Di conferenze creazioniste

Ho letto qualche resoconto della conferenza creazionista di Oktar Babuna di Milano.1
Non sono andato all’incontro milanese, ma tempo fa ero andato alla conferenza di Lugano. Ne avevo brevemente scritto sul blog, più un articolo (rimasto finora inedito) che riproduco qui di seguito.

Creazionisti a Lugano

C’è una qualche relazione tra fede religiosa e accettazione dell’evoluzionismo?
Nonostante il celebre paleontologo e convinto evoluzionista Sthephen J. Gould sostenesse che religione e scienza, occupandosi di cose diverse, non si possono contraddire (è la tesi dei non overlapping magisteria, magisteri non sovrapposti), una relazione c’è. Diverse ricerche mostrano una forte correlazione tra religione e accettazione dell’evoluzionismo. Se, negli Stati Uniti, l’80% di induisti e buddisti accetta l’evoluzionismo, cosa che avviene soltanto per l’8% dei Testimoni di Geova, non si può negare che un nesso tra i due magisteri esiste (i cattolici sono al 58%).
Bizzarrie americane che da noi non attecchiranno mai? Probabilmente sì, anche se qualche dubbio rimane. Secondo alcuni sondaggi (commissionati da anti-evoluzionisti, quindi poco affidabili), il 30% degli svizzeri respingerebbe l’evoluzionismo, mentre addirittura l’80% vorrebbe che, durante le lezioni di biologia, trovasse spazio anche il creazionismo. È forse basandosi su questi dati che Harun Yahya, creazionista islamico, ha deciso di portare il suo verbo in Canton Ticino, con diversi manifesti e una conferenza al palazzo dei congressi di Lugano.
La presentazione del dottor Oktar Babuna (Yahya si è limitato a un collegamento video) ha coperto un po’ tutti i miti e falsità degli anti-evoluzionisti, sfiorando in più occasioni il ridicolo. Darwin punto di riferimento di Marx, Lenin, Stalin, Hitler e Mussolini, causa diretta delle prime due guerre mondiali e responsabile di almeno 350 milioni di morti. A questo punto, conviene approfittarne e utilizzare Darwin come alibi per i propri errori e dimenticanze: non avete terminato in tempo la relazione, vi siete dimenticati del compleanno della persona amata e avete litigato con l’amico? Tutta colpa del naturalista britannico e delle sue falsità. Se riuscite a mantenere il serio cipiglio del dottor Babuna, potreste anche farcela. Cipiglio serio che il sottoscritto non è riuscito a mantenere, lasciandosi scappare una risata quando si è paragonata l’evoluzione dell’uomo dalla scimmia al rospo che, baciato dalla principessa, si trasforma in principe.
Come esempio della sfrontatezza delle manipolazioni, non si può non citare un video di Richard Dawkins, incapace di citare un solo caso di mutazione favorevole: l’etologo britannico stava semplicemente pensando a quale risposta fornire, ed è bastato mostrare unicamente la sua breve pausa di riflessione per concludere che tutto l’evoluzionismo è una ideologia falsificata dalla vera scienza.
Impossibile, nel breve spazio qui a disposizione, elencare tutti gli errori e le manipolazioni presentate con serietà dal relatore. Mi accontento di notare come in nessun testo di biologia si affermi che l’uomo si è evoluto dalla scimmia, dal momento che entrambi derivano da un antenato comune, come tutti gli esseri viventi, del resto. Possono simili discorsi fare davvero presa sul pubblico ticinese? Difficile crederlo, e le reazioni del pubblico in sala sembrano confermare questa sensazione. Tuttavia, il ritmo incalzante potrebbe insinuare qualche dubbio. È la tecnica delle televendite: stordire con una mole enorme di parole; alla fine non credi certo che mezz’ora al giorno di massaggiatore elettronico ti faccia diventare uno dei California Dream Men, ma almeno qualche etto lo si perderà per forza.
Un noto aforisma di Oscar Wilde afferma che la letteratura non viene letta, il giornalismo è illeggibile. Potremmo parafrasarlo così: la seria divulgazione scientifica non viene letta, la pseudoscienza è illeggibile.

  1. Ocasapiens: Lo scettro di Otkar è una pizza, Oggi Scienza: Che noia, li turchi!, Query: Creazionisti turchi a Milano, il resoconto. []

13 commenti su “Di conferenze creazioniste

  1. “Mi accontento di notare come in nessun testo di biologia si affermi che l’uomo si è evoluto dalla scimmia, dal momento che entrambi derivano da un antenato comune”.

    Questo è vero se riferito alle scimmie oggi viventi, ma naturalmente l’uomo deriva da primati estinti, e quindi a tutti gli effetti da scimmie.

  2. @Giuseppe: Giusto – se chiamiamo “scimmie” questi primati estinti. Per i creazionisti “scimmie” sono fondamentalmente scimpanzé e gorilla attualmente esistenti…

  3. Sì, appunto. Comunque direi che li dobbiamo chiamare “scimmie” per forza: le scimmie (estinte o viventi) sono per definizione i Simiiformes, un infraordine dei Primati, a cui senza dubbio appartenevano gli immediati antenati dell’uomo.

  4. Il tipo a Milano ha detto le stesse cose, in una conferenza durata 1 ora e 20 e di una noia mortale. Ha infilato tante falsità nello sproloquio che secondo me è da Guinness dei primati (i record, non le scimmie). Ti basti solo dire che ha detto che lo squalo balena è un mammifero marino. Il resto segue.

  5. “Questo è vero se riferito alle scimmie oggi viventi, ma naturalmente l’uomo deriva da primati estinti, e quindi a tutti gli effetti da scimmie.”

    L’uomo è un primate, quindi una scimmia, in senso stretto. “A naked ape”.

  6. Una volta si dubitava dell’eliocentrismo, oggi si dubita dell’evoluzionismo.

    Darwin (che non conosceva il DNA) aveva teorizzato la parentela dell’uomo con le scimmie. Oggi sappiamo che aveva ragione: l’uomo e lo scimpanzé hanno il 96% del DNA in comune. Dubitare, oggi, dell’evoluzionismo, è come dubitare dell’eliocentrismo: un’idiozia.

    La religione è compatibile con la scienza? Sono state scritte biblioteche, qui. Osservo solo alcune cose.

    1.
    Se solo l’8% dei TdG crede all’evoluzionismo, qualche conflitto tra scienza e religione ci deve essere, come minimo. Con buona pace di chi sostiene la perfetta compatibiltà tra scienza e religione: dovrebbe cominciare a studiarsi Galileo.

    2.
    Tutte le volte che scienza e religione sono entrati in conflitto su un fatto sperimentabile, la religione ha sempre perso, è stata smentita e “costretta” a correggersi.

    3.
    La religione, a differenza della scienza, può fare quello che vuole: se un’affermazione religiosa viene smentita dai fatti, si può sempre dire che quell’affermazione era metaforica, poetica. La religione non è falsificabile, la scienza sì. Comodissimo, per la religione.

  7. @Marco Ferrari: Solo un’ora e venti? A me era sembrata molto più lunga, la conferenza luganese.

    @Kirbmarc: È appunto quello il problema fondamentale di questi qui: che l’uomo sia un animale come gli altri.

    @Lorenzo Pantinieri: Dissento sul terzo punto: alcune religioni fanno affermazioni “empiriche” sottolineandone la natura non metaforica –  affermazioni perfettamente confutabili. E lo sanno.

  8. Volevo precisare che per quanto riguarda il rapporto di percentuale dei TDG che credono all’evoluzione transpecie non può assolutamente essere l’8% ma è esattamente lo 0%.

    La nostra è una scelta basata su due pilastri:

    1) le Sacre Scritture
    2) i fenomeni fisici osservabili attorno a noi;

    il tutto mediato dalla logica matematica.

    Un’altra precisazione:
    non rientriamo nella definizione di “creazionisti” basilarmente poiché questi ultimi insistono su una creazione limitata a 6 giorni di 24 ore. Dallo studio della Bibbia si può evincere che il termine ebraico originale contenuto nella Genesi non è esattamente identico a quello italiano, potendo (quello ebraico) includere periodi di tempo molto più vasti (anche dell’ordine di migliaia d’anni).
    Potremmo essere definiti, con un neologismo, “creazioniti”, cioè assertori del “creazionesimo”,che può essere definita l’idea che l’universo sia stato creato da un essere supremo sovrumano e da Lui controllato.

  9. @Saro Fedele: Ti ringrazio per le precisazioni… evidentemente, se l’8% dei testimoni di Geova “crede” nell’evoluzionismo, anche tra loro ci sono “Testimoni di Geova adulti”…
    Sulla definizione di creazionismo: è un problema già venuto fuori nei commenti a vecchi articoli. Alla fine, basta mettersi d’accordo sul significato di creazionismo, e la tua proposta di distinguere tra creazionismo e creazionesimo non è male.

  10. Son contento che hai apprezzato il distinguo.

    In tutti i casi sono convinto che tutti coloro che – spero con atteggiamento sincero – si avvicinano alla questione “Dio” con mente aperta (cioè senza pregiudiziali che li ostacolerebbero comunque nel caso la loro ricerca li porterebbe alla conclusione che un Creatore esiste) devono affrontare un problema a monte che raramente affrontano, o perché non scorgono o perché, pur scorgendone l’importanza hanno timore d’affrontarlo.
    Di che parlo?
    Del problema dell’ontologia individuale.

    Troppo spesso si sentono atei dichiarati (al riguardo scrissi una lettera-trattato persino a D’Arcais il quale non si degnò nemmeno di rispondermi) che sfidano (frequentemente con tono di sberleffo) coloro che credono in un Dio Creatore a presentare loro la “dimostrazione scientifica” che Egli esiste, dimenticando che per aver diritto logico di formulare una tale domanda è necessario aver risolto una domanda gerarchicamente (a livello di logica formale) precedente e che è (immaginala riferita ad una data persona che chiameremo “A”:
    Una qualsiasi persona (non-“A”) ad “A”: “Quale dimostrazione scientifica hai presentato a te stesso per dimostrare la tua esistenza?”
    Ora, se sei avvezzo alla logica formale, comprenderai facilmente come “A” non può offrire a se stesso alcuna “dimostrazione scientifica” della sua personale esistenza. Né vale ad alcunché il motto di Pascal “cogito ergo sum” poiché, come hai molto probabilmente già valutato, pecca di ricorsività e quindi non può essere assolutamente utilizzato come argomento di sostegno all’assunto da confermare.
    Così, se “A” non può dimostrare a se stesso, con il “metodo scientifico”, la sua stessa esistenza come può pretendere per logica che il “metodo scientifico” possa essere idoneo a dimostrare l’esistenza (o la non esistenza) di un’ipotetico ente ESTERNO ad “A” stesso?

    Ergo, l’eventuale dimostrazione dell’esistenza di un Dio Creatore non può passare attraverso il crudo e nudo “metodo scientifico”, almeno per come si comprende comunemente sia.

  11. Trovo molto strano che gli evoluzionisti si riferiscano alla sola trasformazione del mondo animale.Ma i vegetali saranno mica animali falliti? Se non è così chi li ha fatti?In tutto ciò che vegeta c’è un’anima,poichè è soggetta alla nascità,allo sviluppo,all’adattamento ed alla morte.Essa segue un processo che richiede una mente autonoma o programmata come lo è il computer.Per crescere deve assimilare le sostanze della terra.Per vivere deve adattarsi alle variazioni climatiche e,quando ci riesce,combattere i parassiti ed altri avversari.Riferendoci all’uomo,la Chiesa (non i testimoni di Geova,i quali sono fanatici) trova compatibile l’evoluzionismo con l’Antico Testamento,poichè ritiene possibile interpretare che Dio abbia fatto l’uomo di terra (infatti quando muore diventa terra)con l’inserimento dell’anima in una scimmia( che anch’essa diventa terra quando muore).Naturalmente ora l’uomo è superiore alla scimmia perchè l’anima (il soffio di vita del Creatore)gli permette di evolversi,di chiedersi da dove vengo,perchè esisto e dove vado.Lo rende libero anche di agire contro la sua natura,al contrario dell’animale che segue alla lettera il suo istinto per come è stato programmato,ripetendo esattamente i suoi comportamenti di generazione in generazione. Quello che non comprendo è accanirsi a sostenere sia il creazionismo che l’evoluzionismo a tutti i costi,poichè sono entrambe teorie non dimostrabili completamente.Trovo però una grossa lacuna nella teoria evoluzionista,poichè si fà partire dal mondo già fatto,considerando il primo essere vivente nato dall’acqua.Quale risposta può avere riguardo il caos preesistente al big bang? certamente era materia fluttuante nello spazio che ha ubbidito al primo fiat del Creatore. Diversamente è più coerente pensare che il caos fosse lo stesso Creatore che abbia deciso di operare,anche se il mio credo è diverso.

  12. Caro Ivo,non vorrei sembrare presuntuoso,ma trovo incompatibile con la ragione far partire il “caso” a mondo già fatto,perchè l’evoluzionismo si occupa della vita a partire dalla prima cellula vivente (che non ha cominciato a vivere per sua scelta).L’evoluzionismo non risponde alla domanda sulla creazione o no,perchè quando sulla terra è giunta la vita il mondo era già predisposto (da chi?)in modo che la vita potesse iniziare e svilupparsi.Non penso che il “caso” possa programmare un mondo tanto complesso e meraviglioso.Non si considera che le leggi di natura,numerosissime,che determinano tutto l’equilibrio del cosmo,esistano per volontà del caso,che,in questo…caso,sarebbe il creatore,quindi Dio.

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