Auguri

Gli auguri sono un gesto di apertura, rappresentano l’accoglienza verso il prossimo.
Amareggia quindi leggere le disquisizioni sulla maggiore o minore opportunità di Buon Natale rispetto a Buone Feste: siccome siamo Cristiani (la maiuscola non è casuale), argomentano alcuni, dobbiamo augurare un felice Natale anche a chi il Natale non lo festeggia.

Un augurio, in quanto gesto di apertura, è centrato sull’augurato, non sull’augurante. Ai compleanni, non è il festeggiato a fare gli auguri agli ospiti, ma il contrario. E allora perché in questi giorni dovrebbe valere il contrario?

Ad ogni modo, auguri a tutti.

Pene antiche

Vittorio Mathieu, sul Giornale dimostra la liceità della pena di morte, rifacendosi a Kant.
Condurre dimostrazioni politiche e sociali a partire da un filosofo morto dieci anni prima della Restaurazione (Kant morì nel 1804) è quantomeno curioso. Se non ricordo male, nei suoi testi dedicati alla filosofia del diritto, Kant aveva anche dimostrato che sarti e barbieri non possono godere del diritto di voto.

Sarcasmo

E una coppia è sempre una buona occasione d’invidia. E l’invidia fa male e gonfia e comincia a secernere sarcasmo: più o meno come una ferita infetta fa il pus.

Amos Oz (trad. it. di Elena Loewenthal); D’un tratto nel folto del bosco; Feltinelli, Milano 2005

La mia vita

Paolo Flores D’Arcais sull’Unità (registrazione gratuita obbligatoria) del 29 novembre: «A chi appartiene la tua vita? La stessa formulazione grammaticale e sintattica tradisce l’assurdità della domanda. Per essere tua, la tua vita non può appartenere che a te
Può essere che la mia vita appartenga a me; sicuramente però non per la formulazione grammaticale. Per convincersi di questo è sufficiente pensare alle seguenti espressioni: «Milano è la mia città», «Lei è mia moglie», «Questa è casa mia» (e sono in affitto).
O tutte queste espressioni sono errori grammaticali, oppure Flores D’Arcais ha scritto una fesseria. Può capitare: chissà quante ne sono scritte su questo sito!

Una risata vi diverità

Il 26 febbraio 2005 si è svolto alla libreria Feltrinelli di Napoli un interessante incontro con Daniele Luttazzi su Woody Allen e sulla differenza tra comico, umoristico e spiritoso.

Se per voi questi tre termini sono sinonimi, allora conviene ascoltare quanto ha raccontato Luttazzi: la registrazione (purtroppo di non ottima qualità) è disponibile sul blog del popolare comicoo.

Storia

Una piccola riflessione sul passato. E sul suo buon uso.

Se una gioventù ambiziosa preferisce considerare la storia come qualcosa di molesto, piuttosto che di appagante, perché essa vorrebbe poter iniziare un’epoca nuova o addirittura l’epoca di un mondo primigenio, accade invece che coloro i quali sono più avanti nella cultura e negli anni dichiarino la loro viva gratitudine per ciò che di buono, di utile e pratico hanno ricevuto dagli uomini che li hanno preceduti.

J. W. Goethe, La storia dei colori, 1810 (trad. it. di Renato Troncon)

Buon Compleanno

Il 23 ottobre il mondo festeggia 6008 anni. Dio avrebbe infatti creato il cielo e la terra questo stesso giorno nel 4004 a.C., secondo i calcoli effettuati dall’arcivescovo James Ussher nel 1650.
I conti sono stati fatti leggendo la Bibbia con uno spirito molto diverso da quello con cui la leggono oggi i nostri vescovi. Per fortuna.

Mamma li turchi

Interessante commento di Siegmund Ginzberg sull’Unità del sette ottobre 2005 (registrazione gratuita obbligatoria) sui rapporti tra Turchia e Unione Europea.
Forse gli altri ci conoscono meglio di quanto noi stessi crediamo di conoscerci.