Qualche giorno fa mi trovavo a Milano e, nella stazione della metropolitana di Missori, un manifesto pubblicitario ha attratto la mia attenzione.
Un manifesto abbastanza brutto, ma ad avermi colpito non sono state né la scarsa estetica né la scarsa grammatica, bensì l’immagine positiva che si è voluta dare al DNA, molecola la cui cattiva fama, evidentemente, si limita agli OGM.
L’idea – immagino – è quella di fare una qualche analisi genetica e, in base ai risultati, proporre una dieta o un programma di esercizi che “la scienza” ha dimostrato efficaci negli individui geneticamente affini.1
Questa idea, o meglio questo prodotto commerciale, si può presentare in due maniere diverse.
La prima dà la colpa al DNA:
Non è colpa tua se, nonostante i tuoi sforzi, le maniglie dell’amore non sono sparite: è il destino o, per essere precisi, il tuo DNA che ti impedisce di avere un fisico atletico. La tua è sfortuna. Ma con il nostro aiuto puoi fregare il destino, cioè il DNA, e avere finalmente il fisico di un attore di Hollywood (nota in piccolo: non garantiamo se Brad Pitt o Danny de Vito).
La seconda, che poi è quella scelta dal manifesto, dà il merito al DNA:
Non sei riuscito a liberarti delle maniglie dell’amore? È perché finora non conoscevi bene te stesso. Ma adesso, grazie al nostro aiuto, puoi scoprire la tua vera natura e – sapere è potere – modellare il tuo corpo come quello di un attore di Hollywood (stessa nota in piccolo di prima).
Il messaggio del manifesto potrebbe essere parafrasato così: “Fai un test del DNA, conosci te stesso e diventa ciò che sei”.
Un messaggio nel quale il DNA è, appunto, un elemento positivo: il nostro patrimonio genetico è il bene, anche se ci sono le maniglie dell’amore. Del resto, contrariamente agli organismi geneticamente modificati, si tratta di DNA naturale, non artificiale…
- Ho qualche dubbio sulla scientificità di tutto ciò, ma sono solo un filosofo che una volta ha sfogliato un manuale universitario di genetica. [↩]
Un commento su “Conosci te stesso con il test del DNA”