È difficile sostenere che il significato di un testo dipenda interamente dal contesto, più che altro perché il contesto è anch’esso un testo, e quindi anch’esso dovrebbe essere dotato di contesto e il gioco, così, continua all’infinito senza che si possa iniziare a capire qualcosa.
Tuttavia, con il giusto sottofondo musicale e un abile montaggio, Mary Poppins diventa un film dell’orrore.
Potenza del contesto.
insomma… il suo volto è quello rassicurante di sempre…
Wittgenstein scrisse che si può continuare a scavare in eterno: ad un certo punto si arriva allo strato di roccia, e la vanga si piega.
Se, e la cosa è tutta di dimostrare, si riferiva al gioco delle interpretazioni, abbiamo trovato lo strato di dura roccia: il sorriso di Julie Andrews!
Una confutazione così dell’ermeneutica, neppure Ferraris! 😉
Heilà…abbiamo messo lo stesso post!!!
Incredibile, ma con la realtà ci si può far ciò che si vuole!