11 commenti su “Come non essere d’accordo?

  1. Il termine “senso” è uno dei più belli che io conosca.
    Raramente è possibile attibuire ad un unico termine così tanti significati, ed in particolare alcuni che alla fine sono auto inglobanti o ricorsivi.

    Uno dei più divertenti è quello relativo al “senso” come verso di una direzione. Proprio a questo mi è venuto da pensare leggendo la vignetta, che trovo gustosissima.

    In termini più generali sosterrei che “nulla” ha un senso, in primis potrei dire il tempo: recentemente ho gustato (è il termine che ritengo più appropriato) un libricino di Bellone Qualcosa, là fuori. Come il cervello crea la realtà. Torino, Codice Edizioni, 2011. ISBN 9788875781910.” che partendo (anche) da tale assunto costruisce un interessante modo di vedere il mondo.

    Scegliendo altri significati (o sensi) del termine “senso” potremmo appunto indicarlo in modo teleologico piuttosto che causale (per i meno esperti anch’io per un tratto della mia vita pensavo che fossero la stessa cosa, ma fondamentalmente è una cosa legata la discorso del “verso” del tempo di cui già “annoiato” sopra)
    In tal caso (o senso) potrei essere d’accordo con il dissenso di @Galliolus.
    A meno che lui non si riferisca al commento sprezzante di @ugolino. Diciamo (mi sembra un convegno di politici) che ciò che è riduttivo, minimale e poco ambizioso potrebbe essere un buon inizio, mentre la vignetta non mi sembra applicabile a tali categorie.

    … ma su tutto ciò mi riservo di intervenire in un altro momento …

    Un Sorriso

  2. @ugolino: Si vede che mi accontento di poco.

    @Galliolus: Nel fumetto si affermano due cose: esistono cose che non hanno senso; io sono una di queste. Non concordi con la prima o con la seconda?

    @il più cattivo: Quale è il senso del tuo commento? 😉

  3. La prima mi sembra vera: le zanzare, le danze tektonic, facebook… Solo che, più modestamente, direi: esistono cose delle quali non comprendo il senso.

    La seconda è evidentemente una bestialità. L’idea che possano esistere persone senza senso è di una violenza esorbitante: è una frase che starebbe bene in bocca ad uno Stalin, o ad uno di quegli sventurati che, non trovando altro senso alle loro misere vite, si fanno saltare in aria nel bel mezzo del mercato rionale. Può sembrare una affermazione accettabile solo perché è detta in prima persona: io non ho senso fa tutto un altro effetto di tu non hai senso o tua moglie non ha senso. Io non ho senso può forse esprimere uno stato depressivo, o più probabilmente il desiderio che qualcuno ti dica non è vero!; nel contesto della vignetta voleva forse esprimere umiltà, autoironia e capacità di non prendersi troppo sul serio, atteggiamenti che apprezzo moltissimo. Sarebbe stato più chiaro (e più divertente, credo) scrivendo qualcosa come il mio blog non ha senso. Avrebbe creato un bel paradosso scrivendo questa vignetta non ha senso. Scritta così mi comunica solo una grande amarezza.

  4. @Galliolus: mi sembra che tu stia sposando la versione causale… niente di male….
    Soprattutto se si vuole utilizzarlo per perorare la causa della nostra limitatezza e della inadeguatezza dei nostri mezzi nel discernere l’altrui. Quello che mi azzarderei a contestarti, se me ne è lasciato il permesso, è l’idea che ciò che non gradiamo (salvo per gli “esseri superiori”) possa essere senza senso (aggiungerei senso estetico). Chi mi ha già letto dovrebbe aver capito dove sto parando (ovvero il senso del mio ulteriore intervento) cioé che categorizzare (l’essenzialità: altro “senso”) su queste basi non è “un bel vedere” e rischieresti tra l’altro di patire fine analoga.

    @ Ivo: il “senso” del mio “primo” intervento? Ovviamente un “senso vietato” o più pragmaticamente un “senso interdetto” 😉 🙂 anche se forse citando Carrol non posso certo io giustificare me stesso, vedendo voi chiaramente che io non sono me stesso!

    Un Sorriso
    (e buone festività)

  5. @Galliolus: Adesso capisco cosa intendi.
    La mancanza di senso – tralasciando le insondabili intenzioni dell’autore della vignetta e prendendo una sbandata filosofica, ché il blog lo permette e anzi lo incoraggia – è un vuoto, si può essere tristi perché il vuoto non è bello, ma si può anche esser felici perché il vuoto ci lascia la libertà di riempire lo spazio come meglio crediamo.
    Ecco, a me piace l’idea di non avere senso perché lascia la libertà, e la responsabilità, di riempire questo vuoto. Capisco che, allo stesso tempo, questo vuoto lasci un po’, e magari anche non solo un po’, spaesati e sconcertati.

  6. Se capisco la metafora: cercare di riempire il vuoto vuol dire cercare il senso? Se è così, sono completamente d’accordo con te. Altro è dire che il senso non lo possiedo e quindi lo cerco, altro è dire che il senso non esiste.

  7. @Galliolus: lo cerco o lo costruisco, dove la costruzione non implica minor valore. Per dire, una casa, costruita, per me vale di più di una grotta, trovata.

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