E se ci fosse stato un Giorgio Fidenato degli insetti?

La cosa del mangiare insetti mi ha sempre incuriosito – a livello intellettuale, perlomeno. Non ne ho mai mangiati, almeno consapevolmente, nonostante in Svizzera siano in commercio da qualche anno. A incuriosirmi è come mai, a livello individuale e collettivo, alcune cose le mangiamo e altre no.

Grilli fritti visti in fotografia grazie a qualche parente andato in vacanza in Asia. E poi, quando lessi per intero i Vangeli, un accenno al fatto che Giovanni mangiasse cavallette e miele selvatico. E adesso le discussioni perché a livello europeo si sono autorizzati alcuni prodotti a base di insetti.

Credo che, guardando alla storia evolutiva della nostra specie, sia più “naturale“ mangiare insetti che bistecche di manzo. Ma questo non significa molto: pensare che è una cosa naturale sia necessariamente buona è una fallacia e del resto facciamo molte cose contro natura. Ho forti dubbi che mangiare insetti possa essere la chiave per garantire la sicurezza alimentare con la crisi climatica. La retorica del “mangiamo insetti e risolviamo la fame nel mondo” non mi piace per niente. Ma è una possibilità in più. E meno restrizioni – sociali o legali – ci sono e più libertà abbiamo.

Mi sorprende un po’, quindi, l’ostilità verso questa iniziativa che vedo in ambienti libertari. Certo, se il tuo obiettivo è uno stato che interviene il meno possibile (o non interviene del tutto), siamo sempre di fronte a scenari subottimali, visto che tutto il sistema di regolamentazione alimentare rimane in piedi. Ma è un sistema che adesso garantisce qualche libertà in più. Sospetto che se ci fosse stato un “Fidenato delle cavallette”, staremmo tutti a gioire per la vittoria contro i burocrati dell’Unione europea.

P.S. Il riferimento è a Giorgio Fidenato, l’agricoltore che ha sfidato il divieto italiano piantando mais geneticamente modificato. Qui un articolo del Foglio per capire chi è e soprattutto cosa ha rappresentato.

Aggiornamento 16 gennaio 2023

Ho scritto una fesseria: alcuni prodotti a base di insetti sono già in commercio da tempo e la cagnara di questi giorni è perché se ne è aggiunto uno nuovo, una specifica farina di grilli. Infatti a livello europeo non viene autorizzato l’animale di provenienza, ma il singolo prodotto, come spiegato in questa puntata del podcast Ci vuole una scienza. Una procedura un po’ debole, per imporre a tutti di mangiare insetti.

4 commenti su “E se ci fosse stato un Giorgio Fidenato degli insetti?

  1. Se è per questo nei supermercati non siamo liberi di comprare nemmeno latte crudo. Ma per fortuna abbiamo altri modi per procurarcelo. 😉

Lascia un commento