone sono anche esseri umani ma un domani forse no (sbarco di alieni, computer con intelligenza artificiale, altre specie che sviluppano intelligenza di tipo umano…), oppure è coincidenza nel senso che necessariamente tutte le persone sono esseri umani e viceversa?

    @alex: Sulle mutazioni la penso come te.
    C’è da dire che il mondo del diritto può allontanarsi dalla realtà dei fatti. Le distinzioni legali devono funzionare su un piano pratico, non necessariamente su quello scientifico.
    Gli spermatozoi hanno metà corredo genetico umano… ecco un bel problema di mereologia: metà informazione è ancora informazione?

    @hronir: Suppongo una sola persona fino alla separazione, due dopo. (se mi chiedi: ha senso? rispondo: ne dubito.)

  7. Marco Ferrari 16 Marzo 2009 at 17:31

    O.T. ma questo sito potrebbe essere da segnalare:

    http://www.earlymoderntexts.com/

    Marco

  8. il più Cattivo 16 Marzo 2009 at 18:45

    Carina quella dello spermatozoo, che però non è un organismo… a meno che la mia definizione di organismo sia obsoleta!

    P.S: cos’è la mereologia?

    PP.S: ma perchè accanirsi sulle “singole cellule”, il tempo di duplicazione è trascurabile. Potrebbe essere filosoficamente più interessante bloccare la possibile madre già direttamente subito dopo il coito, in quanto il “materiale” biologico è già tutto presente!

  9. alex 16 Marzo 2009 at 20:52

    però lo spermatozoo è a tutti gli effetti “prole non ancora nata in ogni fase di sviluppo biologico”. in potenza diventa prole.

    la bottiglia di frascati appena finita non mi permette di andare oltre nel ragionamento.

  10. Ivo Silvestro 17 Marzo 2009 at 21:36

    @Marco Ferrari: Mooolto OT (Hume e compagni si sono risparmiati queste dispute, fortunati loro) ma mooooolto interessante!

    @il più Cattivo: La mereologia è quella rispettabile branca dell’ontologia che si occupa, grosso modo, del rapporto tra l’intero e le parti. Se prendo una fetta di torta e la divido in due ho due fette di torta più piccole, se prendo una carta di credito e la divido in due ho due inutili pezzi di plastica.
    Mereologia è anche il motivo per cui molti filosofi non utilizzano più Word: il correttore ortografico corregge automaticamente mereologia con merceologia, trasformando gli studiosi di ontologia in commessi viaggiatori.

    @alex: In effetti, senza forzare troppo la definizione data si arriva a retrocedere fino agli spermatozoi lo statuto di persona.

  11. il più Cattivo 18 Marzo 2009 at 09:22

    Ho fatto un bel casino tra i post ed i commenti, spero che comunque siate in grado di “spalmare” le risposte ed i commenti tra i tre temi che eviedentemente dal mio punto di vista olistico sono realmente interconnessi. Pardon!

  12. Ivo Silvestro 18 Marzo 2009 at 10:51

    @il più Cattivo: Rispondo qui alla questione sulle mereologia: quello della torta e della carta di credito è un esempio abbastanza cretino.
    Chi si occupa di mereologia può anche non essere un riduzionista ma un olista. Per ulteriori dettagli rimando a Achille Varzi, Ontologia, Laterza.

  13. il più Cattivo 18 Marzo 2009 at 12:42

    Grazie per il riferimento. Sarà mia cura cercare di apprendere qualcosa anche in proposito. P.S: essere riduzionisti non è un oltraggio ne olisti un merito!!!

  14. Ivo Silvestro 18 Marzo 2009 at 16:35

    @il più Cattivo:

    essere riduzionisti non è un oltraggio ne olisti un merito

    Indubbiamente. Ma neppure il contrario 😉

  15. il più Cattivo 18 Marzo 2009 at 17:20

    @ ivo : Concordo, il mio libro cult è appunto un libro in cui olismo e riduzionismo sono nient’altro che punti di vista differenti, quello che è importante è avere voglia di comprendere.

    P.S: mica ci sarà bisogno che ti dica qual’è il libro?

  16. Ivo Silvestro 24 Marzo 2009 at 21:12

    @il più Cattivo: Non fare il cattivo: dimmi quale libro è…

  17. il più Cattivo 25 Marzo 2009 at 08:56

    @ivo : mi deludi….
    Comunque è “Godel Esher Bach” di D.R.Hofstadter

  18. Ivo Silvestro 25 Marzo 2009 at 16:03

    @il più Cattivo: È Escher, non Esher (stavolta faccio io il cattivo 😉 )
    Tra l’altro, ti segnalo questo bel sito su Escher.

  19. il più Cattivo 25 Marzo 2009 at 17:12

    @ ivo : toccato! ed abbattuto!!
    Mi metto all’angolo e rispondo che è un errore (blu) di battitura, soprattutto tenendo conto che sono fisicamente sovrastato da tre puzzle da me composti (o si dice risolti?) negli anni novanta di sue opere. Anche se poi lui si firma MCE.
    Grazie per la segnalazione!
    Tra l’altro l’opera “galleria” –> Prentententoonstelling è una delle più interessanti da un punto di vista degli “strani anelli”, l’opera più recente di DRH.

  20. il più Cattivo 25 Marzo 2009 at 17:16

    Ok! prima che sia tu a correggermi : il titolo del “nuovo” libro di DHR è “Anelli nell’io”….
    però mi chiedo la pignolaggine (e non me ne voglia il buon Pigna) è un’altra cosa dalla cattiveria!

  21. Ivo Silvestro 26 Marzo 2009 at 11:45

    @il più Cattivo: Non l’ho ancora letto, Anelli nell’io, ma prima o poi lo affronterò.

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