Le cose e i tempi

Tra George Clooney e Brad Pitt è in corso una curiosa battaglia mediatica.

Ad aprire le ostilità è stato Brad Pitt, facendo pubblicare su una popolare rivista una vecchia foto di Clooney, nella quale l’attore ha un aspetto decisamente ridicolo. La foto è accompagnata dal seguente testo: Dear George, Congratulations on Being People Magazine’s Sexiest Man Alive (Caro George, congratulazioni per essere l’uomo più sexy secondo la rivista People).
Cloney ha prontamente ricambiato il gesto mostrando, nel corso di una trasmissione televisiva, alcune vecchie foto di Brad Pitt nelle quali il divo assume pose quantomeno curiose.

George ClooneyI giornali hanno così avuto modo di riempire almeno mezza pagina (l’altra metà, ovviamente, è occupata dalla pubblicità) con il resoconto di questa curiosa querelle, mentre i curiosi si saranno divertiti non poco nell’ammirare le insolite foto dei loro divi.
Brad Pitt Divertimento tutto sommato facile: invece di aspettare queste schermaglie tra attori, bastava sfogliare un qualsiasi album di fotografie risalenti allo stesso periodo di quelle pubblicizzate da Pitt e Clooney.
È il tempo il vero responsabile dell’aspetto ridicolo del cappellino di Brad Pitt e della camicia di George Clooney, ed è sempre il tempo a impedirci una visione neutra di quelle foto: è impossibile, per noi, guardare quelle foto con gli stessi occhi di allora.

Il tempo cambia i nostri occhi, ma ciò che appare è che sono le cose a cambiare.

2 commenti su “Le cose e i tempi

  1. un ulteriore sviluppo della questione è che a far apparire tanto ridicoli noi e anche modelli dell’immaginario (intendendo con questo personaggi a cui si guarda come standard di bellezza nel tempo, attraverso i mutamenti di gusto, e che per il loro ruolo pubblico sono sempre molto curati nell’immagine), oltre al cambiamento delle cose, interviene anche il mezzo di ripresa.
    per limitarsi alla fotografia (di cui non conosco bene la tecnologia, mi baso su deduzioni da quello che vedo), una diversa saturazione, un diverso rapporto tra colori rende immediatamente datata un’immagine, e quindi non più corrispondente al gusto del momento, che è fatto anche, se non soprattutto, di riconoscimento, di corrispondeza temporale, tra l’esperienza visiva e il documento di questa.
    in fondo è un vantaggio per la moda, se ci si pensa, altrimenti come farebbe a vendere di nuovo le giacche con le spalline a una generazione che ha visto i suoi genitori, o anche un fratello, con addosso quella roba?

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