Lo so, è il Tgcom, un sito di “informazione” che molti considerano una valida alternativa a Playboy e Novella 2000, però…
Sta per nascere il primo bebé geneticamente modificato per essere immune dal cancro al seno. Accade in Gran Bretagna dove il piccolo nascerà la prossima settimana all’University College Hospital di Londra. […]
Per questo, insieme con la moglie 27enne, l’uomo ha scelto di rivolgersi ai medici per selezionare un embrione immune dal cancro. […]
Ad aprile sono stati effettuati gli screening e due embrioni dei cinque che si sono rivelati non a rischio di tumore del seno, sono stati impiantati nell’utero della futura mamma.
Tralasciando la differenza tra essere immune e non essere a rischio, ché non voglio fare il pedante, geneticamente modificato fa pensare a una manipolazione del patrimonio genetico del nascituro, non a una semplice selezione degli embrioni.1
È la differenza tra costruirsi un’auto da soli e scegliere il modello che più ci piace dal concessionario, o tra assemblare un computer e sceglierlo tra quelli in catalogo: una differenza che dovrebbe essere chiara anche ai redattori del Tgcom.
Aggiornamento
Pure la Stampa commette lo stesso errore (al quale aggiunge il refuso dell’accento su modificata):
Nascere senza il rischio di ammalarsi di tumore al seno: è con questa particolarità che nascerà la settimana prossima, se tutto va bene, la figlia di una coppia inglese, geneticamente modificatà appositamente con tale obiettivo.
- Entrambe le pratiche possono essere moralmente riprovevoli, ma questo non giustifica certo la loro confusione. [↩]