La moralità sta emergendo adesso

Questo è un punto da sottolineare: uno può dire “la moralità ormai è chiusa, anzi siamo alla dissoluzione morale”, altri possono dire: “abbiamo chiuso con i primordi di un pensiero morale e cominciamo ad entrare in una nuova fase che è la fase dell’affermazione della morale in cui i diritti individuali, l’autonomia è meglio rispettata è più pienamente rispettata”. Io credo che il libro di Lecaldano sia un grosso contributo in questa direzione.

Maurizio Mori intervistato da Monica Soldano per Radio Radicale a proposito del libro Un’etica senza Dio di Eugenio Lecaldano.

6 commenti su “La moralità sta emergendo adesso

  1. A rifletterci il grido: “La moralità finisce ora!” può avere la sua legittima controparte… ciò che finisce, può anche iniziare.
    Ma non sarà che l’ordine sia inverso? La morale inizia ora è un vecchio adagio, che risale all’illuminismo francese, ripetuto infinite volte.
    Dire “la moralità in realtà finisce” spesso non è una lagna sui costumi antichi. E’ appunto un modo sarcastico di criticare l’idea un po’ bislacca della renovatio mundi etica e sociale.

    Ecco! Attualmente dopo due secoli e passa, si cercano i risultati di quel glorioso inizio di Luce Frances… Qua no, sotto il tavolo neanche, appesi sull’attaccapanni sotto il cappotto neppure… Lecaldano li ha trovati? 😛

    ( Demaistre sfotteva molto gli illuministi su queste cose. “Diritti dell’Uomo, hanno inventato i diritti dell’Uomo! Strano, i viaggiatori hanno scoperto gli italiani, i cinesi, i portoghesi, i lapponi. L’Uomo però non l’ha visto nessuno…” )

  2. Caro eno, contavo sul tuo aiuto per la retorica di questa affermazione di Mori. Il concetto comunque c’è: la fine del mondo non è ancora giunta, satana non si è ancora impadronito del mondo.
    Passando ad altro, i risultati dell’Illuminismo non mi sembrano poi così difficili da trovare: ne convengo, molta era (ed è) retorica, ma la sostanza non era poca: bene o male (nel bene e nel male) la nostra politica nasce da lì, e così la fiducia nella ragione (in opposizione ma anche in continuità con il passato: pensa all’enciclopedia e confrontala alle Etimologie di Isidoro di Siviglia).

    Per l’etica, De Maistre non mi sembra proprio il riferimento migliore (per quanto sia indubbiamente schietto e diretto: niente giri di parole, nei suoi testi).
    Curiosa comunque la tua citazione: è una critica all’approccio universale che proprio Lecaldano critica, sostenendo un sostanziale empirismo in materia etica.

  3. Caro Ivo, beh grazie della fiducia che riponevi in me! 😉 Ti rispondo per evitare futuri equivoci.

    -De Maistre non faceva etica in quel passo, ma parlava di costumi sociali. Bisogna prestare molta attenzione a non confondere l’etica con lo studio delle varietà sociali e culturali.
    Si può essere relativisti culturali spinti senza essere relativisti etici, per usare questi termini.

    -De Maistre va preso con le pinze, ma è un genio. Di solito tutto ciò che critica è falso, anche se non sembre le sue critiche sono vere( cioè ciò che vi oppone ).

    -Tu molte volte hai criticato l’idea di causa per fenomeni complessi. E’ la stessa ragione per cui rido sentendo di “effetti dell’Illuminismo” o “eredità dell’Illuminismo”.
    La filosofia non ha mai avuto grossi effetti, e se li ha avuto, li ha avuto solo venendo di necessità volgarizzata. Insomma è diventata altro.
    Pensa a Marx. Neanche in organizzazioni che esplicitamente si rifacevano a lui si può stabilire un legame diretto tra le sue idee e gli effetti che hanno prodotto.

    -Quanto a Lecaldano, beh no, io non sono empirista! Il mio riferimento per l’etica è la fenomenologia realista di Scheler… Anche lui rifiutava l’universalismo, ma anche l’empirismo: ricondurre l’etica a nostre capacità biologiche di empatia o ai costumi locali è discutibile, visto che l’etica è regolativa…
    ciao! 🙂

  4. Mi piacerebbe saperne di più sulla fenomenologia realista di Scheler (questo è un velato invito a scriverne qualcosa 😉 ).
    Sull’Illuminismo: non intendevo certo dire che il Partito Democratico è nato grazie a (per colpa di?) Voltaire (magari i ghostwriter dei politici d’oggi avessero la penna di Voltaire!)
    L’illuminismo, come fenomeno complesso e non solo filosofico, ha avuto i suoi effetti o, per evitare l’impostazione causa-effetto, i suoi fenomeni convergenti.

    È ovvio che ritenere l’Illuminismo causa della democrazia è una assurdità pari a quella di chi sostiene che sia figlia del cristianesimo… e con questo finisco che non vorrei passare per terrorista 😉

  5. Registro il desideratum, anche se temo che vada oltre le mie capacità.
    Le tesi di Scheler- il cui nocciolo è: ogni esperienza emotiva è anche conoscitiva – sono consapevolmente ardite e complesse e non so se riesco a riassumerle in un post mantenendole sensate.
    Vedrò se riesco a isolare qualche punto, ma non aspettarti nulla… almeno per ora…
    ciao! eno

  6. Ciao a tutti! Mi chiamo Viviana, mi piace molto questo vostro spazio dedicato e questo tipo di idee.. a tale proposito ho scritto un messaggio nel mio blog “multiforme” che tratta vari argomenti e vari generi.. ho inserito un’immagine significativa che spero faccia ragionare,pensare ed anche meditare su come è diventato ora il mondo.. mi farebbe davvero piacere se veniste a farmi visita e mi lasciaste qualche commento, magari proprio sul nuovo messaggio inserito.. l’indirizzo è http://blog.libero.it/alternativi e l’url del messaggio inerente all’img http://blog.libero.it/alternativi/2681431.html aspetto vostri commenti sul blog, un bacio, Viviana Pozzo

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