Ieri sono andato a una conferenza sugli avvistamenti di UFO.
Avvistamenti, con tanto di fotografie, e pure qualche incontro ravvicinato. Oltre a irradiazioni energetiche di tipo sconosciuto, cerchi nel grano, documenti militari (non più) riservati, e così via.
Chi racconta di aver assistito a questi eventi non ha vita facile. Nella parole della moderatrice: omertà, soggezione, intimidazioni.
Sono uscito dalla conferenza con un terribile dubbio: quanto è corretto prendersi gioco di queste persone? D’altra parte, quanto è corretto il provare compassione per chi, in una foto scattata abbondantemente al di là del buon senso fotografico, vede in una macchia una struttura di matrice non terrestre?
Valgono anche qui le medesime considerazioni che si applicano al trascendente, finché questo non decida effettivamente di manifestarsi e interagire con l’immanente: “etsi ufus non daretur”. Può anche darsi che gli ufo ci siano e che chi dice di esserne stato rapito, dica pure la verità. Ma per il nostro universo sensibile, cosa cambia?
Mi pare che molta ufologia condivida (o si inventi) parecchie di quelle tesi antiscientifiche, anzi, controscientifiche postmoderne, qualcuno forse arriva a citare Feyerabend, secondo le quali metodo scientifico moderno è solo boria positivista e che “è tutto falso”, “la scienza è marcia”, “la fisica contemporanea ha smentito la scienza” (?)… Non so, provate a cercare qualcosa su Corrado Malanga, un chimico dell’università di Pisa (dal curriculum non proprio brillante, a mio parere) che sulla storia dei rapimenti ci ha costruito una pseudoscienza che mescola anima, trascendente e tecnologia aliena. Insomma, per il nostro universo sensibile potrebbe non cambiare niente – ma c’è gente che, abbandonata la fede in dio l’ha prontamente sostituita con quella negli omini grigi che vengono da lontano per dischiuderci una nuova realtà -, però si tratta pur sempre di affermazioni che fomentano irrazionalità e pseudorazionalità (secondo me non sono la stessa cosa), perciò sono dannose.
Forse aveva ragione Chesterton: quando la gente non crede più in dio, non è che non creda a niente, crede a tutto. Infatti, cambiando il soggetto della credenza i rapporti non cambiano.
Mah che dire, io ho una collezione di quelle macchie lì nelle mie foto. Sono aberrazioni della luce e delle lenti e sono l’incubo di ogni fotografo.
Gli UFO. La sindone. Le stimmate. Padre pio. La pranoterapia. I miracoli. I segni zodiacali. San gennaro. Il mago otelma.
Il mondo è bello perché è avariato, diceva Totò.
La scienza esclude solo che esseri viventi quanto più evoluti possano riuscire a percorrere distanze siderali per giungere sino a noi; ma ammette come quasi certo che esistono da qualche parte nell’universo, non fosse altro per un discorso di numeri e di probabilità.
@ Zar
Certamente, ma un conto è quello che sostengono ufologi e sedicenti esperti, i quali non si accontentano mica della probabilità dell’esistenza di altre forme di vita, fosse pure intelligente, ma sostengono che gli alieni evolutissimi e arcitecnologici sono già qui, ci hanno visitato in passato, rileggono molte “mirabilia” narrate in testi sacri e annali come manifestazioni ufologiche, sostengono che ogni notte milioni di umani vengono rapiti per misteriosi esperimenti e altre amenità. C’è pure chi sostiene che tutta la tecnologia del secondo Novecento è dovuta al ritrovamento di navicelle aliene cadute sulla terra o a un pactum sceleris fra governi mondiali e razze aliene. C’è pure chi ha fatto una tassonomia di queste razze. Immagino che Ivo parlasse più di questo genere di ufologia che non delle speculazioni più coerenti degli astrobiologi o dei ricercatori del SETI.
@–>Il dizionario dei cazzari
Nel tuo commento, giochiamo a sostituire gli UFO con dio:
“Certamente, ma un conto è quello che sostengono sacerdoti e sedicenti mistici, i quali non si accontentano mica della probabilità dell’esistenza di un qualche essere ultraterreno, fosse pure intelligente, ma sostengono che dio onniscente e onnipotente è già qui, ci ha visitato in passato, rileggono molte “mirabilia” narrate in testi sacri e annali come ….”
Come potrà facilmente notarsi, in fondo si tratta sempre della stessa minestra riscaldata ad uso e consumo dei creduloni d’ogni tempo ed età.
@lector: Mi ponevo il dubbio da un punto di vista più personale: come è giusto che il singolo individuo si comporti nei loro confronti?
Nello specifico: dovendo scrivere qualcosa su quella conferenza, dovrei portare loro un po’ di rispetto o è eticamente lecito metterli alla berlina?
@il dizionario dei cazzari: Citando Feyerabend mi ferisci al cuore: all’università mi innamorai perdutamente dei suoi libri; purtroppo il suo pensiero è ripreso dai peggiori pseudoscienziati attualmente in circolazione 🙁
@Fabristol: Un bel corso base di fotografia sarebbe ottima cosa…
@ Il dizionario dei cazzari ti consiglio di vedere “District 9”, un film di Neill Blomkamp ampliamente sottovalutato. Devi resistere solo la prima mezzora, quando sembra una scemenza assurda, dopo ti conquisterà… 🙂
@ Ivo bhè, il rispetto va concesso a tutti credo, o quasi (diciamo che c’è di peggio, l’idiozia umana non ha limiti, cfr. la sparizione dei gatti neri, sacrificati nella notte di Halloween da quei coglioni dei satanisti acidi). Difficile dire quanto diritto si ha di infrangere i sogni degli altri, fossero pure quelli riguardo agli UFO… Una bella frase che ho in mente ora, c’entra poco ma… cmq è questa: “non infrangere mai i sogni della persona che ami, il suo più grande sogno sei tu”
@Zar:
Nel caso degli ufologi, essere il loro più grande sogno vuol dire essere un alieno! 🙂
@Zar: Ah, me lo sono perso quel film, è uscito qualche giorno fa. 🙁
@Lector: è vero, son discorsi con la stessa struttura illogica. 😀
@Ivo: anche dai peggiori blogger, come un certo zret (immagino derivi da Zeta Rediculi, la stella del sistema planetario degli alieni grigi per antonomasia), esempio: http://zret.blogspot.com/2006_06_01_archive.html. 😐
Comunque, si dice in giro che il 27 novembre Obama dovrebbe rivelare qualcosa sugli UFO. Bah!
quanto è corretto prendersi gioco di queste persone?
Ci si può prendere gioco delle idee senza prendersi gioco delle persone.
Tanto per fare un esempio, l’aneddoto
su Einstein e i suoi calzini spaiati è ridicolo( anche se non so sia vero), ma è il fatto di indossare calzini spaiati ad essere risibile, non Einstein come persona.
Allo stesso modo, molte tesi ufologiche sono ridicole. Questo non implica che ci crede sia ridicolo.
Forse aveva ragione Chesterton: quando la gente non crede più in dio, non è che non creda a niente, crede a tutto. Infatti, cambiando il soggetto della credenza i rapporti non cambiano.
Dato che in molti credono sia a delle religioni organizzate sia ai contatti alieni, anche chi crede in dio può credere a tutto.
@–>Ivo
A un’analoga domanda, mi sono già dato una risposta qui.
@Kirbmarc: Non so: è vero, puoi avere come bersaglio satirico e ironico le idee – ma ugualmente vai a toccare le persone.
“ma ugualmente vai a toccare le persone”
La satira e l’ironia toccano le persone. Posso capire il bisogno di fissare dei paletti per limitare le offese più gravi e gratutite, ma se non si può fare satira o ironia senza offendere qualcuno.
Non credo che tu voglia togliere la libertà di satira solo per salvaguardare la sensibilità offesa di alcuni gruppi di persone. E’ “politically correctness”, una forma di autoritarismo mascherato.