Vedo che un po’ tutti i giornali hanno dato la notizia dell’approvazione di una nuova tecnica di procreazione assistita in questi termini: bambini (o embrioni) con 3 genitori.
Fa eccezione la BBC, che parla di “Three-person babies, not three-parent babies“.
Si tratta di una tecnica che utilizza materiale genetico proveniente in tutto da tre persone: padre e madre per quanto riguarda il DNA nucleare, e un terzo donatore per il DNA mitocondriale.1
Perché mi infastidisce l’utilizzo dell’espressione “genitore”? Perché secondo me è un termine inadeguato, e utilizzarlo riduce tutta la complessa dimensione della genitorialità alla semplice donazione di materiale genetico.
Perfettamente d’accordo. E come al solito la BBC si dimostra uno, o forse l’unico canale infformativo che evita il sensaziolismo.
sensazionalismo, pardon…
Condivido il giudizio sulla qualità della BBC; non credo tuttavia si tratti solo di sensazionalismo. Certo, “un bimbo con tre genitori” è espressione ideale per lamentarsi della tecnica che ci allontana dalla natura e via delirando, ma penso che alla base ci sia altro, una sorta di “determinismo genetico popolare”, la convinzione, per certi versi pre-scientifica, che il DNA sia tutto
Il DNA che sostituisce l’anima…