Il lato oscuro

Come la maggior parte delle persone che si considerano esseri razionali, ho una lunga lista nera di irritanti credenze, concetti e stili di vita che a mio giudizio relegano una persona nel lato oscuro. L’elenco comprende:

  • tutte le religioni, che siano organizzate o totalmente caotiche;
  • l’astrologia, i cucchiai piegati e altre presunte dimostrazioni di poteri psichici quali la telepatia;
  • qualsiasi manifestazione della New Age, compresi i chakra, la canalizzazione, i cristalli e il chanting;
  • la “saggezza orientale” e la “saggezza antica”;
  • il potere curativo del canto delle balene;
  • l’aromaterapia, il rebirthing e la reincarnazione;
  • la medicina alternativa, in particolare l’omeopatia e ancor di più l’omoeopatia;
  • gli oli essenziali;
  • qualunque cosa sia ayurvedica o in cui sia coinvolto un guru;
  • gli spiriti e le fate, e ancora di più i loro mondi.

Collettivamente, tutta questa roba mi fa venire l’orticaria. In verità sospetto che la tipica domanda da bar, “Di che segno sei?”, sia un eccellente adattamento darwiniano inserito nelle strategie di accoppiamento degli illusi per segnalare alle persone ragionevoli di tenersi alla larga e proteggere i propri geni.
Nella mia visione del mondo (e nella visione del mondo della maggioranza delle persone che conosco e amo, che, naturalmente, sono tutte persone ragionevoli e giudiziose come me), si tratta di cose assolutamente prive di senso, frutto della fantasia di coloro che non sono interessati a scoprire quanto è meraviglioso il mondo nella realtà, ma invece desiderano sostituirlo con una sgargiante versione disneyana, dove in fondo a ogni giardino ci sono le fate e nel cielo c’è un omone gentile che fa attenzione a ogni nostra mossa.
È stato particolarmente piacevole quando un professore di psicologia un giorno mi ha detto che in generale credere a cose come l’astrologia e il misticismo è strettamente correlato a una concezione del mondo di destra e molto conservatrice. Splendido, ho pensato: questi pazzi non solo parlano di cose senza senso, ma sono anche una banda di nazisti. Quindi detestarli va più che bene, è quasi un dovere.

Michael Hanlon, Dieci domande alle quali la scienza non può (ancora) rispondere, Torino, codice edizioni, 2008 pp. 123-124

24 commenti su “Il lato oscuro

  1. Nei feed non compare il fondo azzurro che segnala la citazione, per cui ho letto tutto questo post pensando fossero tue personali considerazioni, scoprendo solo alla fine la vera verita’.
    Peccato! 🙂

  2. “Splendido, ho pensato: questi pazzi non solo parlano di cose senza senso, ma sono anche una banda di nazisti. Quindi detestarli va più che bene, è quasi un dovere.”

    🙂

  3. @hronir: Concordo: è un vero peccato che non abbia scritto io tutto ciò (dove con tutto ciò intendo il libro intero, non solo la citazione).

  4. Ecco, vedi? Dovevo capirlo subito che non era farina del tuo sacco… 🙂

    PS
    googlando, tutte le occorrenze di omoeopatia sembrano essere typo per il “classico” omeopatia. Anche il sito che c’ha il typo nell’url
    http://www.omoeopatia.it/ non nomina mai l’omoeopatia, solo l’omopatia…

  5. A rigor di logica gli oli essenziali non dovrebbero essere inclusi nell’elenco. Sono l’unico item materiale, laddove gli altri si riferiscono ad interpretazioni/applicazioni/visioni del mondo/elementi indomostrabili/approcci fideistici and so on.

    Una povera secrezione vegetale, in sè, non ha colpe.

  6. L’osteopatia però (che credo faccia parte dell’omeopatia) funziona. Almeno, se hai l’ernia del disco e l’osteopata è bravo.

    Mia moglie ha risolto problemi gravissimi di ernia del disco grazie a una brava osteopata (che è anche medico). Ora cammina e non ha più dolore grazie a una serie di “manipolazioni”. I medici “mainstream”, invece, le consigliavano un intervento chirurgico che, a loro stessa detta, avrebbe risolto il problema solo per breve tempo e con seri effetti collaterali.

  7. Anche le fate? Cazzo.

    In ogni caso mancano:
    le piramidi
    i teschi di cristallo
    l’energia della casa e il feng shui
    i nodi di Hartman (o come diavolo si scrive)
    ….
    ….

    Marco

    P. S.: Sto leggendo il libro, è veramente molto bello e lo consiglio a tutti.

  8. Osteopatia ed omeopatia non hanno nulla in comune se non l’essere medicine d’ispirazione olistica al di fuori del canone scientifico. I principi “logici” sono differenti e l’una non è branca dell’altra.

    Personalmente ci inserirei anche certo vegetarianesimo militante, alla lista delle cause d’ostracismo, più per i modi invasati che per i contenuti. E mancano anche gli extraterrestri e le teorie del complotto nelle loro n! declinazioni.

  9. @hronir: Ho pensato anche io all’errore di battitura, ma allora perché scrivere “l’omeopatia e in particolare l’omoeopatia”? Forse c’è qualcosa che non quadra nella traduzione…

    @Meristemi: Immagino che Hanlon alluda alle proprietà curative degli olii essenziali, non all’olio in se. Come per i braccialetti di rame: io ne avevo uno perché mi piaceva, e tutti a chiedermi “hai i reumatismi?”

    @Maurizio: Non sono sicuro che l’osteopatia abbia a che fare con l’omeopatia (termine che, almeno in Italia, è diventato sinonimo di medicina alternativa in generale). Comunque, se funziona (ed è provato scientificamente che funziona), direi che è da irrazionale rifiutare una simile cura.

    @Marco Ferrari: Concordo: ottimo libro. Sai se c’è altro di suo tradotto in italiano?

  10. “In ogni caso mancano:
    le piramidi
    i teschi di cristallo”

    Praticamente mi stai dicendo che indiana Jones non esiste e non ha fatto tutte le cose che ha fatto..!?? Oddiooooooooo

  11. Non sono d’accordo pero’ sulla conclusione politica. Conosco decine di persone di sinistra che credono in alieni, energie mistiche e cazzate varie.
    Ma a parte la mia esperienza personale, al contrario di quanto dice l’autore coloro che credono in energie mistiche e nella new age in genere sono persone all’esatto opposto del conservatorismo. Anzi proprio perche’ il mondo tradizionale e conservatore li annoia o li disgusta vanno a cercare “cose nuove”.
    Non e’ forse vero che buona parte dei neo-pagani e degli adepti della new-age scappano dalle religioni tradizionali proprio per fuggire al conservatorismo?
    E tutti i neopagani che ho conosciuto sono tutto fuorche’ conservatori nelle tematiche sociali, etiche e religiose.

  12. “Immagino che Hanlon alluda alle proprietà curative degli olii essenziali, non all’olio in se”

    Io immagino che alluda al modo fastidioso ed antiscientifico con cui buona parte di chi si occupa dell’argomento propugna le sue teorie “sull’uso di”. Perchè altrimenti potrebbe anche essere incappato in una sineddoche non del tutto corretta.

  13. Che non hanno nulla in comune è vero, che operino “al di fuori del canone scientifico” è vero quanto il fatto che “scientifica” non lo era nemmeno la teoria di Copernico, se si valutava con i canoni della “scienza” corrente…

    Visto e considerato che mi curo omeopaticamente (anzi: omOEOpaticamente!) da quando sono nata, come tutti i miei familiari, compresi i neonati e gli animali…

    …siamo una setta di schifosi nazi! mi faccio schifo da sola!!!!

    ciao dodo 🙂

  14. oh oh oh scusa… nella prima frase il soggetto era “omeopatia e osteopatia”, che scema.
    sarà l’effetto dei granulini sacrileghi?
    🙂

  15. Mi sembra di leggere un po’ di ironia sul cosa è di destra e cosa di sinistra.
    Sulle boiate pseudoscientifiche di sinistra ho da proporti/vi un esempio colossale: Medium, di Giuseppe Genna. E’ un romanzo, liberamente scaricabile su lulu.
    Per chi non lo sapesse, Genna è uno degli autori di sinistra più acclamati e di successo in italia. Autore, tra gli altri, di Dies Irae e Hitler.

    Poi, ancora una cosetta sull’omeopatia, a dimostrare come i veri scienziati possano avere un approccio scientifico persino nei confronti di una boiata. Qua un articolo uscito su lancet, che comincia così:

    Five large meta-analyses of homoeopathy trials have been done. All have had the same result: after excluding methodologically inadequate trials and accounting for publication bias, homoeopathy produced no statistically significant benefit over placebo.[1], [2], [3], [4] and [5] And yet homoeopathy can still be clinically useful.

  16. @Fabristol: A parte l’ironia del brano, Hanlon ha una concezione tutta sua di destra e sinistra, e poi si parla di “correlazione”, non di perfetta sovrapposizione. Comunque, anche a me quella parte ha sorpreso…

    @Meristemi: Nel resto del capitolo Hanlon concede molto ad alcune di queste credenze irrazionali, nel senso che alcuni test hanno mostrato che funzionano, non si sa perché, ma funzionano…

    @daisy_M: Anche secondo me è l’effetto dei granuli sacrileghi… Comunque, sono molto più tollerante di Hanlon (o di quanto Hanlon finga qui di essere): per dire, ho sposato una credente!

    @ferrigno: C’è il paradosso del Placebo: funziona, ma per funzionare tu devi credere il falso…

  17. Bisogna poi anche aggiungere l’effetto di “profezia che si autoavvera” e di “distorcione cognitiva”: quando uno si convince che l’oroscopo, il braccialetto di rame, l’omeopatia etc. sono pratiche ce funzionano, alla fine o li farà funzionare attivando le proprie capacità autocurative (di cui l’effetto placebo è una prova costante) o negherà e distorcerà sistematicamente l’evidenza, cioè che non ha avuto alcun effetto. Conosco un’intera famgilia che si è sempre curata con granuli e astenendosi da certi cibi (in primis la carne, che secondo il guru era la causa di ogni male). Ebbene, l’unica guarigione avvenuta riguardava una “allergia” ma nient’altro. Tutti stavano comunque male, di continuo e al di sopra della media. Ma lo negavano. O lo interpretavano. Sta di fatto che alla fine, nelle fasi acute usavano medicine tradizionali…

  18. @Ivo Silvestro

    I farmaci omeopatici funzionano solamente con una percentuale d’efficacia da placebo.

    E non è un paradosso, non devi “credere il falso”: è sufficiente non sapere se si sta assumendo un farmaco con principio attivo o meno.

    Quando non prendi una pillola con dentro acqua e zucchero c’è comunque una percentuale di guarigione più alta che nel non prendere nessuna pillolina.

    E non ci sono invece differenze statisticamente sensibili fra l’acqua e zucchero e un prodotto omeopatico.

    Per cui la risposta se funzionano o meno dipende tutto da cosa si intende per “funzionare”.

    Rimane però il fatto che tra l’omeopatia e l’acqua e zucchero non vi sono differenze d’efficacia.

    @ferrigno

    Un altra importante rivista, Nature, aveva pubblicato i risultati sull’effetto memoria dell’acqua di Jacques Benveniste.

    L’essenza era che se tu metteva una particella di principio attivo nell’acqua, e poi la toglievi, l’acqua “se la ricordava”. E questo è il principio su cui si basa l’omeopatia: una diluizione talmente esagerate del principio attivo che nelle boccette non ve n’è nemmeno una particella (non una goccia, proprio una particella).

    Solo tempo dopo si scoperse che erano tutte panzane, che Benveniste aveva truccato allegramente i dati, e Nature fu costretta a fare una clamorosa smentita.

Lascia un commento