Il papa e la liberalizzazione delle droghe

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La piaga del narcotraffico, che favorisce violenza e semina dolore e morte, richiede un atto di coraggio di tutta la società. Non è con la liberalizzazione delle droghe, come si sa discutendo in varie parti dell’America Latina,che si potrà ridurre la diffusione e l’influenza della dipendenza chimica.

Così, secondo l’ANSA, si è espresso il papa in Brasile per la Giornata mondiale della gioventù.

Un consiglio: sul tema della liberalizzazione delle droghe, lasciate perdere il santo padre e leggete Perché l’antiproibizionismo è logico (e morale) di Persio Tincani.1

  1. Nella speranza che Persio mi rivolga ancora la parola dopo aver citato nella stessa frase lui e il papa. []

Se il codice civile prevale sulla Costituzione

Ora, affermare che il codice civile stabilisca la diversità di sesso degli sposi perché il matrimonio sia valido è perlomeno azzardato. Il codice civile, piuttosto, non esplicita mai la condizione necessaria della diversità di sesso per un valido matrimonio, tant’è che le decisioni giudiziarie esistenti in merito hanno sempre ricavato questo elemento da un lavoro interpretativo.

Ma anche se si volesse sorvolare su questo punto – in realtà il centro dell’intera questione – il ragionamento esplicitato dalla Corte si rivela un controsenso, perché sfocia nella sola conseguenza logica possibile di subordinare la Costituzione al codice civile. Che, per essere precisi, è proprio il contrario di quello che, invece, si fa a rigor di diritto: non interpreto un articolo della Costituzione alla luce del codice civile, ma viceversa.

Se così non fosse, infatti, non si capisce quale sarebbe il ruolo di una corte costituzionale, e quale tipo di censura potrebbe esercitare sul diritto ordinario, se quest’ultimo diviene lo strumento al quale la norma costituzionale deve guardare per ricevere significato.

Persio Tincani, “Matrimonio omosessuale, se il codice civile prevale sulla Costituzione“, Micromega