Sulla famiglia

Ci dicono che riconoscere dei diritti a chi convive significherebbe distruggere la famiglia italiana. Mamma mia, abbiamo delle famiglie parecchio fragili qui in Italia!

Paolo Hendel, Per il Partito DemocraDico, “M”, supplemento de “l’Unità”, 16 aprile 2007

2 commenti su “Sulla famiglia

  1. Ti sosprende se dico che Hendel ha fatto una battuta piuttosto sciocca, se non meschina?
    Potrebbe dipendere dal fatto che considero male Hendel, anzi mi irrita la sua sola faccia… ma non credo si riduca tutto a questo.
    Sono- dovrebbe essere chiaro- altamentente favorevole al riconoscime dello stato nei confronti delle COPPIE, conviventi omosessuali o eterosessuali( se possibile, qualcosa di migliore e meno ideologico dei Dico sarebbe auspicabile ).
    Ma non credo proprio che sarà un cambiamento a basso costo.
    La concezione della famiglia come la pensiamo ora dovra essere RISTRUTTURATA COME UNA PALAZZINA.
    Pensare ad un innocuo allargamento di diritti è riduttivo e forse un po’ ingenuo.
    Se si estende il concetto di “coppie”, si deve modificare anche la nostra idea di perosna capace di formare un legame sociale di una qualche solidità.
    Un convivente sprovvisto di vincoli matrimoniali non rientrava in questa categoria, finora, come neanche un omosessuale.
    Guardo con una certa preoccupazione persone che prima sostengono una sorta di “amore libero”, cioè non ritengono sé stessi, i conviventi e i gay capaci di un legame solido, e poi vogliono i Dico. E sono tanti, tantissimi.
    La quasi totalità dei sostenitori dei Dico, tra quelli che conosco.
    Eeeh? amore libero statualizzato?( sempre che amore libero non sia una contraddizione in termini ) ‘Acchio è?
    Passione riconosciuta dalle istituzioni?
    Il lavoro e la trasformazione sociale richiesta dal riconoscimento delle coppie di fatto è molto più oneroso…
    ( Ci scriverò sopra, prima o poi, ma prima di quel diavolo di Family Day )
    ciao! 🙂

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