Una risata vi diverità

Il 26 febbraio 2005 si è svolto alla libreria Feltrinelli di Napoli un interessante incontro con Daniele Luttazzi su Woody Allen e sulla differenza tra comico, umoristico e spiritoso.

Se per voi questi tre termini sono sinonimi, allora conviene ascoltare quanto ha raccontato Luttazzi: la registrazione (purtroppo di non ottima qualità) è disponibile sul blog del popolare comicoo.

Scrivere per scrivere

Una delle tesi sviluppate da Ferraris in Dove sei? riguarda il rapporto tra scrittura e comunicazione.
Indubbiamente la scrittura serve a comunicare: una lettera, uno sms, un appunto lasciato al partner sul frigorifero sono indubbiamente tutte comunicazioni scritte. E tutte comunicazioni che potrebbero più o meno agevolmente avvenire oralmente: una telefonata, un messaggio sulla segreteria telefonica. Continua a leggere “Scrivere per scrivere”

Filosofia della vacuità

Frankfurt_StronzateHarry G. Frankfurt; Stronzate. Un saggio filosofico; Rizzoli, 2005

I sinonimi, si sa, non sono mai assoluti: difficilmente una parola può sostituirne un’altra in tutti i contesti possibili, e anche se potesse, non lo farebbe con la stessa peculiare impronta del termine originale.
Così puoi cercare di cavartela parlando di fesserie, sciocchezze, stupidate o cavolate, ma il termine stronzate rimane comunque insostituibile, e quindi tanto vale rassegnarsi: Harry G. Frankfurt, serio professore di filosofia morale a Princeton, ha scritto un breve saggio filosofico sulle stronzate (in inglese Bullshit). Continua a leggere “Filosofia della vacuità”

Ontologia in movimento

Copertina_Ferraris_Dove_SeiMaurizio Ferraris; Dove sei? Ontologia del telefonino; Milano, Bompiani, 2005

Il titolo dell’ultimo lavoro di Maurizio Ferraris è parziale: non si tratta soltanto di una ontologia del telefonino ma anche, e soprattutto, una ontologia a partire dal telefonino.
L’ontologia si occupa di ordinare e descrivere tutto quello che c’è o, per usare un linguaggio più filosofico, che esiste.
Iniziamo dalla prima questione: che tipo di oggetto è il telefonino? L’intuizione di Ferraris, debitore in questo a Derrida, è che il telefonino non è una semplice estensione del telefono, non è uno strumento legato esclusivamente alla dimensione orale: il telefonino è essenzialmente una macchina da scrivere. Continua a leggere “Ontologia in movimento”

Storia

Una piccola riflessione sul passato. E sul suo buon uso.

Se una gioventù ambiziosa preferisce considerare la storia come qualcosa di molesto, piuttosto che di appagante, perché essa vorrebbe poter iniziare un’epoca nuova o addirittura l’epoca di un mondo primigenio, accade invece che coloro i quali sono più avanti nella cultura e negli anni dichiarino la loro viva gratitudine per ciò che di buono, di utile e pratico hanno ricevuto dagli uomini che li hanno preceduti.

J. W. Goethe, La storia dei colori, 1810 (trad. it. di Renato Troncon)

Buon Compleanno

Il 23 ottobre il mondo festeggia 6008 anni. Dio avrebbe infatti creato il cielo e la terra questo stesso giorno nel 4004 a.C., secondo i calcoli effettuati dall’arcivescovo James Ussher nel 1650.
I conti sono stati fatti leggendo la Bibbia con uno spirito molto diverso da quello con cui la leggono oggi i nostri vescovi. Per fortuna.

Dove siamo?

Marc_Auge_NonluoghiMarc Augé; Nonluoghi, introduzione a una antropologia della supermodernità; Milano, elèuthera, 1993

Un luogo è uno spazio geografico peculiarmente caratterizzato.
Un panettiere è un luogo, non soltanto perché si possono comprare i panini al latte ma non le mele, ma soprattutto perché solo in quella panetteria lì si può trovare la focaccia croccante e c’è la commessa carina (o il commesso carino, se si preferisce) che mi sorride sempre.
Anche un cinema è un luogo: i film sono gli stessi un po’ ovunque, ma solo in quel particolare cinema ci sono le poltrone comode e c’è poca fila al primo spettacolo. E lo stesso vale per le scrivanie degli uffici: ogni impiegato la personalizza, dispone gli oggetti in maniera diversa, regola la sedia per la sua altezza; trovarsi da un’altra parte dell’ufficio non è lo stessa cosa. Continua a leggere “Dove siamo?”

Pubblico e privato

Uno dei nuovi diritti fondamentali del terzo millennio, almeno in Europa, è il diritto alla privacy o alla riservatezza.
Questo diritto, è bene chiarirlo da subito, non serve a tutelare l’individuo dalle ingerenze o intromissioni altrui. Il suo campo di applicazione non è l’azione, ma la conoscenza: non sarà la privacy a tutelare le mie libertà (di pensiero, di espressione, di movimento e così via).
Per riassumere il diritto alla privacy con un motto, si potrebbe dire che i panni sporchi (e anche quelli puliti) si lavano in famiglia. Nessuno può sapere qualcosa di me a meno che non sia io a comunicarla esplicitamente, dal momento che io sono il proprietario delle informazioni che mi riguardano. Continua a leggere “Pubblico e privato”

Relativamente parlando

L’uomo tende per sua natura alla conoscenza. L’uomo è alla ricerca della verità.
Queste due affermazioni, liberamente tratte dalla Metafisica di Aristotele ma presenti, esplicitamente o implicitamente, in praticamente tutti i testi di filosofia, indicano una tensione, una situazione instabile. Continua a leggere “Relativamente parlando”

Tra nord e sud, tra est ed ovest

A New York la borsa apre alle nove di mattina, che sono le tre del pomeriggio in Italia. I momenti migliori per chiamare un amico in Australia sono la mattina presto, prima che lui vada a dormire, e la sera tardi, quando si dovrebbe essere già alzato.
Queste affermazioni suonano quasi assurde, nella loro banalità: non c’è alcun mistero nei meccanismi dei fusi orari, non c’è nulla di insolito nel fatto che se a Berlino sono le due, a Londra sono le tre e ad Atene le quattro. Continua a leggere “Tra nord e sud, tra est ed ovest”