Soluzione dieci per cento

Metro Sky

Il governo italiano ha deciso di portare l’i.v.a. sugli abbonamenti alla tv via satellite, in pratica a Sky, dal 10% al 20%.1
Leggo su Metro la seguente dichiarazione di Sky: «dal primo gennaio ogni cliente avrà un aumento del 10% delle imposte di abbonamento».

I conti non tornano.
Se con “imposte di abbonamento” intendono l’i.v.a., l’aumento è del 100% (l’i.v.a. raddoppia).
Se intendono il costo totale dell’abbonamento, l’aumento dovuto alla nuova aliquota non è del 10%, ma leggermente meno, circa il 9,1%.2  Se adesso pago 100 € (inclusa l’i.v.a. al 10%) significa che pago circa 90,9 € di abbonamento e 9,1 € di i.v.a., che con il raddoppio dell’imposta diventano 18,2 €, portando l’abbonamento a 109,1 €, non 110 € come minaccia Sky.
Immagino si tratti di un banale errore di calcolo dovuto alla non familiarità con le percentuali, perché quello 0,8% di aumento ingiustificato, su 4,7 milioni di abbonati, può diventare una cifra molto interessante: se il costo medio di un abbonamento è 50 €, Sky si intasca quasi due milioni €.

  1. Sia detto per inciso: ha anche limitato gli sgravi per chi riduce il costo energetico dell’abitazione, introducendo la curiosa prassi del “silenzio-dissenso“; il fatto che questa operazione  non abbia scatenato nessuna polemica paragonabile a quelle sulla decisione su Sky la dice lunga sulle priorità degli italiani. []
  2. 9,(09)%, per la precisione. []

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