Le sue parole risuonarono nella mia mente come il cupo assolo di flicorno nel Requiem di Johann Sebastian Bach.
Curioso come si capisca perfettamente il senso di questa frase, nonostante Bach – da quel che mi risulta – non abbia mai scritto un Requiem e, anche se lo avesse fatto, non avrebbe comunque potuto inserirvi un assolo di flicorno, strumento inventato nella prima metà dell’Ottocento.
magari è un modo per dire che non ha ascoltato quello che diceva l’interlocutore, che avrebbe potuto dire cose senza senso come un flicorno in bach…
@Alex: sarebbe quasi un messaggio in codice: scrivo una cosa che ha un significato per il pubblico generico e un altro significato, diverso, per gli ascoltatori che conoscono la storia della musica. Un po’ come nei film di spionaggio dove l’agente segreto intercettato dice al suo contatto “vieni a casa che ti ho preparato la torta di mele” così che lui o lei capisce di essere sorvegliato perché è allergico alle mele.
Il mio commento precedente era il numero 1000
eh. E poi volevo solo introdurre un principio di carità. Per es agli scrutini mi hanno chiesto se promuovere o bocciare una ragazza che nemmeno so chi sia, ma il preside ha detto “fa lo stesso”, allora io ho detto che da molinista promuovo.
(E i prof: “Cos’è molinista?”)
Oppure è come quando inviti una ragazza a vedere la collezione di farfalle.
Nel senso: stai parlando della pasta secca a forma di farfalla? O di farfalle vere? 😀 Magari in situazioni storiche o culturali diverse non conoscono la pasta farfalle e allora ecco il dubbio: “ma questo ci sta provando?”.
Molinista è un fan dell’attore Alfred Molina, giusto?
Comunque il senso del post era: cavolo, una similitudine funziona anche quando il termine che dovrebbe essere noto è ignoto o addirittura inesistente.
questo post ha vellicato il ClarinetNazi* che sonnecchia in me.
* poche cose riescono a farmi girare i cosi come la parola “clarino” – a meno che non si parli di clarini, naturalmente… in remaggiore, pppp, come fosse antani.