Le prime immagini che, dopo il logo della MGM, appaiono sullo schermo sono quelle della famosa alba spaziale: accompagnato dalle note di Così parlò Zarathustra di Richard Strauss, il sole sorge dietro la terra.
Eppure questo non è l’inizio di 2001: Odissea nello spazio. Il film di Kubrick non inizia con l’alba spaziale: prima di tutto questo ci sono circa tre minuti di buio.
Non è un caso che abbia scritto circa tre minuti: potrei essere più preciso, e dire che il logo della Metro-Goldwyn-Mayer appare a 2 minuti e 49 secondi, ma non sarebbe corretto, perché questa affermazione posso farla adesso, che ho acquistato il DVD di 2001 e ho la possibilità di vedere lo schermo nero come inizio del film, perché prima del film c’è il menù interattivo con il suo bel pulsante “inizio del film”.
In una sala cinematografica, prima dello schermo nero c’è, semplicemente, un altro schermo nero. Solo che uno schermo nero è il normale buio in sala prima dell’inizio del film, l’altro schermo nero è il film già iniziato. La musica (Atmospheres di c) può aiutare, ma fino a un certo punto.
Per chi ha la fortuna di vedere 2001: Odissea nello spazio al cinema, non è affatto semplice capire quando il film inizia. Verosimilmente, si accorgerà che il film è già iniziato, senza sapere di preciso da quanto tempo (qualche secondo? un minuto? due minuti?).
Tutto ciò non può essere un caso.
2001: Odissea nello spazio è, secondo me, una grandiosa riflessione sull’inizio. E una simile riflessione non può, chiaramente, avere un inizio banale.
Possiamo anche osare ancora: Atmospheres (di Ligeti) viene spesso accostata ad una musica che nasce dal nulla e ritorna nel nulla: uno sguardo nell’infinito di qualcosa che non nasce e non muore, ma che è, sempre.
E allora, quando inizia la musica? Inizia forse quando percepiamo i primi brusii? O inizia già prima, quando ci sono note non percipibili o c’è il silenzio?
Bello. non ci avevo mai pensato a questa cosa. Non per niente sei il nostro filosofo di fiducia.. 😉
ecco una cosa che ignoravo
@Vaaal: Avremmo dovuto scrivere questo testo a quattro mani…
@Fabristol: Filosofo di fiducia? MAI fidarsi dei filosofi 😉
@raser: Oh, accorgersene è facile: basta guardare 2001 una ventina di volte, come ho fatto io…
Ma è bellissimo! non me ne ero mai accorto,grazie.
caro Ivo, vorrei sapere cosa pensi in proposito dell’inizio dell’alba dell’uomo, ossia quando nello scontro tra le orde dei primati, un capogruppo di una delle due fazioni, raccoglie un “osso” e lo brandisce come un’arma, accorgendosi così del terribile potere della violenza associata alla techne; e come poi (magico Kubrik) da quell’arma primordiale si passi, nel batter di ciglia della storia umana, all’astronave che danza nello spazio sulle note di Strauss.
In breve: non vedi tu nel gesto violento del primate che colpisce a morte la vittima, il vero inizio della nostra storia umana? Di come cioè proprio lì, in quel punto, sul cadevere si venga a creare il vero discrimine che ci “separa” dal resto del mondo animale?
Io in tale film ci vedo una conferma della teoria di René Girard del meccanismo vittimario.
P.S.
Perdona la prolissità
E poi: credo tu conosca già questo sito, comunque mi permetto di allegare l’indirizzo:
http://www.kubrick2001.com/
OT
Ciao, ho cambiato indirizzo del blog. Potresti aggiornare il link? Grazie. 😉
http://fabristol.wordpress.com/
@jova: Prego 😉
@luca massaro: A questo punto, mi vedo costretto a proseguire il discorso…
P.S. Sul sito: interessante, ma non sono d’accordo!
Bello! Non avevo fatto una riflessione del genere…
Ricordo quando vidi il film in questione per la prima volta: rimasi agghiacciato dalla genialità che caratterizza tutti gli aspetti dello stesso, e mi misi al computer per cercare informazioni su Kubrick, 2001 Odissea ecc. e tutto quello che trovavo collegato a questi due.
Un’opera miliare ed un regista altrettanto.
Applausi in sala!
@gis: Mi fai sentire vecchio: internet non c’era ancora, ai tempi della mia prima volta…