L’inviolabilità del corpo

The Stepford Wives, in italiano La donna perfetta, è un simpatico film uscito nel 2004 diretto da Frank Oz con, tra gli altri, Nicole Kidman e Matthew Broderick. La storia, già raccontata nel 1975, è incentrata sulla cittadina di Stepford, dove tutte le donne sono mogli perfette; ovviamente la perfezione è relativa ai non proprio nobili desideri dei mariti, il cui concetto di moglie è più vicino a quello di schiava che di persona.
La perfezione, si sa, non è cosa umana. E infatti le mogli di Stepford del tutto umane non sono: Christopher Walken le ha infatti sottoposte a inquietante trattamento, il cui ingrediente principale consiste in alcuni microchip in grado di modificare l’attività cerebrale e quindi la personalità.

Il DVD del film presenta, nella sezione dei contenuti speciali, alcune scene tagliate, ossia alcune sequenze che si è deciso di rimuovere nella versione definitiva del film.

Molte delle scene rimosse riguardano il corpo femminile. Oltre ai microchip cerebrali, infatti, lo scienziato pazzo di turno (che, come in tutti i film, adora narrare alle vittime il proprio lavoro) effettua anche alcuni interventi migliorativi al corpo delle proprie pazienti. Nella versione cinematografica, questi interventi migliorativi sembrano riguardare unicamente l’estetica, e non sembrano essere particolarmente invasivi. Ma reintegrando le scene tagliate, il quadro diventa ancora più cupo: di fatto le donne sono diventate degli elettrodomestici. Bette Midler ha all’interno del suo corpo un frigobar, un impianto stereo, un tosaerba e un aspirapolvere.
La domanda è: perché si è deciso di eliminare o comunque di ridurre al minimo indispensabile i riferimenti a questi interventi corporei?
Una possibile risposta è la seguente: Frank Oz ha voluto dirigere una commedia, e le commedie devono far ridere. Possono essere risate amare, o invitare a una riflessione che di divertente ha poco o nulla, ma il risultato finale deve comunque essere una risata rilassante. Altrimenti si fa un film drammatico, e il discorso cambia.
L’inquietudine di una persona trasformata nella personalità è evidentemente compatibile con il lieto fine richiesto dalle commedie, mentre lo stesso non vale per le modifiche corporee, che lasciano aperta una inquietudine non accettabile per un film leggero come vuole essere La donna perfetta.

2 commenti su “L’inviolabilità del corpo

  1. “La perfezione, si sa, non è cosa umana”

    Parole sante

    Caro Estinto, volevo commentare il tuo articolo “Raccontare sé stessi” ma non ci sono riuscito (ne ignoro il motivo). Comunque anche “la perfezione si sa non è cosa umana” è tema che mi interessa molto. Ti invito a visitare il mio blog.
    Cordialmente
    Hopus

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