L’autorità è fatta di piccole cose

Arrivo alla stazione internazionale di Chiasso. Scendo dal treno elvetico e, visto che il regionale per Milano è lì, davanti a me, con le porte aperte, salgo, mi accomodo su una delle poltroncine e mi immergo nella lettura di un libro.
Neppure un minuto dopo, arriva una guardia di finanza, che con gentilezza mi invita, o forse sarebbe più corretto dire: mi intima, di scendere dal treno e passare i controlli doganali. Manifesto il mio stupore per una prassi che, tutte le volte che ho attraversato la frontiera in treno, non ho quais mai seguito, ma ovviamente scendo. Percorro a piedi i circa cento metri che mi separano dalla dogana, entro, inversione di centottanta gradi, passo dalla sede dei doganieri, esco, ripercorro il centinaio di metri di prima in senso inverso, risalgo sul treno. Senza incontrare neppure un finanziere.

Autorità

Autorità. Senza di essa l’uomo non può esistere, eppure porta con sé altrettanto errore quanta verità; essa eterna nel singolo ciò che, singolarmente, dovrebbe essere passeggero, respinge e lascia trapassare ciò che dovrebbe essere fissato, ed è la causa principale per cui l’umanità non riesce a combinare nulla.

J. W. Goethe, Aforismi sulla natura, 41 (trad. it. di M. Montinari)