Chi l’ha scritto

Chi l’ha scritto?

Io non vedo nessuna necessità di uccidere un cittadino, se non quando la sua morte possa distogliere gli altri dal commettere delitti, motivo per cui la pena di morte si può considerare giusta e necessaria.

Citazione leggermente modificata per impedire di scoprire l’autore ricorrendo all’onnisciente Google.

Se non vedete la scheda, andate qui per votare.

10 commenti su “Chi l’ha scritto

  1. Io ho votato Castelli. Ma google non è così fesso, e con un po’ di parole chiave si risale subito all’autore. Sono molto sorpreso.

  2. Ma ovviamente non si può commentare fino a votazione finita? ahahahah
    altrimenti si rischia di influenzare?
    [parte censurata dall’amministratore per non fornire aiuti]
    ahahahaha
    bye

  3. Non ne ho la più pallida idea. Però, per render più intrigante il quiz, avrei messo tra le opzioni anche Mastro Titta.

  4. @tomate: Mi accontento di aver reso l’identificazione dell’autore un po’ più complicata di un semplice copia e incolla.
    Sì, è una sorpresa.

    @paopasc: Scusa, ma ho dovuto cancellare la (bella) battuta: aiutava troppo!

    @Zar: Ovviamente. E scusa per la censura.

    @Marcoz: Non lo conoscevo, e purtroppo è tardi per rimediare. Sarà per la prossima volta.

  5. Altro “cittadino” al di sopra di ogni sospetto:

    “Troveranno, come in Patria, a ogni tratto le vestigia dei grandi antenati. Anche là è Roma. E Rumi saranno chiamati. Il che sia augurio buono e promessa certa. Si: Romani. Si: fare e soffrire da forti. E soprattutto ai popoli che non usano se non la forza, imporre, COME NON SI PUO’ FARE ALTRIMENTI, MEDIANTE LA GUERRA, LA PACE.”

    Giovanni Pascoli: La grande proletaria si è mossa, in “Patria e umanità” (sic!) -postuma raccolta, 1914, ma scritta al tempo dell’ avventura libica-
    Chiedo scusa per il leggero “fuori tema”.

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