Il bosone di Higgs non ci salverà

125.3 GeV (foto: borborigmi di un fisico renitente)

Sono abbastanza sicuro che di questa storia del bosone di Higgs nelle prossime ore si leggerà un po’ di tutto, sui giornali ma non solo.
Potremmo leggere il fisico che si improvvisa filosofo e ci racconta di come questa scoperta sia la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto, citando Leibniz, Pascal, Agostino d’Ippone e via discorrendo, convincendoci che la scienza abbia dissolto ogni mistero. Potremmo anche leggere il filosofo che si improvvisa fisico e racconta che sì, questa è una scoperta eccezionale, ma la domanda fondamentale sulla vita eccetera è appannaggio della filosofia, che gli scienziati possono spiegare il che cosa, ma il come lo possono spiegare solo i filosofi.
Potremmo anche leggere il religioso aperto e progressista, che vede nel bosone di Higgs se non la dimostrazione, almeno una conferma dell’esistenza di Dio. E ovviamente potremmo anche leggere il religioso un po’ meno aperto e decisamente meno progressista, che vede in questa scoperta la scienza arrogante che gioca a fare Dio senza prima chiedergli il permesso, impegnandosi in una ricerca che destabilizza il ruolo dell’uomo nell’universo, l’identità antropologica, il sacro, il nichilismo che incombe.

Sono invece abbastanza sicuro che faremo fatica a trovare, sui giornali ma non solo, un fisico che, gentilmente, si mette a spiegare che cosa significa una “significance” di 4.9 sigma e perché la massa si misura in elettronvolt quando, di solito, si usano i grammi o i chili.1

  1. Ci sarebbe poi il discorso del filosofo che fa il filosofo e, interpellato, si limita a dire: “Non ho nulla di interessante da dire, chiedete ai fisici”. []

8 commenti su “Il bosone di Higgs non ci salverà

  1. Il filosofo della nota fa il filosofo perché il filosofo “non ha niente di interessante da dire”? Sarebbe la cifra tipica del filosofo? 😉

  2. @alex: Sì, tacere sarebbe la cifra tipica di un filosofo che fa il filosofo, quando viene interpellato da qualche giornale-rivista-trasmissione-eccetera sul bosone di Higgs.

    @Marco Ferrari: Agostino e gli altri c’entrano poco, ma sono sicuro che qualcuno li citerà ugualmente per spiegare che cosa è stato scoperto.

  3. Io direi piuttosto che gli scienziati spiegano il “come” e i filosofi il “che cosa”, non il contrario. Per il resto condivido, e aggiungo che questo stato di cose è dovuto in buona parte a certa maladivulgazione scientifica che tende a vendere spettacolo anziché contenuti. L’ennesima conferma di come Debord ci avesse visto giusto, con la sua Società dello spettacolo.

  4. Io invece direi che gli scienziati cercano di spiegare il che cosa e il come; i filosofi e i religiosi il perché.
    Per il resto condivido pienamente. Ho trovato vomitevoli i titoli dei giornali nostrani che hanno annunciato la scoperta della “particella di Dio”
    Comunque Platone di fronte alla questione dell’origine della massa (sì, sembra strano ma Platone si pose anche questo problema) saggiamente si fermò e auspicò lo sviluppo di una scienza apposita che se ne occupasse (lui la chiamò stereometria, da stereos: solido)

  5. “Che cosa”, “come”, “perché” e ci aggiungo anche “senso”: parole vaghe. O si fornisce una definizione almeno un po’ precisa, oppure va bene tutto: la scienza che si occupa del che cosa e la filosofia del come o il contrario.

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