Curiosità costituzionali

Curiosa la storia recente dell’articolo 72 della costituzione federale svizzera.
Iniziamo dai primi due capoversi:

1. Il disciplinamento dei rapporti tra Chiesa e Stato compete ai Cantoni.
2. Nell’ambito delle loro competenze, la Confederazione e i Cantoni possono prendere provvedimenti per preservare la pace pubblica fra gli aderenti alle diverse comunità religiose.

Fino al 2001 l’articolo aveva un terzo capoverso:1

3. L’istituzione di diocesi sottostà all’approvazione della Confederazione.

Si sa, meglio non fidarsi dei cattolici.

Per circa otto anni l’articolo 72 è rimasto di soli due capoversi. Con la votazione popolare di ieri, 29 novembre 2009, si è tornati a tre capoversi:2

3. L’edificazione di minareti è vietata.

Si sa, meglio non fidarsi dei musulmani.

  1. L’articolo è stato abrogato nella votazione popolare del 10 giugno 2001. []
  2. Può un articolo sulla religione non essere uno e trino? []

11 commenti su “Curiosità costituzionali

  1. Musulmani e cattolici… difficile dire cosa sia peggio. Tuttavia certe chiese sono assai più belle dei minareti più significativi.
    In ogni caso li svizzeri sanno sempre cascare in piedi…

  2. Le religioni, per come sono strutturate, pongono problemi di convivenza molto difficili da risolvere.

    Un cattolico (ipersemplificando) dice: “parlo a nome di dio, dispongo di Verità non negoziabili”. Un musulmano “tutte balle, sono *io* che parlo a nome di dio, e sono le *mie* le Verità (diverse dalle tue!) non negoziabili”. (E così via, per tutte le centinaia di religioni esistenti.)

    La convivenza tra queste posizioni sotto uno stesso tetto è ardua… O ci si ignora, o ci si prende a bastonate, o si fa finta di dialogare.

    Dico “si fa finta” perché in un dialogo vero bisogna essere disposti a cambiare opinione (Socrate gioiva addirittura di soccombere in una disputa, felice di aver imparato qualcosa), ma non mi pare che le religioni avanzino *argomenti*: a una religione, in ultima analisi, si crede *per fede* (se no che religione sarebbe?).

    Duri problemi di convivenza: le vicende dei minareti elvetici, del crocifisso in classe, fino ad arrivare alle innumerevoli guerre di religione che hanno infestato il nostro pianeta (nello spazio e nel tempo) stanno lì a dimostrarlo.

  3. P.S. Per Zar. Certe chiese sono belle, come sono belli certi templi “pagani”, certi templi buddisti e certe moschee. Personalmente, trovo alcune moscheee (la moschea blu di Istanbul, per esempio), con i loro minareti, più belle di molte chiese…

  4. Ok! Sei stato “giornalisticamente corretto”. Però limitare la tua personale osservazione alla battuta più che carina dell’ uno e trino, è un po’ poco, speravo in una analisi sulle caratteristiche “elvetiche” che da quanto compresi a suo tempo giustificassero questi comportamenti. Io in Svizzera ci sono passato una volta più di vent’anni fa e passato un pomeriggio a St Moritz (a comprare cioccolato come se in Italia non ce ne fosse di cioccolato svizzero) una decina di anni fa. Troppo poco. Facci sapere tu qualcosa!

    Un Sorriso

  5. @Lorenzo “Socrate gioiva addirittura di soccombere in una disputa, felice di aver imparato qualcosa”, anche Voltaire mi pare dicesse una cosa del genere. Sì Lorenzo, hai ragione su tutto, tranne che sui tempi buddisti: come sai il buddismo non è una religione, è infatti non soggiace a quei fondamentalismi di cui sopra. E inoltre la moschea di cui parli è senz’altro bella, ma è una, di chiese stupende ce ne sono a centinaia… ovvio che non lo dico per difendere il cristianesimo, ci mancherebbe! però per attenerci all’aspetto estetico-architettonico la partita finisce 100 a 1.
    il più cattivo ehi, io una caratteristica degli elvetici l’ho detta: sanno cadere sempre in piedi! 🙂

  6. Per Zar. Ci andrei pianino, a dire che il buddismo non è una religione.

    Ho letto qualcosa sul buddismo, pochissimo per la verità, e mi pare che anche lì si trovi una (balzana, per quanto mi riguarda) “visione del mondo” non troppo diversa da quella di altre religioni, come per esempio l’induismo.

    Bisognerebbe chiederlo ai buddisti, se pensano che la loro sia o meno una religione. Non possiamo dirlo noi, che buddisti non siamo.

    Se no, facciamo come sua santità giovanni paolo ii, che nel suo “varcare la soglia della speranza” distribuisce il bollino blu a tutte le altre religioni:

    “Il paganesimo? Beh, quella è una religione falsa! L’islam? Pure. I cristiani protestanti? No, troppo lontani da cristo. Gli ortodossi? Già meglio, quelli sono recuperabili [che per lui vorrà dire che si possono annettere al cattolicesmo]. Gli Ebrei? Beh, qualcosina di buono, a cercar bene, c’è [vorrei vedere: la bibbia cattolica coincide in parte con quella ebraica]. Il buddismo? Ma quella non è nemmeno una religione!”.

    Un’analoga tiritera si ha nell’ineffabile “ipotesi su gesù” di messori. Alla fine vittorio prende in esame tutte le religoni. In tre pagine le smonta tutte (meno una, si capisce): “questa religione è in declino, questa è falsa, questa è in crisi, quest’altra è incompleta, questa tra qualche anno sparirà”.

    Insomma, se ne salva sempre e solo una.

    Indovina un po’ quale? 😉

    ____
    Quanto al giudizio estetico su chiese, moschee, sinagohe, e via discorrendo: è una questione di gusti, mi pare evidente!

  7. P.S. A proposito!

    http://www.lorenzopantieri.net/LaTeX.html

    Nella foto che vedete, che rappresenta IMHO uno scenario paradisiaco, notate la chiesa (in fondo alla foto) e la moschea con minareto (al centro)…

    Qui siamo a Kastellorizo, in Grecia (paese a maggioranza cristana ortodossa, con tanto di croce sulla bandiera); la costa che si vede sullo sfondo (in cima alla foto), invece, è quella di Kash, Turchia (paese islamico, con mezzaluna e stella d’ordinanza sulla bandiera).

    Non mi ero mai accorto che questa foto fosse così mistica… 😉

  8. @Zar: Se ci affidassimo al criterio estetico, dovremmo demolire buona parte delle città e respingere almeno la metà delle domande di costruzione.
    PS: Non ho trovato traccia del commento sparito

    @Lorenzo: La convivenza è difficile, e proprio a questo serve lo stato: a trovare un accordo per la convivenza.

    @Galliolus: Veramente mi sembra che sia la chiesa che l’UAAR siano abbastanza spaccati al loro interno… Non vanno d’accordo con se stessi, figurati con l’acerrimo nemico!

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