Stiamo dando i numeri

Sentita a SkyTG24:

Si attendono in piazza San Pietro 200000 persone, molte di più dello sparuto gruppo di docenti della Sapienza che ha impedito al Papa di parlare.

Sono d’accordo: 200000 persone sono un numero notevole.
Ma come fa il giornalista a confrontare questo numero con quello dei 67 docenti dell’università?

Oltretutto sbaglia i conti.
Secondo Wikipedia la Sapienza ha 10144 dipendenti (dipendenti, non docenti). I 67 firmatari sono circa lo 0,66% di tutti i dipendenti.
L’appello di Ruini è rivolto a tutta la popolazione italiana: 59337888 persone, sempre secondo Wikipedia. Lo 0,66% di 59337888 corrisponde a 391920 persone.

A voler fare i conti del giornalista di SkyTG24, per eguagliare i 67 docenti servono almeno altre 190000 persone.

Pubblicato nella rubrica Spilli

9 commenti su “Stiamo dando i numeri

  1. Al di là di numeri e percentuali, sono rimasto davvero impressionato dal tono di praticamente tutti i servizi sulla questione del Papa alla sapienza: mancava completamente un tono distaccato e oggettivo sulla vicenda e, al contrario, ad ogni frase veniva sottolineato con grossolanità spudorata chi costituiva i “buoni” della situazione e chi “i cattivi”, dando giudizi netti e definitivi.
    Ci sono stati toni di derisione, oltre che di condanna, che non vengono usati neanche nel riferirsi al colpevole conclamato di un assassinio o di uno stupro.
    Non ho davvero parole!

  2. A cosa porta l’essere obiettivi e imparziali?
    Molto meglio entrare in campo, soprattutto se si può usare il potente schema “buoni contro cattivi”…

  3. Ma non dovrebbe essere un problema di obiettivi (a cosa porta?) ma di requisiti di partenza: un (tele)giornale dovrebbe mirare all’informazione in senso neutro…
    Non credo che la BBC si abbassi a certi livelli…
    Dove stiamo andando, in Italia?

  4. per me i 67 (ma soprattutto chi poi ne ha cavalcato la lettera) hanno fatto un autogol, ma la questione è che il Papa si è tirato indietro sa sè, nessuno gli ha impedito niente

  5. Ma, ammesso che 67 professori siano pochi, una volta non c’erano i famosi “diritti delle minoranze”? O sono diritti che si perdono quando la minoranza è esigua?

  6. hronir: “un giornale dovrebbe mirare all’informazione in senso neutro” Non ti facevo così ingenuo 😉
    In realtà ci sarebbe poco da ridere, ma di piangere su ‘sta cose mi sono stancato

    raser: Non è un argomento vero e proprio: molto probabilmente durante una rapina a mano armata il derubato cede da sè i soldi al ladro, ma non per questo non si tratta di un furto!
    Non è censura perché, semplificando, da nessuna parte sta scritto che il Papa deve parlare all’inaugurazione dell’anno accademico, e io, come professore, posso tranquillamente (anche se erroneamente) trovare la cosa non opportuna e farlo notare.

    Fabristol: Il problema è le percentuali non significano nulla di per sè e, in ogni caso, non si possono confrontare.
    Sui parallelismi del tuo post: un altro cronista di SkyTG24 ha parlato di “Palazzo San Pietro”… chissà se pensava a Palazzo Venezia 🙁

  7. Ok, hai ragione, su un blog di filosofia non potevo pensare di farla franca…
    Certo che sono proprio sofisti questi giornalisti italiani a cavalcare quelle sottili ambiguità semantiche e lasciar passare come “notizie” delle marchette ideologiche…
    🙁

  8. Caminadella:

    Ma, ammesso che 67 professori siano pochi, una volta non c’erano i famosi “diritti delle minoranze”? O sono diritti che si perdono quando la minoranza è esigua?

    Adesso, infatti, si parla di dittatura delle minoranze. Pensa, ad esempio, alle coppie di fatto, una minoranza che vuole imporre a tutti una visione denaturata di matrimonio…

    hronir: sofisti? I citerei Montanelli: i giornalisti sono come le puttane, finché stanno in strada si salvano, ma quando entrano nei salotti sono fottute. 😉

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