I cristiani non sono esseri viventi

L’altro giorno, mentre riflettevo su alcune questioni che non è il caso di stare a specificare adesso, ho avuto una sorta di illuminazione: i cristiani non sono esseri viventi. Che cosa siano non lo so, ma non sono esseri viventi.

Il ragionamento è molto semplice: innanzitutto, la definizione di vita accettata dall’ente spaziale americano è – vado a memoria – qualcosa che si moltiplica ed è soggetto alla selezione naturale di tipo darwiniano.
I cristiani sono convinti che l’uomo costituisca, rispetto al resto del creato, una eccezione non spiegabile dalla scienza. Ci sarebbe una scintilla divina che va al di là della semplice selezione naturale di tipo darwiniano.
Ne consegue che l’uomo, non essendo soggetto alla selezione naturale, non è un essere vivente. Dal momento che sono i cristiani a credere a questa storia della scintilla divina, mentre altre persone più assennate non hanno problemi a vede nell’uomo un semplice animale, limito la conclusione soltanto a loro.
Pertanto: i cristiani non sono esseri viventi. QED

12 commenti su “I cristiani non sono esseri viventi

  1. beh, forse i cristiani, per la loro concezione, potrebbero non essere esseri viventi ma per gli altri lo sono, quindi insieme lo sono e non lo sono, se queste due asserzioni si toccano, come noto, si annullano e, magicamente, il cristiano svanisce

  2. Hm. Ai miei tempi si insegnava che gli esseri viventi erano caratterizzati dal nascere, crescere, riprodursi e morire. La questione della selezione naturale mi sembra un’aggiunta alquanto ‘speciosa’ (mi si consenta il gioco di parole); anche perché non è il _singolo_ essere vivente ad evolvere.

  3. @paopasc: Mi sa che allora qualcosa non funziona, perché di cristiani ce ne sono tanti in giro (magari svaniscono molto lentamente).

    @oblomov: Ai miei tempi (Ma siamo così vecchi?) mi dicevano (O forse non me lo dicevano, ma lo credevo e lo credo tuttora io.) di non credere che vi fosse una definizione vera di vita, per la quale il fuoco (che cresce, si riproduce e poi si spegne) non è vita, un batterio lo è e un virus forse.
    La definizione della Nasa – che non ho verificato – mi sembra perfettamente adatta alle esigenze della Nasa, che immagino siano capire se quelle buffe cose trovate chessò su Titano siano esseri viventi o un curioso soprammobile.

  4. “capire se quelle buffe cose trovate chessò su Titano siano esseri viventi o un curioso soprammobile”
    E’ pure il dilemma che s’è trovato a dover sciogliere il camerata Barbagli al suo arrivo su Marte di fronte al popolo dei feroci Mimìmmi.

  5. Caro estinto
    possiamo filosofeggiare quanto vuoi ma la realtà dei fatti è che non solo i Cristiani sono MOLTO viventi, ma si riproducono a dismisura ;-P

    quindi buona estinzione!!!

  6. Non credo sia stringente il ragionamento parodistico. La “scintilla divina” nell’uomo, che in termini filosofici andrebbe meglio reso come persona, non è logicamente incompatibile con la selezione naturale. Era una tesi di sant’Agostino in non ricordo quale opera, probabilmente il De libero arbitrio: tutto cospira all’opera di Dio. Le scelte individuali sono libere, ma nessuna è in grado di far deviare il piano generale. Tanto più dovrebbe valere per semplici fatti inintenzionali ed inanimati, come la selezione naturale.

  7. @Eno: Non pensavo saremmo giunti alle citazione agostiniane, citazione peraltro pertinente.
    Restando sui toni del post originale, direi che Agostino la fa comoda, mettendo le scelte individuali e disegno divino su due piani diversi

  8. Non è necessario distinguere i piani, creator e creatura, per osservare che il ragionamento non è stringente.

    La “scintillosità”, diciamo così, sarebbe un predicato riferito al risultato finale, l’essere personale, e non al processo con cui si genera. Il disegno divino coinvolge tutto l’esistente, in quanto ens creatum.

    La scintillosità degli esseri umani e il disegno divino non sarebbero incompatibili con la definizione NASA di essere vivente. Tu chiamala, se vuoi, teologia marziana. 😛

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