Categories: Narrativa

Ivo Silvestro

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Dove sono i milanesi? Niente improponibili discorsi di purezza delle origini, non dimentichiamo che Sant’Ambrogio è nato a Treviri; mi accontento di quelli cresciuti sotto la Madonnina (chissà se continuerà a dominare Milano anche dalla cima dei nuovi grattacieli in costruzione, come un tempo dal Duomo e adesso dal Pirellone?).
Non sono a lavorare, i milanesi, o almeno non tutti, perché dall’una alle due gli uffici, in genere, sono chiusi per la pausa pranzo. Eppure qui, al parco Solari, non ci sono milanesi, se non quelli che attraversano, di fretta, i giardini pubblici, magari tagliando per qualche aiuola risparmiando così qualche decina di metri.
Dove sono i milanesi? Ma, anche e soprattutto, dove sono gli italiani? Sulle panchine ci sono africani, sudamericani, cinesi, gente dell’est. Senti parlare molte lingue, ma non l’italiano, escludendo qualche giaccaecravatta che parla al cellulare, sempre attraversando, di corsa, il parco.

È una bella giornata di sole, una delle ultime della stagione. Possibile che nessun italiano voglia approfittare del bel tempo?
Al centro del parco c’è una piccola area giochi per bambini. Recintata. I pochi bambini, accompagnati da badanti rigorosamente straniere, che si divertono su scivoli e altalene sembrano in carcere.

Vicino alla fontana, una mamma dai tratti somatici chiaramente occidentali gioca con i propri bambini. Dopo qualche minuto, si siede su una panchina e tira fuori dalla borsa un paio di panini che porge ai propri pargoli.
Finalmente un’italiana al parco, penso. Ma il figlio si allontana, e la madre grida “Hans kommst hier!”.

Dove sono i milanesi?

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  1. farfintadiesseresani 22 Settembre 2008 at 16:00

    Si sono trasferiti sui colli piacentini (io, almeno). 😀

  2. .mau. 22 Settembre 2008 at 16:06

    i milanesi lavorano, come fanno a stare al parco Don Luigi Giussani?

    Quanto alla Madunina, ne metteranno una in cima ai grattacieli come hanno fatto col Pirellone.

  3. Ivo Silvestro 22 Settembre 2008 at 16:13

    @farfintadiesseresani: Quasi quasi, anche io…

    @.mau.: Anche in pausa pranzo? (quanto alla madonnina: mi piacerebbe appunto sapere se faranno come con il pirellone o se, oramai, non interessa più a nessuno la protezione della madonna).

  4. Yoshi 22 Settembre 2008 at 16:51

    ssshhhh che forse ce ne siamo liberati! :)))

    no dai, scherzo, a me i milanesi stanno simpaticissimi (devo scriverlo per contratto, sennò fdc me corca)

  5. Weissbach 22 Settembre 2008 at 17:41

    Sempre meglio di quella volta che in Alto Adige sento una famiglia parlare un familiare accento cispadano…
    A un certo punto il padre chiama:
    “Dai, vieni qua, Zèson

  6. .mau. 22 Settembre 2008 at 21:04

    secondo me se ne strafregheranno, a meno che Tettamanzi non rompa abbastanza le scatole.
    Onestamente: quanti degli abitanti di Milano sanno che in cima al Pirellone c’è una Madunina? (io lo so anche se sono torinese, ma semplicemente perché una quindicina d’anni fa un mio amico fotografo mi fece vedere una foto della Madunina con un panorama intorno completamente diverso da quello del Duomo)

  7. Ivo Silvestro 22 Settembre 2008 at 22:00

    @Yoshi: Impossibile, temo (i miei omaggi a fdc).

    @Weissbach: In effetti, ci sono giorni in cui vorrei che gli impiegati dell’anagrafe fossero tutti leghisti

    @.mau.: Lo dico da agnostico convinto sostenitore della laicità dello stato: un po’ mi spiace che non metteranno una copia della madonnina…

  8. raser 22 Settembre 2008 at 23:32

    tutti a intasare centri commerciali e valli bergamasche 😉

  9. Marcoz 24 Settembre 2008 at 10:36

    Sono nato a Milano e vi sono cresciuto. Me ne sono andato intorno ai trent’anni. In quel lasso di tempo ne ho conosciuto qualcuno, di milanese doc. Ricordo che portavo loro del bambù da sgranocchiare. La fortuna è che, in attesa che vengano designate aree protette, riescono a riprodursi anche in cattività.

    Saluti

  10. Ivo Silvestro 25 Settembre 2008 at 20:29

    @raser: ti dirò, lo sospettavo, viste le code intorno a centri commerciale e nella famosa “rotonda delle valli”…

    @Marcoz: Bambù? Io credevo che mangiassero solo risotto…

  11. Weissbach 26 Settembre 2008 at 18:49

    Visto che la montagna non è andata da Maometto…
    Domani veniamo a farci un giro a Milano noi!
    Ciao

  12. Ivo Silvestro 26 Settembre 2008 at 22:40

    @Weissbach: Nel fine settimana, salvo eventi particolari, fuggo da Milano. Questo fine settimana, un po’ Piacenza e un po’ il Ticino (nel senso del cantone, non del fiume).

  13. Weissbach 28 Settembre 2008 at 21:04

    Non avevo dubbi,
    era solo per sottolineare le coincidenze.

    OT: l’articolo ID is not science because…
    è pieno di fallacia logica come un pezzo di gorgonzola lo è di muffa 😉

  14. Ivo Silvestro 29 Settembre 2008 at 12:35

    @Weissbach:

    ’articolo ID is not science because… è pieno di fallacia logica come un pezzo di gorgonzola lo è di muffa

    Lo so, l’ho segnalato apposta 😉

  15. Weissbach 29 Settembre 2008 at 22:21

    Lo so che segnali molte cose che sono interessanti anche per l’abisso che rappresentano.
    A volte segnali alcuni post miei!
    😉

  16. Dade 19 Gennaio 2011 at 12:39

    Ciao,io non sono di Milano ma ci lavoro da 12 anni e quando trovo (sporadicamente) dei signori milanesi,mi diverto sempre un casino!”Milanesi”però,non “Malanesi”!!.Io sono di Brescia e sono pienamente d’accordo con te su quello che hai scritto,ma anch’io vorrei chiedere dove sono finiti i bresciani D.O.C.G?

  17. Ivo Silvestro 24 Gennaio 2011 at 10:49

    @Dade: La domanda veramente interessante è: dopo quanto tempo uno di origini aliene diventa milanese (o bresciano) autentico?

  18. Andrea Stracchi 25 Giugno 2013 at 14:06

    @Ivo Silvestro il 24 gennaio 2011 alle 10:49 scrive:

    @Dade: La domanda veramente interessante è: dopo quanto tempo uno di origini aliene diventa milanese (o bresciano) autentico?

    mai io son di origini milanesi da generazioni da entrambi i genitori. uno può diventare cittadino di Milano si ma mai un Milanese. e alla fine mi son trasferito a fidenza, non sopportando più la trasformazione di quella che consideravo la mia città, ormai piena di borghesi saccenti provenienti da ogni parte d’italia.

    che pisciano su una città un tempo bellissima

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