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Ivo Silvestro

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Grazie a Ethica scopro un interessante articolo di Carlo Lottieri contro il paternalismo: “Lo stato salutista? Fa male alla salute”.
Il titolo è qualcosa di orribile, ma è colpa del quotidiano (Il Giornale, diretto da Vittorio Feltri – e poteva andare molto peggio), non dell’autore.

Buona parte dell’articolo è dedicata alla descrizione dei danni che può provocare un atteggiamento proibizionista, atteggiamento che viene assimilato al paternalismo, e mi sembra una descrizione molto convincente.
Vi sono tuttavia due aspetti che mi lasciano perplesso.

Innanzitutto, Lottieri, molto probabilmente per problemi di lunghezza dell’articolo, dai danni del proibizionismo desume, senza ulteriori argomenti, la pericolosità generale del paternalismo, anche quando questo si limita a consigliare determinati atteggiamenti, invece di imporli (il così detto paternalismo libertario).
Inoltre, la condanna del paternalismo e del proibizionismo sembra stare unicamente nella loro pericolosità. Se il proibizionismo si fosse dimostrato efficace diventerebbe allora un buon sistema politico e sociale? Non credo che Lottieri la pensi così, ma dall’articolo si potrebbe trarre questa conclusione.

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  1. Marcoz 16 Ottobre 2009 at 14:32

    Se il proibizionismo si fosse dimostrato efficace diventerebbe allora un buon sistema politico e sociale?

    In questo caso, non equivale a dire “se mia nonna aveva le rotelle, era una carriola”, visto che l’inefficacia del proibizionismo – credo di non sbagliare – non è tale per lo strumento in sé, ma per la natura dell’uomo?
    Se, grazie a un’ipotetica indole remissiva, le imposizioni fossero benevolmente accettate dall’umanità, il dilemma giusto/ingiusto o buono/cattivo del proibizionismo non si porrebbe nemmeno.

  2. Ivo Silvestro 17 Ottobre 2009 at 10:03

    @Marcoz: I filosofi, che a parlare di nonne con le rotelle si sentono a disagio, usano il pomposo termine di controfattuale. La sostanza, in ogni caso, non cambia: un esperimento mentale che sembra tanto bellino finché non salta fuori il guastafeste.

  3. Marcoz 17 Ottobre 2009 at 10:19

    Ops!

    (me lo sentivo che non dovevo lasciarlo, questo commento)

  4. Ivo Silvestro 17 Ottobre 2009 at 22:22

    @Marcoz: Mica è una cosa brutta, essere dei guastafeste!

  5. […] dove ha intenzione di andare a parare, stavolta? È presto detto e sta tutto qui: Ivo Silvestro, perdonami! (click) AVVERTIMENTO Chi si azzarderà a definire questo blog una testata giornalistica, verrà […]

  6. ugolino 18 Ottobre 2009 at 17:12

    Non per fare il gusta-guastafeste, ma non ci ho capito molto: nel post si contrappongono i concetti di pericolosità ed efficacia, come se il proibizionismo efficace non possa essere perciostesso pericoloso, e viceversa, cioè che se fosse pericoloso non potrebbe essere efficace.
    Prima di tutto questo postulerebbe che il proibizionismo possa assumere ad oggetto solo comportamenti oggettivamente dannosi (ecco la discendenza dal paternalismo) e da qui discenderebbe la pericolosità della sua efficacia, perchè – come è nella realtà – finirebbe per accentuare il fenomeno che si prefiggeva di contrastare.
    Forse l’erroneità del ragionamento sta proprio lì: a mio avviso l’errore del proibizionismo sta proprio nella presunzione paternalistica e illiberale di sapere cosa è giusto per l’altro, cosa confermata anche dalla lettura dell’articolo integrale, che vede proprio della sua illiberalità il peggior difetto.

  7. Ivo Silvestro 19 Ottobre 2009 at 13:36

    @ugolino: Premesso che non dovremmo arrovellarci troppo le meningi su un articolo di giornale, il proibizionismo non ha necessariamente uno scopo paternalistico, è vero, ma spesso accade così.

  8. ugolino 19 Ottobre 2009 at 19:46

    Ah! Scherzavi? Peccato, io ci avevo creduto 🙂

  9. ugolino 12 Settembre 2014 at 17:28

    Allora?

  10. Ivo Silvestro 13 Settembre 2014 at 09:37

    Allora cosa? (quasi cinque anni dopo ho bisogno di un riassunto)

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