Sinceramente alcolico

A proposito del (consigliato) divieto di consumare alcol durante la gravidanza, mi sono chiesto se affermare il falso a fin di bene sia una strategia moralmente corretta.

Il sogno di ogni moralista è che ciò che considerano moralmente sbagliato sia anche dannoso.
Nel mio caso, il sogno si è realizzato.

Le campagne per ridurre il consumo di alcol nelle scuola americane si sono rivelate scarsamente efficaci. Alcuni studiosi hanno provato a cambiare approccio: invece di dire agli studenti «bevete meno» o, addirittura, «non bevete», si sono limitati a informarli su quanto realmente bevono gli altri.
Il contesto è particolare (i college americani, vedi Animal House per ulteriori dettagli) e quindi i risultati potrebbero non essere generalizzabili. Rimane comunque interessante come, almeno in alcuni casi, essere sinceri sia una strategia più efficace delle bugie a fin di bene.

Gravidanza in stato di ebrezza

no-drinking-while-pregnant-sign-300x300Durante la gravidanza è buona cosa essere prudenti.

Meglio evitare di fumare crack, soprattutto se si è donne afroamericane nel South Carolina.

Meglio non eccedere neppure con l’alcol. Non eccedere significa che si può bere con moderazione: un bicchiere di vino alla settimana non sembra causare danni al nascituro (anzi: secondo una recente ricerca, i bambini le cui madri bevevano con moderazione durante la gravidanza stanno leggermente meglio). Continua a leggere “Gravidanza in stato di ebrezza”

Società civile

La casa editrice Laterza ha lanciato un appello a favore della libertà di stampa, con riferimento al contestato disegno di legge 1425 sule intercettazioni telefoniche.
Così si conclude l’appello:

Ancor più grave sarebbe poi l’effetto sulla società civile. Come chiarito dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, la cronaca giudiziaria è essenziale in democrazia per consentire ai cittadini di verificare il corretto funzionamento della macchina della giustizia. Privati delle informazioni necessarie non potrebbero formarsi una opinione equilibrata sulla legittimità delle azioni intraprese dalla magistratura, come invece nei recenti casi sopra citati la cronaca giudiziaria ha consentito loro di fare.

È davvero essenziale, in una democrazia, poter conoscere i nomi di chi è stato condannato per un reato?
Giriamo la domanda: a caratterizzare la democrazia non è la possibilità, di tanto in tanto, di votare, ma la risoluzione dei conflitti tramite discussione. Discussione che deve essere informata: quindi sì, per una sana democrazia è essenziale avere accesso anche alla cronaca giudiziaria. Continua a leggere “Società civile”

Moralità e razionalità

È molto interessante leggere le risposte fornite dalle tredici personalità interpellate dalla John Templeton Foundation sul rapporto tra moralità e razionalità: non si scopre nulla di radicalmente nuovo (almeno per chi ha una conoscenza anche minima della letteratura in proposito), ma si ottiene un panorama delle opinioni che caratterizzano vari ambiti disciplinari.

Il quesito

La domanda posta è la seguente: l’azione morale dipende dal ragionamento? (Does moral action depend on reasoning?)
Da notare la vaghezza di quel “dipende”, che può indicare sia una correlazione forte (con l’azione morale completamente dipendente dal ragionamento) sia un legamo più blando (la semplice influenza, in rare circostanze, del ragionamento sulla condotta morale).
Anche “azione morale” si può interpretare in diverse maniere, come vedremo in seguito. Continua a leggere “Moralità e razionalità”

Ordinamenti parziali

La matematica è una bestia nera per molte persone. La difficoltà a operare con i numeri è, secondo me, un problema sociale e politico non da poco, vista l’importanza delle scienze matematiche nella nostra vita.
Ma non è questo il tema del post, bensì cercare di riflettere su un aspetto del dibattito sulla misurabilità della qualità, di cui ha recentemente scritto su Moralia on the web Michele Loi.

Vi sono cose che non si possono misurare – argomenta Giorgio Israel. Non è vero, misuriamo continuamente la qualità – ribatte Giorgio Allulli.

Che la misura di qualcosa abbia a che fare con i numeri, e quindi con la matematica, è abbastanza scontato. Credo quindi che sia utile conoscere quello che la matematica ha da dire sull’ordinamento di elementi di un insieme. Ma, come dicevo, la matematica è una bestia nera per molte persone. Molto meglio lo sport. Continua a leggere “Ordinamenti parziali”

L’agire morale dipende dal ragionamento?

Does moral action depend on reasoning? è la Big Question che la John Templeton Foundation ha posto ad alcune persone.
Sul sito della fondazione si possono leggere le risposte di Michael Gazzaniga (Not really), Rebecca Newberger Goldstein (Yes and no, happily), Aref Ali Nayed (No, it does not!), Alfred Mele (Only if we’re free), Stanley Fish (It depends…), Christine M. Korsgaard (Yes, if…), Joshua D. Greene (Less than it should), Jonathan Sacks (Reason isn’t enough), John F. Kihlstrom (Yes, within limits), Jonah Lehrer (Not so much), Jean Bethke Elshtain (Not entirely), Antonio Damasio (Yes and no), Robert P. George (Yes, by nature).