Curiosità costituzionali

Curiosa la storia recente dell’articolo 72 della costituzione federale svizzera.
Iniziamo dai primi due capoversi:

1. Il disciplinamento dei rapporti tra Chiesa e Stato compete ai Cantoni.
2. Nell’ambito delle loro competenze, la Confederazione e i Cantoni possono prendere provvedimenti per preservare la pace pubblica fra gli aderenti alle diverse comunità religiose.

Fino al 2001 l’articolo aveva un terzo capoverso:1

3. L’istituzione di diocesi sottostà all’approvazione della Confederazione.

Si sa, meglio non fidarsi dei cattolici.

Per circa otto anni l’articolo 72 è rimasto di soli due capoversi. Con la votazione popolare di ieri, 29 novembre 2009, si è tornati a tre capoversi:2

3. L’edificazione di minareti è vietata.

Si sa, meglio non fidarsi dei musulmani.

  1. L’articolo è stato abrogato nella votazione popolare del 10 giugno 2001. []
  2. Può un articolo sulla religione non essere uno e trino? []

Neuroparadigma

Ho recentemente letto Neuro-mania di Paolo Legrenzi e Carlo Umiltà.
Un saggio interessante sulla diffusione delle neuro-discipline (giusto per citare le più famose: neuroetica, neuroeconomia, neuroteologia).
Secondo i due autori la descrizione degli eventi cerebrali non è sufficiente a comprendere gli eventi psichici. Come recita il sottotitolo del libro: il cervello non spiega chi siamo. Continua a leggere “Neuroparadigma”

Del valore della tradizione

Alcune persone hanno giustificato la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche in quanto tradizione. Non mi è chiaro se la tradizione sia il cristianesimo, il crocifisso o la presenza del crocifisso in un’aula scolastica, ma poco importa.

In molti hanno criticato questo argomento sostenendo che l’appello alla tradizione non è un argomento.
Io credo sia più corretto dire che l’appello alla tradizione sia un argomento incompleto. Continua a leggere “Del valore della tradizione”

Maestoso andante (dalla Sonata per pianoforte n. 12)

Ludwig van Beethoven, Sonata per pianoforte n. 12 op. 26, III. Maestoso andante, marcia funebre sulla morte d’un eroe.

Come un dente d’avorio

Come le donne si servono di denti d’avorio quando mancano loro quelli naturali e, invece del loro colorito vero, se ne fabbricano uno con qualche sostanza estranea; come si fanno cosce di drappo e di feltro e rotondità di cotone e, come tutti vedono e sanno si abbelliscono di una bellezza falsa e presa a prestito, così fa la scienza (e persino il nostro diritto, si dice, ha finzioni legittime sulle quali fonda la verità della sua giustizia); essa ci dà in pagamento e per postulati quelle cose che essa stessa ci insegna essere invenzioni: poiché quegli epicicli, eccentrici, concentrici di cui l’astrologia si giova per regolare il moto delle sue stelle, ce li dà per il meglio che essa abbia saputo inventare in questo campo; come, del resto, anche la filosofia si presenta non ciò che è, o ciò che essa crede, ma ciò che essa fabbrica e che ha maggior verosimiglianza ed eleganza.

Michel de Montaigne, Saggi, Libro II, capitolo XII (trad. it. p. 708)

Dare a Cesare quel che è di Cesare

risultati

L’autore misterioso altri non è che Cesare Beccaria.
La citazione completa, tratta ovviamente da Dei delitti e delle pene, con in corsivo la parte estrapolata e modificata, è:

La morte di un cittadino non può credersi necessaria che per due motivi. Il primo, quando anche privo di libertà egli abbia ancora tali relazioni e tal potenza che interessi la sicurezza della nazione; quando la sua esistenza possa produrre una rivoluzione pericolosa nella forma di governo stabilita. La morte di qualche cittadino divien dunque necessaria quando la nazione ricupera o perde la sua libertà, o nel tempo dell’anarchia, quando i disordini stessi tengon luogo di leggi; ma durante il tranquillo regno delle leggi, in una forma di governo per la quale i voti della nazione siano riuniti, ben munita al di fuori e al di dentro dalla forza e dalla opinione, forse piú efficace della forza medesima, dove il comando non è che presso il vero sovrano, dove le ricchezze comprano piaceri e non autorità, io non veggo necessità alcuna di distruggere un cittadino, se non quando la di lui morte fosse il vero ed unico freno per distogliere gli altri dal commettere delitti, secondo motivo per cui può credersi giusta e necessaria la pena di morte.

Per il marchese Beccaria la pena di morte può essere ammessa per questioni di ordine pubblico (anche se limitatamente ad alcune situazioni particolari, come le rivoluzioni e le rivolte) e per deterrenza. Continua a leggere “Dare a Cesare quel che è di Cesare”

Ho visto cose che voi umani

UFO (fotografia tratta dal sito internet del CUSI)UFO (fotografia tratta dal sito internet del CUSI. (In caso di violazione del diritto d’autore, contattatemi per la rimozione.)

Ieri sono andato a una conferenza sugli avvistamenti di UFO.
Avvistamenti, con tanto di fotografie, e pure qualche incontro ravvicinato. Oltre a irradiazioni energetiche di tipo sconosciuto, cerchi nel grano, documenti militari (non più) riservati, e così via.

Chi racconta di aver assistito a questi eventi non ha vita facile. Nella parole della moderatrice: omertà, soggezione, intimidazioni.

Sono uscito dalla conferenza con un terribile dubbio: quanto è corretto prendersi gioco di queste persone? D’altra parte, quanto è corretto il provare compassione per chi, in una foto scattata abbondantemente al di là del buon senso fotografico, vede in una macchia una struttura di matrice non terrestre?

Chi l’ha scritto

Chi l’ha scritto?

Io non vedo nessuna necessità di uccidere un cittadino, se non quando la sua morte possa distogliere gli altri dal commettere delitti, motivo per cui la pena di morte si può considerare giusta e necessaria.

Citazione leggermente modificata per impedire di scoprire l’autore ricorrendo all’onnisciente Google.

Se non vedete la scheda, andate qui per votare.

Causa ed effetto

C’è una leggera scossa di terremoto. Un sasso si stacca dalla montagna, rotola lungo un pendio finché urta contro il vetro di una finestra, rompendolo.

Quale è la causa della rottura del vetro?1
Il terremoto? Il sasso? La forza di gravità? La fragilità del vetro? La posizione della finestra?
Tutti quanti sono “eventi” necessari perché il vetro si rompa, e trovo difficile isolarne uno in particolare e dire: ecco, questa è la causa. Continua a leggere “Causa ed effetto”

  1. L’esempio è del fisico Giuliano Toraldo di Francia, ma non sono in grado di citare il riferimento esatto. []

Dio c’è, e guarda CSI

Una buona parte del codice genetico contenuto nei nostri cromosomi è spazzatura (Junk DNA) o, per essere più fini, DNA non codificante.

Perché un simile spreco?
Domanda priva di senso per un evoluzionista: il risultato della selezione naturale è, nella migliore delle ipotesi, subottimale.
Un problema interessante per i sostenitori dell’Intelligent Design, che infatti non mancano di gioire di fronte a ogni ipotesi sull’utilità del DNA spazzatura.

Oggi ho scoperto che per le analisi forensi viene utilizzato proprio il DNA spazzatura. Il famoso CODIS (Combined DNA Index System), il database che contiene le informazioni genetiche delle persone e che vediamo in azione nei telefilm polizieschi, contiene informazioni sul DNA non codificante. Non ho ben capito se per questioni di efficacia (immagino che, essendo trasparente alla selezione naturale, abbia una variabilità genetica maggiore del dna codificante) o di privacy (impossibilità di ricostruire caratteristiche fisiche o psicologiche, comprese le malattie, del soggetto schedato).

Comunque, il DNA spazzatura viene utilizzato per identificare le persone: quale migliore dimostrazione del lungimirante disegno di Dio?