Trovo molto fastidiosa l’esistenza del 29 febbraio. O, meglio, trovo fastidiosa la non esistenza del 29 e del 30 febbraio tutti gli anni: perché il secondo mese dell’anno deve avere solo 28 giorni?
Quando a scuola mio figlio imparerà la famosa filastrocca “trenta giorni ha novembre”1 e mi chiederà perché tutti i mesi non hanno la stessa durata, che cosa gli risponderò? Che calcoliamo il tempo in maniera stupida, perseverando negli errori del passato? Che in estate abbiamo due mesi consecutivi di 31 giorni perché Ottaviano Augusto non poteva essere da meno di Giulio Cesare?
Occorre una riforma del calendario.
Ieri sera, complice una pizza mozzarella-scamorza-salsiccia-pancetta-cipolle, ho elaborato il seguente progetto.
Mantenere la base 12 mi sembra la scelta più razionale: puoi dividere il periodo per 2, 3, 4 e 6. Sarebbe anzi da imporre l’abbandono generalizzato della base 10, che ha solo il vantaggio di concordare con il numero di dita, circostanza peraltro emendabile grazie all’ingegneria genetica.
La base 12 andrebbe anzi estesa, allungando la durata dei minuti in modo da avere 12 minuti in un’ora. Ovviamente un minuto sarebbe formato da 12 secondi. Sono sicuro che Trenitalia appoggerà questa riforma, dal momento che molti più treni arriverebbero con un ritardo di al massimo 5 minuti.
Per quanto riguarda il giorno, anche qui seguirei la base 12, come fanno gli anglosassoni per i quali non sono le 15, ma le 3pm. Solo che non dividerei tra mattino e pomeriggio, ma tra giorno e notte.
Il nuovo giorno, insomma il cambio di data, inizia alle attuali 6 del mattino, che diventerebbe Iniziogiorno.2 poi abbiamo la una, le due, le tre di giorno eccetera fino al Finegiorno, le attuali 6 di sera, quando inizia la notte e si riprende con la una, le due, le tre di notte. Il vantaggio è che non c’è più l’ambiguità dell’espressione “sabato notte”, se si intende la notte tra venerdì e sabato o quella tra sabato e domenica. Lo svantaggio è che a Capodanno occorre aspettare l’alba per mangiare cotechino e lenticchie.
Passiamo al calendario: settimane di 6 giorni. Mesi di 6 settimane. Un anno sarà composto, ahimé, da 10 e non da 12 mesi, quindi si dovrà rinunciare a un paio di foto di ragazze smutandate.
Si arriva a 360 giorni, quindi sono da aggiungere 5 giorni o 6 giorni di festa extracalendario. A meno di non modificare artificialmente il periodo di rotazione della terra in modo da avere esattamente 360 giorni in un anno. Questo intervento giustificherebbe anche il nome di “calendario filosofico”: è risaputo che i filosofi, quando una loro teoria non si adatta ai fatti, adattano i fatti, non la teoria.
Fosse così semplice… ahimè, la matematica del calendario è un po’ più complicata di così! Leggiti, se hai un po’ di tempo, la bellissima serie di post di zar sull’argomento della pasqua, giusto per avere un’idea della complessità del calendario gregoriano!
http://proooof.blogspot.com/2012/01/ogni-scherzo-vale-parte-1.html
Devi smettere di mangiare pesante, guarda che risultati! 😉
@knulp: ma quelli complicati sono i calcoli per la Pasqua, che abolirei come tutte le festività mobili.
Dimenticavo: nel mio calendario ideale, l’anno inizia con l’equinozio di primavera (data che oscilla, ma fa niente: si gioca con i cinque giorni extra-calendario).
Il problema delle ragazze è presto risolto: una per le prime tre settimane, un’altra per le seconde.
Qui hai tutta la mia stima e simpatia.
Direi che se non l’hai copiata da Stefano Benni o DN Adams (scherzo) è fantastica.
Serve anche che sia utile/utilizzabile?
Direi di no
Sei pronto per una nuova versione del facciamo o del motore ad improbabilità?
Tanti Sorrisi
Signori, l’abbiamo perso.
(ottima la chiusa, ma non vale solo per i filosofi)
@zar: ottima idea.
@il più cattivo: mi stai dicendo che quando non digerisco la pizza partorisco idee alla Benni e alla Adams? Mi lusinghi…
@Marcoz: È vero, ad adattare i fatti alla teoria non sono solo i filosofi, ma riconoscerai che i filosofi hanno sviluppato una notevole abilità in questo, pari forse solo a quella dei politici…
Ho passato un sacco di tempo, da ragazzo, a studiare migliorie al calendario. Poi ho letto l’appendice de Il Signore degli Anelli e ho smesso.
spassosissimo!
grazie per il sorriso regalatoci
avevo letto di una proposta del MENSA di 13 mesi da 28 giorni l’uno + un giorno denominato “1 gennaio bis” per i bisestili, ma non era divertente come il tuo!
e non dare retta a laperfidanera, la pizza che ha generato il calendario sembra favolosa!
@Galliolus: Non mi ricordavo calendari nell’appendice. Alla prima occasione guarderò. Comunque le indigestioni alimentari sono più forti dei complessi di inferiorità con Tolkien… 😉
@Paolo Mulazzani: Grazie!