Dialogo sulla razionalità (1 di 3)

Dialogo diviso in tre parti (vai alla seconda parte; vai alla terza parte).

Alpha: Scusa, ma che cosa è quello?

Beta: Quello cosa?

Alpha: Quella pietra vicino al computer: è un pezzo di quarzo rosa?

Beta: Questo qui? Sì è un pezzo di quarzo rosa. Un regalo di un’amica.

Alpha: Un regalo?

Beta: Sì.

Alpha: E perché lo tieni vicino al tuo computer?

Beta: Perché sta bene lì. All’inizio avevo pensato di metterlo in sala, ma non ero riuscito a trovare un ripiano libero (troppi libri), quindi ho pensato di appoggiarlo qui, sulla scrivania. Come mai sei così curioso?

Alpha: Niente niente. Solo…

Beta: Solo?

Alpha: Niente, per un attimo ho temuto che ti fossi dato alla cristalloterapia. Sai, quelli che pensano di potersi curare con le pietre o che le utilizzano per assorbire gli influssi negativi…

Beta: Sì, ho presente. Il quarzo rosa servirebbe, tra le varie cose, a prevenire gli effetti dell’età, in particolare le rughe.

Alphastupito: Vedo che sei informato.

Beta: In realtà l’ho scoperto, per puro caso, questa mattina. L’occhio mi è caduto sulla vetrina di un negozio di medicina alternativa.

Alpha: Medicina alternativa?

Beta: Credo si dica così.

Alpha: Sì, credo anche io che si dica così. Si tratta, comunque, di una espressione curiosa. “Medicina alternativa”. Cosa significa? O funziona, e in questo caso è semplicemente medicina, oppure non funziona, e in questo caso è una truffa, non medicina alternativa.

Beta: Credo che il concetto sia: funziona, ma la medicina ufficiale non lo vuole ammettere, per ignoranza, pregiudizio oppure per il solito complotto delle multinazionali farmaceutiche.

Alpha: Già, le multinazionali…

Beta: Se ci rifletti un attimo, non ci sono altre possibilità:deve per forza essere un complotto delle multinazionali, del governo o di entrambi. Se parti dal presupposto che la medicina alternativa funziona, solo un complotto può spiegare l’ostracismo.

Alpha: E perché dovrei partire dal presupposto che la medicina alternativa funziona?

Beta: Semplicemente perché è così: leggi qui. – gli porge il giornale – Questa attrice si mantiene giovane grazie alle sanguisughe che, se non sbaglio, non fanno parte della farmacopea tradizionale.

Alpha: No, non risulta neppure a me,

Beta: E sicuramente ti ricorderai di quell’uomo d’affari che si mantiene giovane grazie a non so più che intruglio di erbe amazzoniche o himalayane. E vogliamo parlare dei fiori di Bach? Un amico di mio cugino soffriva il mal di mare, e adesso grazie ai fiori di Bach è sempre in crociera.

Alpha: Gli è passata la nausea con i fiori di Bach?

Beta: No: quel problema l’ha risolto viaggiando su navi molto grandi, che beccheggiano poco. I fiori di Bach gli permettono di pagarsi la crociera: ha aperto un’erboristeria.

Alpha: …

Beta: …

13 commenti su “Dialogo sulla razionalità (1 di 3)

  1. C’è pure una mia amica, oramai un po’ avanti con gli anni, che fa sistematicamente il bagno in una vasca piena di sangue di vergini, scannate per la bisogna, al fine di mantenere la pelle sempre giovane. Gliel’ha prescritto il medico omeopata. Si sa, quando lo ordina il dottore….

  2. ehi ma quando scrivi:
    “Alpha: Sì, credo anche io che si dica così. Si tratta, comunque, di una espressione curiosa. “Medicina alternativa”. Cosa significa? O funziona, e in questo caso è semplicemente medicina, oppure non funziona, e in questo caso è una truffa, non medicina alternativa.”
    In questo caso dovrebbero abolire tutte le scienze. O Scienza o Truffa… Troppo spericolato. Perchè pure le scienze evolvono, contraddicendosi.

  3. @Neuromancer: Perché?
    Se affermo che il tocco delle mie mani guarisce, o dico qualcosa di verificabile e verificato – ed è medicina – o dico qualcosa di non verificato e magari non verificabile – ed è truffa (o, se sono in buona fede, autoinganno).
    Il fatto che un secolo fa le proprietà terapeutiche del tocco delle mani fosse verificato e adesso, che abbiamo metodi diversi, non lo è più, mi sembra ininfluente.

  4. @Ivo: Il fatto che un secolo fa le proprietà terapeutiche del tocco delle mani fosse verificato e adesso, che abbiamo metodi diversi, non lo è più, mi sembra ininfluente.

    Beh, piuttosto opinabile la tua argomentazione. O meglio, paradigmatica. Al di là del fatto che il tocco della mano possa essere “miracoloso” quanto lo può essere (empiricamente) il placebo.

  5. @Neuromancer: Temo di non cogliere l’obiezione. Tieni conto che lì,ne dialogo immaginario, si parlava di medicina e medicina alternativa, ossia la presunzione di avere una pratica medica che funziona ma la medicina convenzionale non lo può capire.

  6. In questo caso sarebbero due “perplessità”. 1) la sedicente medicina alternativa ha una sua pratica che fuziona secondo i propri principi e metodi che magari la medicina ufficiale non “può” permettersi di capire. Potrebbe anche essere così con un atteggiamento critico anzichè paradigmatico. 2) direi che deriva dalla prima perplessità; perchè mai dici “ininfluente”? è un rischio che non puoi permetterti, se dai una occhiata alla storia di ogni scienza. inoltre è come se stabilissi che la medicina di oggi detenesse il primato scientifico rispetto alle conterranee meno ufficiali…
    Ripeto: il punto che mi lasciava dubbioso è quando nel tuo dialogo scrivi che se non funziona è una truffa. è un modo di argomentare davvero paradigmatico, oltre che sottilmente negligente. Molta farmacologia non funziona. Potrei allora secondo il tuo ragionamento dire che si tratta di truffa se non terrorismo. Ma è un grossolano errore. Appunto perchè le scienze cambiano, un po’ in meglio (un po’ in peggio), ma sempre contraddicendosi. Fortunatamente. complimenti per il blog.

  7. @Neuromancer:

    la sedicente medicina alternativa ha una sua pratica che fuziona secondo i propri principi

    Ripeto: o funziona o non funziona – non è che può funzionare sotto alcuni principi e non funzionare sotto altri.

    il punto che mi lasciava dubbioso è quando nel tuo dialogo scrivi che se non funziona è una truffa

    Ne convengo: quel passaggio è un po’ brusco, e truffa è da intendere in senso largo di qualcosa che viene spacciato, anche in buona fede, per funzionante e in realtà non funziona.

  8. Se applichi questo criterio, funziona o non funziona, anche alla medicina dei medici, ahiahiahi…. non sai quante brutte sorprese ti ritroveresti! Altro che truffa…..

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