Predicazione preilluministica

Hans KüngPiergiorgio Odifreddi intervista Hans Küng.

Anche io sarei già contento se la Bibbia parlasse di forze spirituali o cause sconosciute, invece di divinità antropomorfe.

Questo evidentemente è vero, ma non è così facile. Perché è molto comprensibile che l’uomo ordinario che vuole pregare, seguendo un desiderio che si è rivelato fondamentale nella storia dell’umanità, non sappia indirizzarsi a un Ens Absolutum

Il fatto che la religione soddisfi un bisogno dell’uomo non significa, però, che essa sia vera!

Infatti io non voglio dare una prova di Dio, ma solamente spiegare l’esistenza di un linguaggio antropomorfo: è perché vogliamo usare concetti concreti, non astratti, che utilizziamo metaforicamente invocazioni come Padre per il Creatore, Fratello per il Salvatore, anche se naturalmente Dio non è né maschile né femminile, e trascende tutte le differenze sessuali. Quando io recito “Padre Nostro, che sei nei cieli” non sono così ingenuo da credere di indirizzarmi a un maschio localizzato fisicamente in cielo, ma questo non mi impedisce di parlare così e di sapere che sto usando espressioni analogiche, per usare il linguaggio di Tommaso d’Aquino.

Non lo impedisce a un teologo come lei, ma ai fedeli?

Bisogna dirlo anche a loro, per evitare le inutili difficoltà che derivano da una predicazione preilluministica del messaggio cristiano.

Due cose mi hanno colpito di questa intervista:

  • Hans Küng ha scritto in ben due occasioni Tommaso d’Aquino, e non San Tommaso d’Aquino;
  • l’espressione “predicazione preilluministica del messaggio cristiano”.

La caricatura, di origine sconosciuta, l’ho trovata qui.

16 commenti su “Predicazione preilluministica

  1. Praticamente Kung dice che il suo pensiero teologico è quello che è grazie alle illuminanti (è il caso di dirlo) rivoluzioni illuministiche.
    Non è la prima volta che sento parlare dei credenti in questi toni. Vuoi vedere che il pensiero ateo ha un peso molto più rilevante nella moderna teologia cattolica di quanto gli stessi preti cattolici vogliono farci credere?
    Insomma atei e credenti si sono modellati a vicenda in questa maratona che dura da 2000 anni e quello che vediamo oggi è il frutto di questa lotta.

  2. Insomma atei e credenti si sono modellati a vicenda in questa maratona che dura da 2000 anni e quello che vediamo oggi è il frutto di questa lotta.

    Questo lo riconoscono tutti. La cosa interessante è che Küng sembra pensare la cosa nei termini di “confronto” e non di “lotta” e, soprattutto, che l’illuminismo ha portato un miglioramento alla teologia e alla fede.

  3. Sottoscrivo quanto di Farfinta.
    Odifreddi, diciamolo pure, ha un compito messianico: essere la pietra di paragone.
    Cioè a confronto suo, la bella figura ce la fanno tutti.
    😛
    Eno

    ( Küng genera in me una certa- non troppo motivata- scrotocinetica.
    Dico non troppo motivata perché di lui conosco solo un articolo, delirante, su un progetto di etica universale. )

  4. “Quando io recito “Padre Nostro, che sei nei cieli” non sono così ingenuo da credere di indirizzarmi a un maschio localizzato fisicamente in cielo”

    Lui.

  5. ““Quando io recito “Padre Nostro, che sei nei cieli” non sono così ingenuo da credere di indirizzarmi a un maschio localizzato fisicamente in cielo”

    Lui.”

    Perchè, l’idea di un dio come un maschio localizzato fisicamente in cielo è un’idea che ha senso?

    “A me ha colpito il fatto che, a confronto di Odifreddi, pare intelligente persino Kung.”

    E’ interessante vedere come,per certe persone, chiunque critichi la loro istituzione preferita è un idiota…

  6. “Solo chi pensa che, siccome dico “Padre Nostro che sei nei cieli”, io pensi davvero a a un maschio localizzato fisicamente in cielo.”

    Tu probabilmente no, ma ti assicuro che non in pochi a farlo (specialmente negli Stati Uniti).

    Anzi, ti dirò di più, ci sono addirittura dei movimenti che sostengono (in polemica con altri movimenti che ne sostengono la chiara mascolinità) che questo esssere sia femminile.

    La questione , a mio avviso, è ridicola come il famoso “discuetere del sesso degli angeli”, ma persone di questo tipo esistono (e non sono poche,per quanto siano indubbiamente una minoranza).

  7. alex: Ipotesi interessante: ho sempre sospettato che il mondo reale è razionale quanto una puntata dei Simpson!

    Kirbmarc: Molti credono nel tizio con la barba bianca che vive su una nuvoletta, molti altri sanno che è una immagine, moltissimi ancora non si pongono il problema.
    Il problema è: se vuoi parlare di fede e religione devi sicuramente fare riferimento ai primi due gruppi (e meglio ancora se anche al terzo, come fanno Enzo Bianchi quando parla di indifferenti e Maurizio Ferraris nel suo Babbo Natale e Gesù adulto. Se ti limiti ai primi sei almeno un po’ ingenuo.

    farfintadiesseresani e eno: lasciando da parte tutto quello che ha scritto Odifreddi in vita sua e prendiamo solo questa intervista a Küng: cosa c’è di così terribile?

  8. Non riesco a vedere l’intervista per intero, credo sia un mio problema, porc@#!
    Secondo me Kung tira fuori il meglio di Odifreddi, non so quanto viceversa.

  9. @Kibmarc: Non ho mai usato la parola “idiota”( potrei anche osservare che la Chiesa non è in prima battuta un’istituzione, ma vabbè… ).

    Di Pie.G.Odiff. ho scritto molte volte sul blog, prima di stufarmi di commentare gli strafalcioni di un opinionista senz’arte né parte.
    Ma ho sempre detto che è un uomo intelligente, ma si spreca in campagne risibili, con competenza inesistente e da terzapagina.
    ( Anzi, scrive pure terzepagine contro le terzepagine! )
    Permetterai, ma se leggo la Buona Fede di Severino considero le critiche fatte di sostanza e tutto sommato interessanti.
    Mi annoio un po’ se invece leggo le opere di uno che mi scrive cose come: “I vangeli sono opere mitiche scritte per pastori analfabeti mediorientali”( mi pare di citare giusto ), quando
    a) i vangeli non sono stati scritti per cristiani mediorentali
    b) sono solo marginalmente un’opera scritta
    c) gli ebrei in palestina erano solo in parte dei pastori( equivoco che nasce dalla teofania ai pastori nel vangelo di Matteo… Odifreddi ha in mente troppi presepi ) e il nomadismo pastorizio è un esagerazione dei miti fondativi della genesi
    d) non erano affatto analfabeti, specie quelli ellenisti, e quelli che non sapevano leggere erano in una società orale, cosa ben diversa dall’analfabetismo.

    Eppoi chi ti dice che qui riferissi alle sue battaglie contro la Chiesa cattolica, ultima delle quali con cui -sbagliando i conti- si perdeva in filippiche sull’Ici?
    Io avevo in mente i suoi resumés di filosofia, dove mi scrive che per Heidegger il Nulla sono i momenti bui della vita e che il trascendentale del Bonum comporta pensare che il mondo è tutto buono.

    bye, Eno

  10. @Ivo: Non c’è assolutamente nulla di terribile in Odifreddi in questa intervista, a parte lo stile ammiccante con cui si rivolge all’intervistato suggerendo la risposta e facendo capire che lui la pensa come l’intervistato.
    Ma è un difetto di metà dei giornalisti, non è grave.

    La malignità gratuita, da parte mia, era solo un pretesto su Küng.
    Un Ens Absolutum mi pare inutile, cioè, per dirla molto rozzamente: utile per la società, i costumi, l’etica, le proprie argomentazioni, ma inutile agli uomini al netto di società, convinzioni, costumi.
    Inutile, postulatorio, e nostalgico.
    O c’è e cambia qualcosa della mia vita, oppure se è solo un fatto di conoscenza, questa assolutezza e distanza dal mondo mi puzza: io non so se il tempo a nord di timbuctù è bello e non mi cambia nulla saperlo, come non mi cambia nulla sapere se in una scatola ermetica per principio c’è uno scarabeo, un sarchiapone o un omino ombra che svanrebbe con la luce.
    E’ una conoscenza vacua, e come tale la abbandono volentieri.

    ciao! Eno

  11. eno:Non era per Odifreddi(di cui mi importa poco, non è certo lui l’esperto da leggere su temi religiosi) quanto per Kung (che diceva cose,in questo caso, tutt’altro che idiote, anzi, molto significative, a mio avviso). Inoltre, il mio commento non era al tuo post ma ad un altro.

    La Chiesa non è solo un’istituzione, ma non si può negare che in parte lo sia.

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