Categories: Pensieri inutili

Ivo Silvestro

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Trump (foto di Michael Vadon)
Trump (foto di Michael Vadon)

Lo confesso, una parte di me spera che a vincere le elezioni statunitensi sia il candidato repubblicano Donald Trump.
Non perché lo consideri migliore di Hillary Clinton o perché speri che una batosta elettorale possa spingere i democratici a cambiare. Tutt’altro: per quanto Clinton sia tutt’altro che perfetta – ma chi lo è, visto che in politica la perfezione significa spesso “la pensa esattamente come me”? – credo sarà un’ottima presidente degli Stati Uniti. E, siamo onesti, la storia del “non ti voto così impari la lezione” ha mai funzionato?

Il motivo per cui una parte di me spera che Trump diventi presidente è un altro. Anzi, sono due: innanzitutto c’è il LOL: con lui presidente, avremo garantiti non pochi momenti di ilarità. Roba da istituire una rubrica fissa, “la Trumpata del giorno”.
Certo, mi si può obiettare che qualche ora di sollazzo non vale i danni che Donald Trump potrà fare alla Casa Bianca. E qui arriviamo al secondo motivo: testare la solidità della democrazia statunitense. Un presidente non è un dittatore assoluto che trasforma in legge ogni capriccio e desiderio. C’è tutta una rete di sicurezza per evitare che una persona possa fare danni: il parlamento e i tribunali, è ovvio, ma anche ministri, consiglieri, tutta l’amministrazione federale senza dimenticare i singoli stati federati e l’opinione pubblica. Questa rete sarà abbastanza robusta da assorbire l’urto di un simile presidente? Non siete neppure un po’ curiosi di scoprirlo?

Prima di concludere, una precisazione: ho scritto che una parte di me spera nella vittoria di Trump. È una parte minoritaria, e in democrazia è la maggioranza a decidere: per cui non fate scherzi, eleggete Hillary Clinton e tutti noi tireremo un sospiro di sollievo.

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  1. hronir 9 Novembre 2016 at 10:57

    Ho letto questo post solo questa mattina.
    Hai scritto “che sarà” invece di “che sarebbe”.
    Buon divertimento a tutti! 🙂

  2. hronir 9 Novembre 2016 at 10:58

    errata, corrige:
    “credo sarà” invece di “credo sarebbe”

  3. Ivo Silvestro 9 Novembre 2016 at 14:00

    Temo che, più che un problema di grammatica, sia un problema di wishful thinking

  4. hronir 9 Novembre 2016 at 15:03

    Sì, infatti non era un commento da grammar-nazi, ma… un’osservazione ex-post.

  5. hronir 9 Novembre 2016 at 21:59

    E’ proprio vero che c’è più vita su Facebook!
    Ho visto i commenti in calce allo share di questo post sulla pagina del tuo profilo… ma non sono riuscito a commentare, là… ho pensato bisognasse per forza like-are il post per poter commentare, ma anche mettendo il like non mi è comparso nessun tasto comment/reply/whatever…

  6. Ivo Silvestro 9 Novembre 2016 at 22:05

    Misteri di Facebook. E uno dei motivi per cui preferivo i bei tempi dove si commentava tutti qui sul blog…

  7. hronir 9 Novembre 2016 at 22:12

    Forse non basta il like al post ma è necessaria l’amicizia al profilo… ma non preoccuparti, non te la chiederò 🙂

  8. Ivo Silvestro 9 Novembre 2016 at 22:15

    Ah già, perché il casino è che se condivido con il mio profilo personale la discussione di sdoppia.

  9. hronir 9 Novembre 2016 at 22:51

    Ah, perché puoi condividere con il tuo profilo personale, oppure…? hai anche una pagina?

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